CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO –

OUR BACKSTAGE

foto di Alessandro Levati

di Federico Ledda

CONCERTONE DEL PRIMO

MAGGIO – OUR BACKSTAGE

di Federico Ledda

foto di Alessandro Levati


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Come da oltre vent’anni a questa parte, anche quest’anno si è svolto il concerto celebrativo dei lavoratori in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, organizzato da Cgil, Cisl e Uil insieme al comune e con il patrocinio di Rai 3, che da sempre trasmette la diretta. A fare i padroni di casa di quest’anno, ci hanno pensato l’attrice e showgirl Ambra Angiolini e il cantante Lodo Guenzi, leader de “Lo Stato Sociale” band che ha visto il trionfo nell’ultima edizione del festival di Sanremo con “una vita in vacanza” e la famosa “vecchia” che ballava, giusto per citarli.
La line up di quest’anno è stata impeccabile e rappresentata in maniera perfetta dai due conduttori: Ambra dava voce alla musica storica che è da sempre una certezza per la piazza come Gianna Nannini, Max Gazzè e Carmen Consoli. Mentre Lodo stesso fa parte della nuova ondata di pop italiano, che oltre a fare saltare e cantare la piazza, ha riempito il cartellone della manifestazione dandone nuova vita. Perché se gli anni scorsi in piazza l’età media era abbastanza alta, così come i suoi ospiti, quest’anno grazie ad artisti della nuova leva come Sfera Ebbasta, Achille Lauro, Canova e il supporto del dj internazionale Fatboy Slim, la piazza ha vissuto una seconda giovinezza, regalando a tutti i telespettatori un concertone come non si vedeva da anni. Siamo stati nel backstage, dove abbiamo catturato a caldo i commenti degli artisti che ci hanno raccontato cosa si prova a salire su un palco del genere.

ACHILLE LAURO & BOSS DOMS
Cosa si prova a cantare nella vostra piazza?

È una bella conquista sia a livello artistico che personale. Credo sia un po’ un punto d’arrivo come artista.

Sappiamo che state lavorando a un nuovo disco…

In realtà a tre dischi! Uscirà il primo nei prossimi mesi, molto a breve e sarà una raccolta di tutti i brani samba trap che abbiamo fatto: inediti e già usciti.

Cos’è la samba trap?

Abbiamo lavorato a questo sound completamente nuovo che unisce due generi diversi tra di loro per portare nel rap un’ondata più clubber.

Come descrivereste il vostro stile?

Punk, glam, british.

NITRO
Fresco dell’esibizione sul palco del primo maggio: come ci si sente?

Si sente un’agitazione addosso che non provavo da anni. Essendo purtroppo un set limitato ed essendo abituato a concerti di 1 ora e mezza, è stato difficile entrare già caldo sul palco. Però è stato una bomba, veramente emozionante a livello gravi.

Cosa stai facendo in questo periodo?

Sono in tour e sta andando molto bene! Sono tutti contenti, io, i promoter e soprattutto la gente, che dopo gli show mi scrive delle cose bellissime. Però il mio intento è quello di rimboccarmi le maniche e fare tanta musica nuova e di qualità.

Qual è il messaggio che come artista ti senti di dare?

Di cercare di incanalare tutte le energie negative in qualcosa di costruttivo che unisca le persone, al posto di dividerle.

DARDUST ft. JOAN THIELE
Come descriveresti l’emozione di salire sul palco di piazza San Giovanni?

JT: È stata una bella botta emotiva. (Ride, ndr.) C’era tantissima gente, emozione indescrivibile.

Ci siamo visti un mese fa per scattare la copertina di The Eyes Fashion. Che cosa è cambiato?

JT: In un mese ho fatto tanti concerti, tutti molto importanti e, finalmente a breve esce il mio primo disco!

GAZZELLE
Sei appena sceso da un palco dove hai avuto un grandissimo exploit! Ti aspettavi una folla così carica? Come ci si sente?

Ci si sente bene! È una giornata importante questa. È un momento abbastanza rivoluzionario pernla musica e sononcontento di farne parte.

Qual è stata l’ultima cosa che hai pensato prima di salire sul palco?

Niente! Davvero, ero troppo agitato. Ho solamente preso un gran bel respiro.

Qual è la domanda che più vorresti ti facessero e non ti fanno mai?

Vorrei che mi chiedessero una cosa tipo: “come stai?”

Allora, come stai?

Abbastanza bene, sto in piedi. Questo è importante.

CANOVA
È notte tarda, ma siete ancora qui a ballare nel backstage. Colpa dell’adrenalina?

Sì, assolutamente. Siamo ancora carichi, ci stiamo iniziando a scaricare ora. Ci stiamo rilassando, io non ho ancora acceso il telefono, domani andrò su Internet e capirò un po’.

Come è andata sul palco?

È andata bene. È stata una cosa molto importante per noi. A parte che suonare a un concerto sotto il nome del lavoro è un onore. Poi aver fatto parte di un cast rivoluzionario come questo ci fa molto piacere.

Appunto, cosa pensi della line up che, per la prima volta, è stata dominata dalla nuova generazione dell’hip hop?

Guarda da una parte penso che alla fine, se nom chiamavano questi nomi, chi avrebbero dovuto chiamare? Dall’altra, gli organizzatori sono stati molto bravi a selezionare precisamente le cose che hanno funzionato nei locali questo inverno. Mentre di solito le grandi manifestazioni hanno un cartellone che è molto lontano da questo mondo qui, questa l’ho sentita molto vicina.

MINISTRI
Innanzi tutto. Cosa è appena successo? Cosa si prova a stare là sopra?

Ti dico, quello che succede sul palco è una cosa, quello che succede dietro è un’altra. Nel senso che prima di salire sul palco ci sono una serie di ansie e preoccupazioni che vengono poi sciolte quando sali. Lì ti rendi conto che stai facendo una cosa per la gente.

Qual è stata l’ultima cosa che avete pensato prima di salire sul palco?

Cavolo, bella domanda! Prima di salire sul palco ho battuto i piedi per terra per mantenere il contatto con la realtà. Poi ho pensato che questa fascia di tour stava finendo e questo era il modo perfetto per concluderlo.

Parlando appunto di tour, avete finito una tournée pazzesca, con importanti sold out. Ve l’aspettavate?

Abbiamo fatto un po’ pace con questa smania dei numeri. Non essendo più una band emergente, ma avendo avviato già un percorso, c’è chi ci ama e chi invece ama cose appena uscite. Ci importa solo di fare quello che facciamo con onestà e che la gente che ci ascolta capisca questo.



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