I CRANBERRIES, DOLORES

E LA FINE DI TUTTO

di Federico Ledda

I CRANBERRIES,

DOLORES E LA FINE

DI TUTTO

di Federico Ledda



” Tra la registrazione e quello che è successo, è stato un anno molto occupato. Tuttavia, ci prenderemo del tempo durante l’estate per rilassarci e vedere cosa succederà. Sicuramente rimarremmo attivi in campo musicale. “

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Il 26 aprile finirà ufficialmente un’era. Concluderà, purtroppo, il periodo dei Cranberries. Dal titolo ‘’In The End’’ uscirà l’ultimo album della band irlandese e registrato con la leader del gruppo Dolores O’Riordan prima che si spegnesse in tragiche circostanze. Dal titolo che sembra quasi un cattivo presagio, e che è stato scelto da Dolores, l’album si presenta come uno dei migliori lavori del gruppo. Dopo l’uscita di Roses, rilasciato nel 2012, la band di Limerick decide di tornare alle origini, ritrovando un sound più sporco e che richiama la scena brit rock dei loro inizi. Dopo due mesi dalla dipartita della loro cantante e dopo aver ricevuto grande supporto dalla famiglia della stessa, il gruppo ha deciso di tornare a lavorare sul materiale, se pur grezzo, che era stato preparato fino a quella tragica giornata. Lo dovevano a Dolores, alla famiglia e ai suoi fan. Così sono quindi usciti pezzi tipo ‘’All Over Now’’ e ‘’Wake Me When It’s Over’’, che grazie alla loro intensità, meritano di diventare degli instant classic. Abbiamo incontrato la band, che ci ha raccontato che cosa significa andare avanti senza la loro migliore amica…

Si può quantificare quanto materiale c’era quando siete tornati in studio?

L’album è composto da 11 tracce che sono quelle che avevamo completato fino a quel momento. Ci sono rimasugli di altri pezzi, tipo melodie a cui non avevamo ancora dedicato troppo tempo. L’etichetta ci ha dato piena disponibilità a pubblicare qualsiasi cosa ci fosse. Abbiamo così deciso di lavorare solo sulle tracce completate da Dolores.

Farete musica da soli? Come andrà avanti la vostra vita?

Non ne abbiamo ancora parlato… Tra la registrazione e quello che è successo, è stato un anno molto occupato. Tuttavia, ci prenderemo del tempo durante l’estate per rilassarci e vedere cosa succederà. Sicuramente rimarremmo attivi in campo musicale.

Magari rimanere a fare musica può aiutarvi con il vostro dolore?

Si, sicuramente. Lavorare a questo album è stata l’unica cura. Abbiamo iniziato a lavorarci ad aprile, pochi mesi dopo la morte di Dolores… Costruire il disco è stato un modo per sfogare le nostre emozioni.

Qual era il pezzo che più è piaciuto a Dolores?

Sicuramente il singolo All Over Now. Era veramente entusiasta di quel pezzo. E’ anche stato uno dei primi pezzi a cui abbiamo lavorato.

Come è stata scelta la copertina dell’album?

In realtà è stata un’idea del ragazzo con cui abbiamo lavorato alla produzione grafica. Sarebbe stato un po’ limitante avere in copertina solo noi tre o una foto d’archivio di Dolores. Quindi appena ci ha proposto l’idea dei bambini abbiamo subito detto di sì. In qualche modo rappresentano noi.

Qual è uno dei rimpianti che avete su questo disco?

Non avere saputo che la prima volta che abbiamo suonato queste canzoni insieme, sarebbe stata anche l’ultima.

Il ruolo della madre di Dolores è stato molto importante in questo progetto?

Durante la lavorazione del disco, ci siamo spesso trovati a parlare con sua mamma e suo fratello, ci hanno davvero aiutato. Siamo sicuri che Dolores sarebbe stata molto fiera di questo lavoro. Era un momento di svolta per lei, aveva molto da dire. Molti penseranno che ‘’In The End’’ si riferisce alla nostra situazione e a quello che è successo. In realtà fu Dolores a sceglierlo. Usciva da un grande momento di stress, vedeva la luce alla fine del tunnel. Era finalmente libera e riusciva a essere più ispirata. 

Qual è il momento più bello che porterete per sempre con voi? 

Sicuramente i primi anni. La prima volta che abbiamo fatto qualcosa. Il primo album, il primo demo, il primo tour, la prima volta che abbiamo fatto il giro del mondo. Eravamo solo noi e due amici che ci aiutavano. Poi è arrivato il successo e la macchina infernale che ne consegue…



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