FABER NOSTRUM

di The Eyes Fashion

FABER NOSTRUM

di The Eyes Fashion

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Dopo essere stati a Genova a celebrare la memoria di Fabrizio De André, a vent’anni dalla sua morte e ascoltando per la prima volta “Canzone Dell’Amore Perduto” reinterpretata dal cantautore Colapesce, il progetto è andato avanti diventando sempre più interessante. Ne è anche nato un disco, dal titolo “Faber Nostrum” e dove la musica indie italiana si mette a confronto con una figura che per gli artisti stessi, è uno stabile punto di riferimento. Siamo andati a scoprirlo a Roma, dove durante la conferenza stampa Dori Ghezzi, eterna musa e compagna di De André ha spiegato il progetto da cima a fondo. Ci sembrava stupido estrapolare le sue parole e reinterpretarle, così abbiamo deciso di riportare il suo pensiero come è stato dichiarato.

“La fesseria che si usa spesso dire della scena Indie odierna è che non ci sono argomenti impegnati come quelli di una volta. Non è vero. Cambiano i termini e i contesti, ma i contenuti rimangono pieni come quelli dell’epoca. Il fatto che tanti artisti della scena contemporanea abbiamo voluto partecipare a un occasione così importante, è un traguardo molto importante per la musica italiana. Sono stati tutti molto coraggiosi. É un disco fatto per l’amore della musica. Nessuno l’ha fatto con un interesse particolare, se non quello di onorare la memoria di uno dei più grandi cantautori della storia della musica Italiana. Perché spesso la scena indie si rifà a Fabrizio? Perché lui è stato il primo a parlare di problemi di cui all’epoca nessuno parlava”.

L’idea di Faber Nostrum nasce dopo aver analizzato gli streaming di De André, che da sempre hanno portato grande entusiasmo da parte degli ascoltatori. Numeri impressionanti che però sono generati in gran parte da giovani e non dal suo solito pubblico. È una cosa interessante, che fa si che il progetto diventi sempre più coinvolgente in larga scala, aumentando così la forza e la potenza di comunicazione di questa ondata musicale. La cosa interessante di Faber Nostrum, è che è nato sì con una canzone, ma è poi diventato un hub di riproposta di Fabrizio. Continua a svilupparsi e rimane aperto. Non ci resta quindi che ascoltarci l’album, farlo nostro è aspettare ulteriori aggiornamenti.



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