FRENETIK&ORANG3

– I RE DI ROMA

di Federico Ledda

foto Dino.Zoor @Cattura Production

FRENETIK&ORANG3

– I RE DI ROMA

di Federico Ledda

foto Dino.Zoor @Cattura Production

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Sono due tra i produttori più richiesti del momento. Insieme hanno firmato molti pezzi della scena rap italiana e spesso li abbiamo visti calcare il palco nei live più acclamati di tutto il panorama. Dopo essere quindi diventati famigerati come hitmaker, hanno deciso ancora una volta, di fare parlare la musica e di puntare tutto sul loro primo album. Il disco si chiama ‘’Zerosei’’ e vanta importanti collaborazioni. Importanti non necessariamente per fama, ma per qualità. Da artisti più affermati come Achille Lauro, a degli interessantissimi astri nascenti quali Sxrrxwland e DARRN.
Frenetik & Orang3 si erano già conquistati Roma, ma siamo sicuri che con questo disco si prenderanno tutta l’Italia. Li abbiamo intercettarli tra un impegno e l’altro e a sederci con loro una ventina di minuti sui divani di Asian Fake. Ecco che ci siamo raccontati.

Finalmente è uscito ‘’Zerosei’’

Frenetik: Finally, sì! E’ stata una gestazione lunga.

Quanto ci avete messo?

Orang3: Due anni. C’è qualche brano che è anche più vecchio, però sì, più o meno due anni.

Come avete scelto gli artisti che hanno partecipato? Ce ne sono alcuni ben affermati e altri agli esordi

Frenetik: Sono semplicemente tutti cari amici, persone con cui da tempo collaboriamo. A un certo punto abbiamo avuto il bisogno di far parlare di più il nostro gusto. C’è proprio stata l’esigenza di fare un disco tutto nostro. Quindi abbiamo chiamato tutti e abbiamo detto: ‘’oh, sta volta il disco lo famo noi, che si fa?’’.

Com’è arrivata la scelta di dedicarvi a un vostro album?

Orang3: E’ stata una necessità naturale ed artistica. Un buon produttore deve essere sempre cosciente che sta lavorando al disco di qualcun altro, non al suo. Quindi devi riuscire a mettere da parte l’ego e a volte devi prendere delle scelte che sono un po’ un compromesso. Tutto in maniera positiva, ovviamente. Lo fai per fare brillare l’artista con cui stai lavorando, ecco. A lungo andare però hai bisogno di sfogarti pure tu.

Frenetik: In questo momento poi ci andava di fare una foto musicale della scena romana. Il fatto che sia un omaggio a questo è piuttosto esplicito, se pensi che il titolo del disco è il prefisso della città…

Come descrivereste ‘’Zerosei’’ con un termine?

Orang3: Sincero.

Perché sincero?

Orang3: E’ un disco dove non si è strizzato l’occhio a nulla. E’ un album fatto con la volontà di fare qualcosa di bello. 

Frenetik: In primis per noi, ovviamente. A livello di struttura del disco ci sono scelte che non sono nemmeno radiofoniche.

Orang3: Ci sono pezzi da quattro minuti e mezzo, con solo due ritornelli, che è la scelta discografica più sbagliata che uno possa prendere. Però sti cazzi, posso dirlo? E’ sincero, se è funzionato così, allora è così che doveva essere.

E’ un momento in cui i produttori sono esposti quasi più degli artisti stessi. Come vivete la cosa?

Frenetik: Bene! (ride,ndr.)
Orang3: Veniamo entrambi da band, abbiamo fatto un sacco di concerti. Di base, ci piacere essere anche artisti oltre che produttori. Il fatto che ci sia più visibilità, è perché il produttore non è più solo un tecnico da studio, ma inizia a essere una figura che prende decisioni e che contribuisce all’immaginario dell’artista.

Pensate che l’Italia in questo momento, sia allo stesso livello degli Stati Uniti?

Orang3: Posso dire una cosa? Secondo me, a differenza di un po’ di anni fa, iniziamo a essere italiani. Senza scimmiottare le tendenze estere, siamo noi.
Frenetik: Stiamo anche riuscendo a riscoprire la musica che ci ha segnato. Penso al cantautorato… A Lucio Dalla, che è una figata mondiale e i ragazzi non lo conoscono. Però, per esempio, attraverso le canzoni di Giorgio Poi o Calcutta, vieni riportato a quelle sonorità.

Orang3: Anche perché quella era l’eccellenza italiana. I dischi di Battisti o di Battiato, rispetto a quelli esteri degli stessi anni, non hanno niente da invidiare, anzi. Sono dei veri e propri pionieri che per noi sono tutt’ora grandi riferimenti. Ricapitolando quindi, credo che adesso viviamo un momento di forte identità.

Che musica ascoltate per farvi ispirare?

Frenetik: Tutta, veramente.
Orang3: Dal pianoforte per dormire, a Little Simz. Su questo siamo molto simili: se una cosa è fatta bene, non abbiamo paletti di genere. Ci piace a prescindere.

Tornando alla scena romana di cui parlavamo prima, senza fare un elenco, quali sono gli artisti che stanno nascendo in questo momento, che vi piacciono particolarmente e con cui non avete ancora collaborato?

Frenetik: In realtà abbiamo già collaborato con chi ci piace particolarmente. Sxrrxwland, DARRN, Martina May. Ora che ci penso, c’è un gruppo molto figo che abbiamo scoperto da poco, si chiama Mòn. Loro spaccano. Ah no, aspetta! C’è anche Ketama! Con lui ci piacerebbe molto lavorare e non c’è nel disco! In realtà siamo abbastanza amici, quindi prima o poi capiterà.

Dato che oggi a Milano c’è il sole, mi consigliate una canzone di ‘’Zerosei’’ da ascoltare quando ci sono le belle giornate?

Orang3: Io ti consiglierei Verme.

Frenetik: Col sole? Te veramente con la pioggia e col sole quel pezzo, eh! Io invece ti dico Casilina Love, quella è perfetta.
Orang3: Sai che hai ragione? Mi sa che Casilina Love è la scelta più giusta.



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