IL RITORNO DEI

HERCULES AND LOVE AFFAIR

di Federico Ledda

IL RITORNO DEI HERCULES

AND LOVE AFFAIR

di Federico Ledda

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Quando la connessione tra due musicisti è così forte da creare sempre contenuti di qualità è praticamente impossibile concepirli singolarmente. Lo sanno bene Andrew Butler e ANOHNI, o meglio, gli Hercules and Love Affair, che sono tornati insieme per la creazione di un nuovo brillante progetto. Anticipato dalla sperimentale “Poisonus Storytelling”, dalla divertente “One” e dalla spirituale “Dissociation”, il nuovo lavoro intitolato “In Amber” uscito qualche giorno fa, sta già segnando un nuovo capitolo per la musica dance mondiale. Audace, spensierato e sopra le righe, Andrew Butler, il fondatore del gruppo, ha una missione chiara in testa: fare ballar la gente. E ci riesce in maniera sfrontata e libera, una vera e propria manifestazione trascinante di gioia che si sprigiona ascoltando le sue produzioni o andandolo a sentire live. Ha fatto sudare tutto il mondo e continua a farlo, ma qual è il suo motore?

Come nasce il vostro singolo “One”?

È il brano che ha chiuso la lavorazione del nuovo progetto. Mentre sentivamo l’album avvertivo che mancasse qualcosa di forte. Sono, quindi, andato alla ricerca di ritmi inaspettati: cercavo qualcosa che avesse a che fare con la Techno. Durante la ricerca, è prevalso il mio spirito infantile che spesso è presente nei miei lavori come Hercules And Love Affair. ANOHNI ha, invece, portato la sua incredibile voce, la ferocia e un meraviglioso testo sul potere della natura interpretato con una splendida linea melodica.

Com’è stato tornare a lavorare con ANOHNI?

Stupendo. La nostra connessione è estremamente importante e ogni volta che ci troviamo a lavorare insieme arriviamo in posti in cui da soli non ci sogneremmo nemmeno. Per me è sempre una sfida che si trasforma, poi, in una lezione di vita da cui imparo sempre moltissimo.

È da poco uscito il tuo nuovo album “In Amber”. Com’è stato il processo di creazione??

Non ha avuto una gestazione facile. Io e ANOHNI ci siamo addentrati dentro un processo esplorativo molto pesante. Come successe per il nostro primo disco insieme, abbiamo lavorato su venti brani sperimentando moltissimo e confrontandoci su ogni elemento e idea ci venisse in mente. L’album che ne è uscito rappresenta una collezione di conversazioni che sono realmente accadute tra noi due. Solo successivamente è stato chiaro che dovesse essere il nuovo disco degli Hercules and Love Affair.

Come lo descriveresti?

Ho lavorato entrando dentro emozioni di cui ho già parlato nei miei precedenti album ma in maniera molto più intensa. C’è caos e gioia. In comune con “Omnion”, il mio quarto disco, ha sicuramente la spiritualità, ma con questo ho voluto porre una sfida a me stesso cercando di andare oltre le mie barriere e sperimentare. È accaduto tutto in maniera naturale e inaspettata.

Come parleresti del tuo rapporto con ANOHNI?

Profondo, familiare e intimo.

Quanto pensi sia importante ballare?

Moltissimo. È come se si entrasse in un’altra dimensione dove i problemi non esistono, come se scuotendo i fianchi perdessimo tutte le nostre preoccupazioni. Amo ballare e amo anche gli sport altrettanto dinamici.

Quali sono le città dove secondo te si balla meglio? L’Italia è inclusa?

Ovunque i miei amici e dj che ammiro stanno suonando. In realtà si balla bene in moltissimi posti, uno che sicuramente mi diverte tantissimo è Napoli.

Un brano che ascolti spesso nell’ultimo periodo?

Decius out of London – “Look Like a Man” è una canzone perfetta per ballare!



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