NICE TO MEET YOU:

BRESH

di Federico Ledda

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BRESH

di Federico Ledda

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Dopo svariati mixtape, collaborazioni e videoclip, è finalmente uscito “Che Io Mi Aiuti”, il primo album di Bresh.
Arrivato in un momento storico particolare, il disco, si presenta come un lavoro piuttosto maturo, che tutto sembra fuorché un primo album. L’artista è in giro da parecchi anni e come gli amici Tedua, Rkomi e Izi (tutti e tre featuring nel progetto) inizia a prendersi la sua fetta di pubblico, arrivando a sempre più persone grazie, appunto, a “Che Io Mi aiuti”. Dieci tracce che invitano a un confronto con sé stessi e a non cadere nella trappola di trovare necessariamente un alibi ai propri insuccessi e a guai. Forti tematiche che portano l’ascoltatore a farsi un esame di coscienza insieme all’artista. Per cercare di capirne di più l’abbiamo incontrato.

Cosa si prova a pubblicare il primo disco?

Si sta bene, abbiamo partorito.

In che modo il tuo sound si differenzia da quello degli altri? Qual è la scelta dietro le tue produzioni?

La scelta è la naturalezza con cui sono me stesso nei brani, sono felice perché credo che l’unica cosche conti nel mondo della musica e dell’arte è essere se stessi senza copiare stili o mode altrui.

In “Rabbia Distillata” si percepisce un po’ di frustrazione. A che cosa è dovuta?

Non la chiamerei frustrazione, era più sentirsi fuori luogo in quel momento. Essendo un periodo di transizione avevo un sacco di dubbi.

Hai vissuto la situazione che descrivi in “parà”? Ha ispirato il pezzo?

Parà è una ricetta alla prevenzione psicologica, sapere già che potresti cadere da un momento all’altro ti farà affrontare le sconfitte in maniera più serena. Non credo di aver vissuto al centro per cento una vera caduta, se mi è successo qualcosa di simile devo aver indossato il paracadute.

Mi racconti la scelta dei featuring? So che sono i tuoi ”bros” ma in che modo hai pensati i pezzi dove includerli?

La scelta dei feat è stata molto naturale, non mi hanno mandato nessun provino indietro. È stato un buona alla prima generale, zero preparazioni strane.

Che cosa ci sarà dopo questo album?

Sicuramente il Tour, abbiamo già un po’ di date in tutta Italia, non vedo l’ora di portare l’album live. Credo che sia la massima consacrazione del progetto, la morte sua, il parmigiano sul ragù.



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