NICE TO MEET YOU

DOPE SAINT JUDE

di Federico Ledda

NICE TO MEET YOU

DOPE SAINT JUDE

di Federico Ledda

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Oggi più che mai abbiamo bisogno di nuovi eroi. Persone che nel loro piccolo fanno la differenza. Possiamo tutti fare la differenza, però alcuni fanno diventare questo uno dei loro obiettivi principali. E’ quello che si è posta in mente Dope Saint Jude, attivista drag king di Cape Town e rapper inerba scoperta dall’etichetta di MIA. Pre emergenza sanitaria tante cose stavano accadendo nella sua vita: era appena uscito il suo ultimo singolo “Go High Go Low” e si era appena fidanzata ufficialmente con la sua compagna. Ora sono passati un po’ di mesi e, dopo aver ascoltato il suo singolo, ci siamo sentiti per fare un po’ il punto nella sua vita e nel suo attivismo.

Chi sei? Raccontami la tua storia.

Il mio nome è Dope Saint Jude e sono un’artista di Cape Town. Uso l’Hip Hop come mio mezzo di espressione. Produco e scrivo la mia musica. Scrivo anche poesie, film e recito. Ho iniziato scrivendo e suonando la chitarra che ero una teenager e successivamente sono diventata drag king. Questa cosa mi ha introdotto alla musica Hip Hop. Da là ho imparato a produrre e ho iniziato a rilasciare musica e viaggiare per il mondo grazie ai miei concerti.

Hai iniziato la tua carriera come drag king a Capetown. Che cosa ti ricordi di più di quei giorni?

Mi ricordo di essermi sentita davvero libera per la prima volta. E’ stato un periodo di scoperta: sia di me stessa, che della queer community. E’ inebriante essere per la prima volta chi vuoi essere senza vergogna. La situazione era pazzesca e ognuno era il benvenuto. Ho fatto un sacco di amicizie, festeggiato tantissimo e suonato live ancora di più.

Ti sei ufficialmente fidanzata poco prima che iniziasse la quarantena. Prima di tutto: congratulazioni. Poi, come hai passato questo periodo?

Il lockdown è stato davvero duro, come penso lo sia stato per tutti quanti. Mi sento davvero fortunata ad avere al mio fianco una ragazza così fantastica, del cibo e un tetto sopra la testa. Sai, durante la quarantena ci sono stati momenti in cui mi sentivo ansiosa e poco produttiva. Però ho poi imparato che va bene alternare momenti di nullafacenza a quelli di produttività. E’ un periodo molto particolare e dobbiamo prenderci cura di noi stessi.

Parlami del tuo singolo “Go High Go Low“

La traccia parla di resilienza e diversità. La vita è fatta di alti e bassi ma è importante persistere. Invece il video è una love letter alla mia città natale e a Cape Flats (il quartiere popolare di Cape Town, ndr.).

Puoi dirmi di più riguardo la tua passione per l’Educazione Artistica?

Collaboro con una scuola che precedentemente ho frequentato, la Marian High School a Cape Flats, dove do il mio supporto alla creazione del programma scolastico. Nel 2018 con l’uscita del mio EP, ho fondato una fanzine che ha poi dato vita a una serata dedicata al nostro istituto. Diciamo che nel mio piccolo contribuisco al loro obiettivo. Spero che con la crescita alla mia carriera, crescerà anche la mia possibilità di aiuto per tutto il progetto.

Qual è il tuo obiettivo principale?

E’ quello di lasciare un’impronta positiva nel mondo. Ho tanti obiettivi. Sicuramente quello principale è essere utile a uno scopo. Il modo migliore per farlo è essere in servizio per la mia comunità.



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