NICE TO MEET YOU

MASAMASA

foto di Dino Gulino @ Cattura Production

di Federico Ledda

NICE TO MEET YOU

MASAMASA

di Federico Ledda

foto di Dino Gulino @ Cattura Production



” Penso che l’innovazione abbia sempre premiato. “

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Cercando di scrivere questa intervista, ho iniziato a guardare in giro su internet, le altre interviste che Masamasa ha rilasciato. Le leggevo per trovare un modo per descriverlo al meglio, per fare capire il valore estremo di questo nuovo artista. Non è un rapper. Non è un cantante. È tutto. La definizione perfetta per descrivere lui e il suo sound, l’ho trovata in un’intervista per Rockit, dove dice: “ah, allora l’HipHop non è solo quello che dicono, posso farlo a modo mio”. Non avrei saputo dirlo meglio. Ascoltando i suoi lavori, quello che si respira è un sound tutto nuovo, che in Italia mancava e che, secondo me, adesso riusciamo ad apprezzare. Quando ho conosciuto Masamasa, classe 1997, sono rimasto imbambolato dalla sua consapevolezza artistica.
Nuova scommessa di Foolica (Thegiornalisti, Santii etc.) Federico è cresciuto a pane e jazz e vanta una conoscenza musicale da spavento che, indubbiamente contribuisce alla maturità del suo progetto. Nato a Caserta, vive con Simoo, il suo socio/produttore a Milano, dove ci siamo incontrati.

Chi è Masamasa?

È un progetto che ha preso vita verso la fine del 2015. Prima ho avuto varie esperienze sin da piccolo. Sono stato appassionato a vari generi musicali. Ho un padre musicista quindi grazie a lui ho ereditato tutta quella parte soul/funk e di musica napoletana visto che sono di lì vicino. Poi ho scoperto il rap, ho fatto parte di una band che avevo fondato io stesso che poi ho lasciato e ora eccomi qui. A Milano. Masamasa sono io, è Simoo alle produzioni, sono i vari ragazzi che ci seguono, è il mio management Foolica , è Dario Sbattella che sta ai video e anche Enrico Dalla Vecchia ai montaggi e ai visual.

È una factory stile Andy Warhol, insomma.

Tipo! (Ride, ndr.)

Cosa significa Masamasa?

Di fatto niente. Alle medie, la mia professoressa di disegno tecnico, mi disse che fossi un masaniello, che dalle nostre parti significa “casinista”. Quindi tutti quanti hanno iniziato a chiamarmi così, ma essendo troppo lungo lo accorciavano in “masa”. Uscito dalla band di cui facevo parte, decisi di tenere “masa” come nome, ma per esempio, cercandolo su Youtube uscivano duecento miliardi di video diversi. Così, dato che se mi chiami, prima che mi giri bisogna che mi chiami due volte, è diventato Masamasa.

Come descriveresti il tuo sound?

Mi viene sempre un po’ difficile dare una risposta a questa domanda. Nel mio archivio ci sono provini di quattro/cinque generi diversi. Tutti che sicuramente strizzano l’occhio a una scrittura che è influenzata dal cantautorato italiano e dalle melodie gospel, blues… diciamo soul in generale. Se ti dovessi dire un genere, sicuramente il rap è la mia arma principale, ma non voglio precludermi niente, mi piace anche cantare!

Quindi sei un rapper?

Boh, diciamo che sono uno che canticchia!

Della Trap cosa pensi? Ti piace, l’ascolti?

Non mi piace tutto ciò che non è sincero. Quando la Trap diventa un esercizio per trovare la maniera più creativa per dire le stesse cose, non mi piace più. Non è che non mi piace, è che non la capisco. Un po’ come quando il jazz diventa troppo virtuoso. A me la musica in generale piace tutta, però non deve sfiorare il no sense.

Pensi che sia il momento giusto per un nuovo artista hip hop di emergere? Se tu avessi fatto il tuo progetto negli anni ‘90, pensi che la risposta sarebbe stata la stessa?

Penso che l’innovazione abbia sempre premiato. Neffa, è stato premiato per la sua innovazione. Quello che negli anni ‘90 era sicuramente più difficile era mantenere un pubblico in maniera costante cosa che, grazie anche ai social, adesso è molto più facile. Però senza ombra di dubbio sono convinto che chi porta innovazione, venga premiato. Per adesso vivo in questo mondo utopico, magari ci vediamo tra due anni e ti dico che tutto è una merda, ma adesso ci credo moltissimo. Credo fortemente che chi ce la fa davvero è perché ha un pubblico fedele alle cose che fa.

Chi ti influenza musicalmente?

Sicuramente l’Hip Hop è una delle cose che più mi influenza. Se vogliamo essere precisi, specialmente la scena di Chicago e St. Louis, tipo Chance The Rapper, Vic Mensa, Smino… Mi piace anche l’EDM come Krane, e Whereisalex trovo che sia fortissimo. Delle volte trovo ispirazioni in cose più vecchie. Adoro Pino Daniele, tantissimo, penso che sia il vero motivo per cui faccia ancora musica.



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