ON THE COUCH WITH ROSALÍA

di Federico Ledda

ON THE COUCH WITH

ROSALÍA

di Federico Ledda

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Non mi sarei mai aspettato di trovarmi a Barcellona sullo stesso divano di Rosalía a pochi centimetri di distanza. Però è successo e il risultato è stata una gran bella chiacchierata. 
Quello che si evince sulla cantante spagnola è la passione e l’estremo talento che contraddistingue la sua arte. Con ‘’Los Angeles’’ prima, ‘’El Mal Querer’’ dopo e i nuovi singoli usciti fino ad ora, l’artista propone temi così tanto diversi tra loro ma con un importante fattore comune: l’originalità. Rosalía ha una sua visione che nonostante venga contaminata da nuovi suoni e influenze, diventa sempre più riconoscibile. Questo è stato un anno di immensa crescita per l’artista catalana che con il rilascio di “El Mal Querer” ha guadagnato credibilità a livello mondiale, anche in mercati dove la musica spagnola non è così facile da accettare. Ciò, infatti, le ha permesso di lavorare con artisti così lontani dal suo background come in “Barefoot In The Park’’ in collaborazione con l’inglese James Blake o con Billie Eilish, in un pezzo tutt’ora in lavorazione. 
È il primo di giugno qui a Barcellona, fa molto caldo, ci troviamo nell’hotel dove di fronte, di lì a poche ore, si accenderanno le luci del Primavera Sound. 
Signore e signori: Rosalía.

Come stai?

Sono felicissima. Sono successe talmente tante cose che nemmeno ci credo. È stato un anno di viaggi, di esperienze e che sicuramente non mi ha dato tempo di riposarmi. Tante cose sono accadute in questo periodo, ma suonare a Barcellona, nella mia città, è proprio come tornare a casa. Io e il mio team abbiamo lavorato davvero duramente per portare un tour che rappresentasse al meglio il mio immaginario.

Com’è cambiata durante quest’anno la tua arte e la tua musica? Pensi di essere cambiata artisticamente?

Tutto quello che ti succede ti cambia completamente. Non parlo solo per me, ma in generale. Se penso al mio ultimo pezzo (“Aute Couture”, ndr.) è diverso dal resto che ho fatto, anche se in realtà abbiamo iniziato a lavorarci nel 2017. 
È sempre importante cambiare, mi piace farlo, mantenendo però un filo conduttore.

Sei consapevole di influenzare i giovani? Le ragazze si ispirano a te, si vestono come te…

Penso che un’artista debba creare un impatto, deve essere consapevole di quello che fa. Come artista e come donna, sono grata di quello che mi sta succedendo e onorata di poter fare ciò che mi piace ispirando altre persone come a mia volta altri hanno ispirato me.

Cos’hai imparato sulla tua musica stando spesso negli Stati Uniti? Come ti riconoscono? 

Essere riconosciuta al pari di J Balvin, Ozuna, ecc… è un onore per me. Essere stata al Coachella e aver visto i loro show mi ha ispirato molto. Io non sento di fare musica latina o reggaeton. Io faccio musica. Sono di Barcellona e le mie influenze vengono dal flamenco. Negli Stati Uniti è facile definirmi “latin artist” solo perché canto in spagnolo.

Hai iniziato a pensare al terzo album?

Quando ho finito El Mal Querer ho iniziato subito a scrivere il prossimo album. Ho un chiaro progetto nella mia testa. Sono nel processo creativo, vediamo cosa succederà. Ad oggi, sto passando molto tempo in studio. Sicuramente, come con “Aute Couture”, mi sta ispirando la musica dance e un contenuto molto diverso rispetto al precedente album. 

Nel tuo ultimo video c’è tanto eccesso e le tue unghie hanno catturato la mia attenzione. In molte culture rappresentano per le donne un elemento di forza. Cosa rappresentano per te?

Io credo che, come dici tu, per me le unghie hanno sempre avuto un significato preciso. È un fatto estetico ma è quasi come fosse un’arma. Ecco la parte divertente: interpretarle come un punto di forza, come un qualcosa che mi rende più forte e mi rappresenta. Amo il mondo delle unghie, ne sono ossessionata. @nailsbyjuan che è la persona che si è occupata della loro estetica nel video, in realtà è un vero e proprio artista. 

Puoi raccontarmi cos’è significato per te lavorare all’ultimo film di Pedro Almodóvar?

Ero davvero nervosa quando mi hanno proposto la parte perché non ero mai stata sul set di un film. Ero con Penelope (Cruz, ndr.) che con me è stata davvero gentile, mi ha aiutata e messa a mio agio. Vedere lavorare delle professioniste di tale livello è stato davvero ispirante per me. Pedro è una persona meravigliosa e per questo penso che il film sia una pellicola davvero speciale, sia per lui che per chi lo vedrà. Sono onorata di averne preso parte.

In questi mesi hai suonato ovunque ma non in Italia: pensi di venire?

Lo so! Io voglio venirci tantissimo ma per adesso non ne ho avuto occasione! So che molte persone di lì ascoltano la mia musica e mi piacerebbe molto suonarci. Spero che accada presto, amo l’Italia e ovviamente anche il vostro cibo. Siete i migliori. 

Di recente tu e Billie Eilish avete annunciato una collaborazione insieme. A livello di energia e originalità siete molto simili. Puoi darci qualche notizia in più sul pezzo?

Mi sono sentita meno sola quando sono stata con lei: Billie sa davvero chi è e cosa vuole. Ci mette l’anima quando canta, infatti sono rimasta impressionata quando l’ho vista in studio. Mi sono trovata a registrare con diversi artisti, ma mai nessuno mi ha dato le sensazioni che mi ha dato lei. Mi ricordo che ha iniziato a improvvisare al piano e io sono andata a registrare qualche verso: è stato un momento indescrivibile. Non so quando uscirà, siamo molto occupate entrambe. So però che ci incontreremo molto presto per finirlo.