
MECNA
IS COMING
di Federico Ledda
MECNA
IS COMING
di Federico Ledda
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Punto di riferimento della scena rap italiana, Mecna ha costruito negli anni un percorso unico, lontano dalle logiche più prevedibili del mainstream ma capace di lasciare un segno profondo. Con oltre sei album all’attivo e un repertorio che oscilla tra introspezione e spinta innovativa, l’artista ha sempre mantenuto uno stile riconoscibile, tra liriche raffinate e atmosfere sospese tra rap e melodia. Mecna ritorna a esibirsi a Milano il prossimo lunedì 17.03 protagonista di un live esclusivo per Jameson Distilled Sounds, evento che unisce la cultura musicale italiana con l’atmosfera irlandese della festa di San Patrizio. Sul palco del Tenoha, Mecna porterà la sua band per un set che attraverserà sia i suoi brani più noti che quelli legati alle sue radici underground. Ad accompagnarlo ci saranno Claudym, Bassi Maestro, Goedi e Filo, già protagonisti della tappa romana dello scorso dicembre. Tra ricerca artistica e coerenza stilistica, Mecna continua a dimostrare che il rap può essere emozione, estetica e visione, senza mai smarrire la sua essenza.
Come va?
Devo dire bene, è un bel momento.
Che periodo stai vivendo?
Bello, sono in piena fase creativa. Sto iniziando a fare uscire delle cose, ma al tempo stesso sto scrivendo e mi sto riprendendo il mio spazio.

Ho visto quei video criptici sui social con dei pezzi… veri e propri brani o come li definiresti?
In realtà sono più dei freestyle, anche se non nell’accezione classica del termine. Diciamo che sono pezzi slegati dall’idea tradizionale di canzone, veri e propri sfoghi, flussi di coscienza.
E hai deciso di accompagnarli con dei video.
Sì, esatto. La parte grafica è per me una componente sempre importante, ho proprio sentito il bisogno di dargli anche una vita visiva, diciamo. Ogni video lo sto affidando a un regista diverso, in modo che abbiano una coerenza sonora e tematica, ma con interpretazioni visive differenti.

Dai delle direzioni o lasci carta bianca?
In realtà, no. L’idea è proprio quella di affidare totalmente la visione artistica ai registi, poi magari intervengo su qualche dettaglio, ma di base sono tutti artisti con cui ho già lavorato o di cui conosco l’estetica e che mi piacciono. È un processo molto libero.
E ti sta piacendo il risultato?
Sì, molto, stanno venendo fuori cose stimolanti.
Come proseguirà questo progetto? Se puoi anticipare qualcosa.
Andrà avanti, in qualche modo (ride, ndr.) ma parallelamente ci saranno anche delle uscite più canoniche.
A proposito, ho notato che hai cancellato tutti i post su Instagram, oggi è quasi un segnale di un annuncio imminente…
Volevo dare il giusto peso a quello che sta per uscire. In genere, quando faccio una pulizia del profilo, è per segnare un nuovo capitolo. A volte l’ho fatto, altre no, dipende. Gestisco io i miei social, quindi mi affido molto all’istinto.
Quindi non c’è una strategia precisa dietro?
Ultimamente sto cercando di non pianificare troppo. Sono in un periodo in cui ho voglia di comunicare e credo che il modo migliore per farlo sia come viene, senza forzature. Però sì, l’idea era anche quella di creare una sorta di nuova vetrina visiva.
Come riesci a far convivere il progetto musicale di Mecna con quello da grafico? Quanto è importante la grafica nei tuoi progetti?
È fondamentale. Paradossalmente, nei miei progetti tendo più a essere un art director, mentre per gli altri preferisco essere operativo, realizzare le cose pensate sulle loro direttive. Per i miei lavori, invece, spesso mi trovo a selezionare fotografi, illustratori, persone che possano aiutarmi a creare un immaginario. Quindi il mio ruolo cambia leggermente, ma la parte visiva resta centrale, anche questa scelta di affidare i video a registi diversi nasce da un’idea creativa ben precisa.
Cosa stai ascoltando in questo periodo?
Me ne vergogno, ma devo ammettere che ultimamente sono anche io vittima delle playlist: ascolto tanti pezzi singoli, prendo quello che mi colpisce di più da vari artisti. Se devo dirti un disco che sto ascoltando spesso, è quello di Dave, mi torna sempre ultimamente, e non vedo l’ora che esca roba nuova.
Dimmi due pezzi che hai in loop.
Uno è Die Trying di PartyNextDoor e Drake, bellissimo. Poi qualcosa di SZA, perché spacca.
Ultima domanda: aspetti che Dave pubblichi nuova musica. Cosa vuoi dire invece a chi sta aspettando che tu esca con qualcosa di nuovo?
Che sto già droppando! Questi pezzi sono comunque brani veri e propri, anche se continuano a scrivermi “Dove sei finito?”, “Mi manchi”, raga… ci sono! Arrivo.
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