ALICE MERTON:

THE QUEEN OF THE CHARTS

di Federico Ledda

ALICE MERTON:

THE QUEEN OF THE CHARTS

di Federico Ledda



”Non mi manca casa, però mi mancano alcune persone che ho conosciuto durante i miei viaggi”

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E’ la regina delle classifiche statunitensi ed europee; con la sua hit ”No Roots”, che parla del suo essere nomade, Alice Merton è la prima artista a livello mondiale a diventare così rilevante senza l’aiuto di una major. Anzi, dopo esser stata rifiutata da diverse case discografiche, ci ha anche scritto un pezzo dal titolo ”Hit The Ground Running”, che fa parte del suo nuovo EP recentemente uscito. Alice sta facendo innamorare un paese alla volta: dopo essere diventata numero uno in Italia e Russa, è partita per gli Stati Uniti dove è da poco stata ospite al Late Night Show di Jimmy Fallon. Noi l’abbiamo incontrata a Milano, dopo uno showcase per pochi fortunati, dove ci ha raccontato un sacco di cose.

Benvenuta in Italia! E’ la tua prima volta qui?

Grazie! Sì, è la mia prima volta ed è davvero una figata.

Cosa significa per te non avere radici? (In riferimento al suo singolo ”No Roots”, ndr.)

Fa schifo! No, scherzo (ride, ndr.). Dipende dal giorno! In certi momenti è bello, ti senti libera, ma a volte ti rende davvero triste.
Non mi manca casa, però mi mancano alcune persone che ho conosciuto durante i miei viaggi, certo. Quindi mi piace definire i miei amici casa mia.

Qual è il posto dove ti senti a casa?

Mi sento a casa quando sono in compagnia dei miei amici, o comunque delle persone che amo. Che sia in Inghilterra, a Chicago dai miei parenti o a Berlino dove ho tutto il mio team, casa mia sono le persone.

Quante lingue parli?

Francese e inglese in teoria, ma imparando il tedesco, ho un po’ perso il francese purtroppo. Lo dovrò riprendere!

Come ci si sente ad avere finalmente il tuo EP fuori?

E’ fantastico. E’ bello che finalmente la gente possa sentire anche altro oltre a ”No Roots”, spero che le altre tracce piacciano tanto quanto quella.

Qual è la canzone dell’EP di cui sei più fiera?

”Jealousy”. Ci è voluto un po’ per finirla, scriverla è stata dura. Però sono molto fiera di come sia uscita.

Che musica ascolti in questo periodo?

Mi dimentico sempre, devo controllare il mio telefono, aspetta… Stavo ascoltando Vance Joy, Younger, e soprattutto gli ultimi album di LORDE e The Killers. Pazzeschi.

Come descriveresti il tuo stile?

Alcuni dicono Alternative Pop. A me piace definirlo ”liberatorio”. Senza etichetta. Un po’ dance, un po’ pop con influenze rock. Liberatorio!

Definiresti la tua musica pop?

Non so veramente cosa sia il pop. Secondo me diventi pop nel momento in cui diventi mainstream, ovvero popolare, quindi POP. In Germania, ho iniziato come alternativa, la mia musica veniva suonata solo da radio alternative. Dopo che il disco ha iniziato ad andare bene, e le maggiori radio hanno iniziato a passare il mio singolo, sono automaticamente diventata pop!

Stai spendendo molto tempo in tour, che fai quando viaggi?

Sembra banale, ma tento di dormire! Viaggiamo spesso e volentieri di notte e quando arriviamo a destinazione abbiamo subito degli appuntamenti, l’unico momento per riposare è quello.



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