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Ancora con la pancia piena dalle recenti feste natalizie, siamo andati a Firenze alla 93esima edizione di Pitti Immagine Uomo, la più importante fiera del mondo dove i più autorevoli brand maschili (e non) espongono le loro collezioni o progetti speciali.
È stato un Pitti che ha visto tante collezioni interessanti e molte presentazioni. Tra le cose che sicuramente ci ha fatto piacere scoprire, ci sono state la collezione fall winter 18 di Les Benjamins che ha reso omaggio all’Egitto e alle sue piramidi reinterpretandole con la musica trap e lo streetwear.

La seconda collaborazione tra Damir Doma e Lotto che è diventata ancora più di tendenze riuscendo a trovare una vera identità nel mezzo tra i due brand, e soprattutto Malibu, diventato M1992. Il direttore creativo Dorian Stefano Tarantini, ha reso omaggio alla gioventù milanese degli anni 80. In particolare modo ai Paninari, la street culture italiana che strizzava l’occhio all’America e che lì veniva esportata. Si riscopre così una sottocultura nata a Milano, che si incontrava al Burghy di San Babila (da qui il termine Paninaro, ndr.) e in Montenapo e che aveva come punti di riferimento Emporio Armani, Erreuno, Versace e Genny. Iconica infatti la collaborazione con MELTIN’POT, eccellenza italiana del jeans che ha permesso a Tarantini di riscoprire rari pezzi di quel periodo dando vita a una capsule collection di jeans couture interamente lavorata a mano. Ancora più iconiche le maxi felpe con la scritta MONTENAPO..

Non solo Pitti a Firenze ma anche molti eventi sparsi per la città che hanno dato un nuovo colore al capoluogo toscano. Gucci ha aperto il Gucci Garden, con tanto di ristorante a cura dello chef stellato Massimo Bottura.

C’è stato poi il rilancio del famoso brand italiano Gazzarrini, che per l’occasione ha organizzato una cena allo splendido teatro Odeon.
Poi via a ballare fino a notte fonda con le feste dei vari brand.
Essendo the EYES fashion, abbiamo registrato con i nostri occhi tutte le cose imperdibili accadute. Cosa aspettate a premere play?