NELL’HOTEL

DI YTAM

di The Eyes

NELL’HOTEL

DI YTAM

di The Eyes

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Benvenuti nel mondo incantevole di YTAM e del suo ultimo lavoro, “Hotel Corallo,” uscito lo scorso 27 ottobre per Columbia Records/Nigiri. Questo viaggio sonoro inizia già dall’Intro dell’album, portando gli ascoltatori in un’esperienza unica che fonde il fascino dei decenni passati con un tocco moderno. Con le produzioni di okgiorgio e gli arrangiamenti che evocano lo spirito dei ruggenti ’60 e ’70, l’album offre una miscela irresistibile di nostalgia e creatività, un’ode ai cuori spezzati e agli spiriti in cerca di rinascita.
“Hotel Corallo” è molto più di un semplice disco; è una commedia romantica musicale che riflette con freschezza, ironia e una sfacciataggine che tanto strizza l’occhio a Elvis Presley. I brani oscillano tra temi sull’amore vitale, la voglia di vivere e l’esplorazione dei rapporti complessi con familiari e amici, esaminando le contraddizioni e la superficialità di una generazione alla costante ricerca del proprio posto nel mondo.
YTAM, giovane cantautore bresciano del ’97, ci trascina in un viaggio popolato da riferimenti a film cult, audiocassette e musica pop internazionale. La sua scrittura si ispira a personaggi chiave della cultura pop, che spesso svolgono un ruolo fondamentale nelle sue storie personali. Pronti a immergervi in questo oceano musicale unico?

Di cosa parla Hotel Corallo?

È un viaggio alla ricerca della meta dei sogni, un posto dove tutto è possibile, a metà strada tra la realtà e l’immaginazione. Il disco ruota attorno alla tematica del cambiamento, ai rapporti complicati e alla voglia di uscire dalla solita comfort zone per buttarsi nel mare della vita, a volte placido altre volte in tempesta.

Visivamente, se il tuo progetto fosse un Hotel reale quale sarebbe? Dove?

Credo che spunterebbe dal nulla in un posto lontanissimo e difficile da raggiungere, me lo immagino su un’isoletta sperduta da qualche parte in mezzo all’Oceano Pacifico. Credo che alla fine ognuno di noi abbia un proprio Hotel Corallo personale, nel proprio posto perfetto.

Sei una giovane promessa ma molto definita. Come descriveresti il tuo stile?

Faccio sempre un po’ fatica a definire il mio stile a dire il vero, credo sia una miscela pop di cose nuove e retrò! Sono sicuramente stato molto influenzato dalla musica internazionale e ho sempre preso ispirazione da un sacco di artisti diversi, sia dal punto di vista musicale che da quello temporale.

Tornando all’album, cosa c’è di diverso dalla musica rilasciata in precedenza?

Rispetto al mio primo EP “Drama Compilation”, con questo disco sento di aver trovato un sound e un modo di raccontare le storie che mi appartengono ancora di più e sono davvero contento di questo. È stato possibile anche grazie al mio produttore e amico okgiorgio e alle persone fantastiche che mi hanno aiutato a costruire il progetto pezzo dopo pezzo.

Che musica ti ha influenzato formando il tuo sound?

Fin da piccolo sono cresciuto ascoltando un sacco di musica anni ‘70/’80/’90 attraverso le cassette dei miei genitori, è quindi diventato normale passare dai Queen, Prince e Lucio Battisti a Harry Styles e i The 1975. Nel tempo ho mescolato un po’ questi mondi diversi cercando di creare il mio sound personale, che è in continua evoluzione.

Qual è la traccia di “Hotel Corallo” che più ti rende fiero?

Sono molto legato a tutti i pezzi del disco perché sono stati costruiti con calma e questo mi ha dato tempo di affezionarmi a ognuno di loro. Se però dovessi sceglierne uno in particolare forse direi “BlaBlaBla”. È un tipo di canzone diverso da quello che scrivo di solito, anche a livello di approccio: nella sua spontaneità si è guadagnata un posto speciale nel mio cuore.



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