Gli ingredienti per un concerto perfetto c’erano tutti: scaletta strutturata bene, scenografia coinvolgente, visual fantastici, risposta del pubblico perfetta e soprattutto lui: Kung Fu Kenny, che ha saputo dominare il palco in maniera formidabile. Vestito completamente di bianco e con le immancabili Cortez estasiato dalle oltre ventimila persone presenti, Lamar ha messo tutto se stesso per regalare una performance al di fuori dell’ordinario.

Esibizione che ha fatto brillare il rapper anche grazie alla setlist che ha perfettamente amalgamato i pezzi del suo ultimo album DAMN come Loyalty e DNA, (pezzo di apertura, ndr.) a veri e propri evergreen come Swimming Pools (drank) e Bitch Don’t Kill My Vibe creando una vera e propria celebrazione della sua arte.

Non siamo tenuti a sapere se la sua presunta felicità e “presa bene” (gergo giovanile, ndr.) faccia parte dello spettacolo, ma vedere dal vivo la passione che nonostante tutte le date e i tour, questo ragazzo metta ogni volta che sale su un palco, sfoderando sul volto un sorriso di cui ogni dentista sarebbe fiero, è veramente ammirevole. È bello vedere artisti con la a maiuscola che più crescono, più si evolvono. K Dot, ha detto che tonerà presto, tuttavia avete ancora un paio di settimane per raggiungerlo in qualche data in giro per l’Europa. Dopodiché tornerà negli Stati Uniti per andare in tour con TDE (la sua etichetta discografica) e i suoi colleghi, ovvero artisti del calibro di Schoolboy Q e SZA.
Ah, mi sono dimenticato di dirvi che l’ultimo ingrediente per il concerto perfetto è un buon opening act, magri James Blake come ieri sera.