ALLY BROOKE:
THIS IS ONLY THE BEGINNING
Interview by Federico Ledda
Pictures by Alessandro Levati
Hair and Make Up by Preston Wada
Styled By Chiara Pastori
Artistic direction by Federico Ledda
Backstage Dino.Zoor @Cattura Production
Cover art by Tommi Tea
With a very special thanks to Warner Music Italy
ALLY BROOKE: THIS
IS ONLY THE BEGINNING
Interview by Federico Ledda
Pictures by Alessandro Levati
Hair and Make Up by Preston Wada
Styled by Chiara Pastori
Artistic direction by Federico Ledda
Backstage Dino.Zoor @Cattura Production
Cover art by Tommi Tea
With a very special thanks to Warner Music Italy
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Quando la passione e il talento guidano la tua vita, c’è poco da fare, sai che prima o poi finirai a fare quello per cui sei destinato. Questa è la storia di Ally Brooke, artista con la A maiuscola che ha fatto della sua voce il suo lavoro.
Dal talento disarmante Ally nasce a San Antonio, Texas, in una colonia spagnola, dove sin dai primi anni di vita si dedica al canto. Canta ovunque, a casa, a scuola, arrivando a cantare perfino in chiesa.
Da quel momento, Ally ha deciso di investire tutte le forze nella sua carriera, forza che l’ha portata fino a X Factor USA, essendo prima scartata e poi ripescata da Simon Cowell per far parte di un gruppo femminile. Così sono nate le Fifth Harmony, che in soli tre anni hanno rilasciato svariati banger come “Worth It” e “Work From Home” totalizzando oltre un miliardo di play. La carriera del gruppo però ad Ally ha iniziato a stare stretta, aveva bisogno di trovare la sua anima e il suo sound. Così rieccoci, a quasi un anno di distanza, con due nuovi pezzi: il primo, dal titolo “Low Key”, in collaborazione con l’iconico rapper Tyga e il secondo con il giovane A Boogie Wit Da Hoodie intitolato ‘’Lips Don’t Lie’’.
Ally è partita alla grande, portando ‘’Low Key’’ perfino da James Corden al Late Late Show. Attualmente la texana sta lavorando al suo primo album e noi l’abbiamo intercettata a Milano durante la promozione del suo nuovo percorso. Fuori pioveva, ma nelle due ore che siamo stati con lei, è stata capace di portare tutto il calore del Texsas, della California e de suo talento. Signore e signori, Ally Brooke.
Ci sono molte cose che ti vorrei chiedere, ma penso sia giusto partire dall’inizio della tua vita. Com’è stato crescere in Texas?
Fantastico. E’ un posto bellissimo e non ce ne sono altri così in tutto il mondo. Specialmente San Antonio. E’ una città piccola, sincera e composta da grandi principi. Così come la mia famiglia, che ha sempre supportato il mio sogno e ci ha creduto quanto me. Ho lavorato praticamente tutta la vita per arrivare a questo momento, e se sono qui, gran parte è per merito della mia famiglia. Amo il Texas e adoro tornarci, specialmente perché ancora tutta la mia famiglia vive lì!
Quando hai iniziato a cantare?
Ho incominciato quando avevo 9 anni. Ero molto timida, talmente tanto che avevo problemi a relazionarmi con persone che magari non conoscevo e ogni volta che i miei genitori mi chiedevano di cantare per la mia famiglia, io non riuscivo e scoppiavo a piangere. Un giorno però la mia insegnante mi chiese di cantare nella nostra cappella e dopo vari tentennamenti riuscii. La cosa divertente è che i miei genitori non avevano preso ancora sul serio questa mia dote e non hanno realizzato che io riuscissi a cantare veramente fino a quando non mi hanno sentito lì, quel giorno, in quella cappella.
Poi com’è andata con i tuoi genitori?
Subito dopo mi misero in questo programma che dà l’opportunità ai ragazzi che vogliono cantare, di potersi esibire in tutta la città di San Antonio. Ero quindi molto timida, ma innamorata di tutto questo. Non mi dimenticherò mai la prima vera performance sul palco. E’ stata un’emozione strabiliante e ha cambiato il corso della mia vita. Successivamente, a 12 anni, io e i miei genitori abbiamo iniziato a fare avanti e indietro da Los Angeles per provare a trovare un contratto così da rendere tutto questo più che un hobby. Avevamo preso talmente seriamente la faccenda, che poi a Los Angeles mi ci sono trasferita e ho anche lasciato la scuola per diplomarmi poi da casa. Ovviamente poi la mia vita è totalmente cambiata quando sono entrata a far parte di X Factor…
Com’è stata l’esperienza?
Indescrivibile, un turbinio di emozioni. La mia audizione è stata magica. Cantare per quei quattro giudici, specialmente Britney Spears e Simon Cowell, che per me sono sempre stati dei veri e propri idoli è stato indescrivibile. Specialmente perché ho avuto la possibilità di ricevere dai giudici importanti feedback che mi hanno aiutata molto. E’ stato un momento davvero speciale e ho lavorato moltissimo per arrivarci. Una volta che poi lo show è partito, è stato tutto davvero frenetico. Non hai idea di quante cose succedevano. Ero poi molto confusa, non capivo cosa stesse accadendo e non ero certa che quello fosse il cammino che volessi per la mia carriera. Col senno di poi invece ne sono completamente grata. Ho conosciuto persone meravigliose e ovviamente, mi ha portato a dove sono adesso.
Com’è stato partire dal palco di una cappella, ritrovandoti dopo qualche anno a far parte di una produzione internazionale?
Essere partita da dei minuscoli palchi in giro per San Antonio, ritrovandomi poi su un enorme palco, davanti a milioni di telespettatori, mi sbalordisce tutt’ora solo a pensarlo. E’ stato un momento molto speciale, che però mi ha mandato in confusione. Ho sempre lavorato pensando a me come solista, e così è mi sono presentata a X Factor. Essere poi pescata e messa in un gruppo, è stato quasi uno shock. Tutte noi (si riferisce alle Fifth Harmony, ndr.) abbiamo fatto audizioni soliste e nessuna di noi si aspettava da un giorno all’altro di fare parte di un gruppo.
Parlando della tua carriera da solista, come descriveresti il tuo stile?
Penso che sia impossibile etichettarlo come un unico sound. E’ un insieme di sonorità. Ad esempio ‘’Low Key’’ è pop, ritmica e che strizza l’occhio alla musica latina. Ed è esattamente quello che volevo per questo singolo. Ci è voluto tanto per trovarlo, infatti è stato frustrante in studio. Sai, da che ero molto contenta di finalmente dedicarmi alla mia musica da solista, è stato davvero difficile trovare il singolo perfetto e ci è voluto davvero tanto. Quando però abbiamo trovato il sound di Low Key, ogni elemento del pezzo era perfetto. Sono molto contenta di chiamare questo pezzo il mio primo singolo.
DI che cosa parla ‘’Low Key’’?
In sostanza racconta di questa ragazza che nota di essere guardata da un ragazzo. Guardata attentamente, con attenzione. Il messaggio però è che dovresti anche conoscermi, perché ho molto di più da offrire. Trovo che il messaggio sia forte e positivo. Quando la canto, la canto con molta sicurezza. Spero che quando la gente ascolta questo pezzo, si senta forte come mi sento io ogni volta che lo canto.
Come hai deciso di collaborare con Tyga per il singolo?
All’inizio non era stato previsto, nel senso che nel pezzo non c’era proprio spazio per un featuring. Poi l’Atlantic, la mia etichetta, ha proposto di inserire un rapper e che Tyga potesse essere interessato a partecipare al brano. Il suo flow è unico, sono stata davvero fortunata ad averlo nel singolo!
E poi siete andati al Late Late Show di James Corden ad eseguire il pezzo dal vivo!
E’ stato divertentissimo! Era la prima performance live di ‘’Low Key’’ e la grossa rilevanza dello show mi ha permesso di esprimere al meglio me stessa come artista e performer. Ho anche avuto la possibilità di portare mio padre con me e quando hanno ripreso James che presentava me e Tyga lui era esattamente dietro di lui, troppo divertente!!
Cosa succederà dopo?
Sto lavorando al mio primo album da solita ed è assurdo anche dirlo! Durate l’estate puntiamo a finirlo e di uscire per l’inverno seguente. Nel frattempo è da pochissimo uscito il mio nuovo singolo ‘’Lips Don’t Lie’’ con A Boogie Wit Da Hoodie!
Concludo chiedendoti tre posti dove andare se mi trovo a San Antonio
Cavolo sì! Big up per la mia città, che probabilmente è una delle più belle del mondo! C’è un ristorante messicano, forse uno dei migliori in cui potrai mai mangiare, che si chiama Blanco Cafe. Vai e ordina una Enchiladas e qualche Taco. Fanno tantissimi Taco, di tutti i tipi e per tutti i gusti! C’è un altro ristorante Tex-Mex che si chiama Mi Tierra. E’ coloratissimo, festaiolo e sempre aperto! L’ultimo che ti consiglio, è il River Walk: una camminata a bordo del nostro fiume. Quando c’è una bella giornata è davvero bello!
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