LUNCHBOXDAVE:
NEVER SKIP LEG DAY
di Federico Ledda
LUNCHBOXDAVE:
NEVER SKIP LEG DAY
di Federico Ledda
” Se c’è una cosa di cui sarò sempre grato a mia madre, è quello di essere stato tirato su a pane ed arte. “
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La risposta rap alla traccia di Olivia Newton John Let’s Get Physical? E’ arrivata dall’astro nascente LunchBoxDave che con la sua Leg Day ha lanciato un vero e proprio inno attraverso una metafora essenziale: correndo verso il picco, le gambe sono i motori della sua ascesa. Il rapper romano, nato da mamma scenografa che l’ha fatto appassionare all’arte a 360 gradi vanta tanta originalità artistica che viene completamente sputata in questo primo pezzo. Così nuovo e riconoscibile Dave, per anni personal trainer è solo all’inizio della sua carriera musicale che vedrà, secondo noi, il suo trionfo l’anno prossimo.
Di che cosa parla “Leg Day”?
Leg Day è notoriamente conosciuto come il giorno più duro di chi va in palestra. Almeno per la maggior parte degli uomini. Tantissime volte si vedono questi tipi sopra giganteschi con delle gambe da tacchino del giorno del ringraziamento. Questo perché saltano di sana pianta l’allenamento delle gambe, con la scusa della genetica o di infortuni inventati. Sono sicuro che vi sarà capitato di vedere alcuni di questi esemplari. Beh, questa traccia utilizza questo aneddoto per raccontare ed esprimere un concetto molto semplice ma troppo spesso sottovalutato: la fatica paga. In gym come nella vita. Se vuoi raggiungere il tuo obiettivo, non puoi permetterti di skippare il leg day, nemmeno una volta. No signore. In tutto ciò che fai, se non dai il massimo è semplicemente la dolce bugia che racconti a te stesso per dormire serenamente la notte.
Quanto è importante mantenersi in forma?
L’esercizio fisico e lo sport hanno sempre ricoperto parte attiva nella mia vita. Ne ho cambiati alcuni tra cui calcio (giocavo in porta, che tra l’altro è il ruolo più figo), a basket e atletica leggera. I 100m per l’esattezza. Oltre a regalarmi tantissime soddisfazioni a livello personale, mi ha sempre permesso di stare fuori da strade parecchio brutte, cose di droga e vita poco legale. Poi ti da tanta disciplina, perché lo sport è soprattutto questo. Un training oltre che fisico, mentale. E’ poi entrata in gioco la palestra, quando per infortuni vari ho dovuto interrompere l’agonismo. È stato subito amore, è ormai da anni quel momento (oltre lo studio di registrazione) dove posso essere in pace con me stesso a fare ciò che amo di più.
Come descriveresti il tuo sound?
E’ un calderone di contaminazioni di tutti i generi musicali che amo e tutte le sfaccettature emotive che mi rappresentano. In questo primo singolo ho utilizzato un approccio più aggressive, sia musicalmente (è un vero e propri BANGER, vedrete ai live che succede….!), sia a livello di concept. È un inno al lavoro duro, e duro doveva essere il messaggio. Ma non fraintendete. C’è molto altro oltre a questo. Per anni ho fatto parte di un coro SOUL e Gospel, per il puro gusto di cantare. Cosa che amo tutt’ora fare. Ci saranno tracce molto più melodiche ed una direzione musicale un po’ più elaborata rispetto al minimalismo di Leg Day. Qualunque sia lo stile che mi sento di utilizzare in quel momento, la costante è la sincerità e la purezza nel sound, sia nel bene e nel male. Non ho vergogna di parlare di miei fallimenti per esempio, ma non ne ho neanche nel mandarti a fanculo.
Quanto essere cresciuto nel mondo dell’arte pensi abbia influenzato la tua musica?
Se c’è una cosa di cui sarò sempre grato a mia madre, è quello di essere stato tirato su a pane ed arte. Da piccolo, prima di scoprire di essere innamorato della musica, un mio desiderio era di fare l’artista visivo. Non sapevo bene in che campo, ma adoravo (ed adoro tutt’ora) i comics ed i manga. Spesso mi ritrovavo con un pezzo di carta e delle matite rubate a mia madre a disegnare personaggi inventati e non. E per quanto riguarda la musica, beh vi dico solo che come ninna nanna mi cantava Stevie Wonder. (Tra l’altro mia madre spacca a cantare, più di me ovviamente). Cioè, quanti possono vantare di avere una ninna nanna personalizzata così figa?
Sei al primo singolo ma con un EP in uscita l’anno prossimo. Ci puoi anticipare qualcosa?
Come vi dicevo prima, quello che ho in programma è molto ampio. Vedrete tante sfaccettature di LunchBox, che magari neanche vi sareste aspettati. Amo fare ciò che faccio ed è il motivo per il quale mi sveglio tutte le mattine fomentato. Sarà un lavoro sentito, ma sarà l’inizio di un percorso che mi vedrà evolvermi in qualcosa di continuamente diverso e nuovo.