LE 10 (+1) MIGLIORI PERFORMANCE

DEL PRIMAVERA SOUND 2019

di Federico Ledda

LE 10 (+1) MIGLIORI

PERFORMANCE DEL

PRIMAVERA SOUND 2019

di Federico Ledda

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Si è da poco concluso il Primavera Sound a Barcellona e noi siamo ufficialmente tornati in patria. E’ quindi il momento di fare un resoconto su come è andata. 
La cosa più lampante e bella che abbiamo visto durante la manifestazione, è sicuramente stata la connessione imprescindibile tra pubblico e performer. Spesso i festival estivi, sono delle scarne esibizioni che seppur in location spesso suggestive, non ti permettono di capire appieno il concept dietro al concerto. C’è l’artista, sì, ma non il suo mondo.
Invece al Primavera questo aspetto non è mancato affatto. C’era il sentimento, la passione e l’ispirazione. L’artista ispirava il pubblico e a sua volta ne traeva beneficio. 
Con una media di 200 mila partecipanti e con un boom nell’ultima giornata che ha totalizzato la presenza di oltre 65 mila persone, ecco la lista delle dieci performance che più ci hanno fatto sognare.
Se siete curiosi di gustarvele, o se invece avete semplicemente voglia di rivivervele, sul canale Youtube del festival sono presenti gli streaming.

1. FKA Twigs

Che fosse un’artista immensa era risaputo ma la sorpresa è stata comunque tanta. L’artista inglese ha stupito tutti regalando ai fortunati presenti, più una piece teatrale che un concerto. Con il palco che cambiava forma durante lo svolgersi dello show, i cambi di costume a (quasi) ogni pezzo, le sue movenze e le disarmanti capacità vocali sono riusciti ad ammaliare chiunque. Il primo posto in questa classifica è stato quasi una necessità.

2. J BALVIN

La vera sorpresa di questo Primavera Sound 2019 è stata la performance di J Balvin. Con un’energia devastante, la band live e qualche ballerino ad animare il live, è bastato veramente poco al cantante colombiano per fare ballare tutti quanti. Con all’inizio un pubblico abbastanza prevenuto, ma curioso di scoprirlo, l’artista reggaeton è riuscito a conquistare proprio tutti. Noi compresi. Sicuramente, l’esecuzione del pezzo ‘’Mi Gente’’ è nella top tre dei nostri highlight personali.

3. ROSALÌA

La regina della Spagna (dopo Lola Flores) ha saputo camminare a braccetto con le aspettative che tutto il pubblico aveva nel suo show. Con la semplicità, il talento, il suo socio produttore, ottime ballerine e, soprattutto molto flamenco, l’artista di Barcellona ha confermato il suo enorme talento.

4. TAME IMPALA

La band australiana (cioè Kevin Parker) è sempre una certezza. Con il loro rock elettronico e psichedelico hanno mandato in estasi tutti nonostante non venga rilasciato un vero e proprio album dal 2015. E’ sempre un piacere vederli dal vivo e vi consigliamo caldamente di rimediare se ancora mancano alla vostra lista.

5. CHRISTINE & THE QUEENS

Dalla Francia con furore è proprio il caso di dirlo. Grande professionista, Christine & The Queens (che adesso si fa chiamare solo Chris) è stata capace di intrattenere chiunque presente. Magica, libera e accattivante il suo show sembrava una produzione americana e ha saputo inaugurare al meglio il nostro Primavera. 


6. ERYKAH BADU


Non c’è altro da aggiungere. Basta il suo nome. Forse l’artista più immensa che si sia esibita quest’anno.

7. JANELLE MONAE

Pura black excellence. Lo show della maestra del nuovo soul ha convinto tutti ed è stata una pantera sul palco. Grandi complimenti anche ai musicisti che l’hanno accompagnata e che hanno saputo valorizzarla al meglio. Pezzo preferito? Django Jane.

8. ROBYN

L’artista svedese ci sa fare e tutti noi lo sappiamo. Instancabile performer, è stata tutto il tempo del live sul palco, senza fare nessuna pausa. Forte, coinvolgente e dinamica Robyn ha fatto un set che è riuscito a unire il pop con gli elementi elettronici che da sempre caratterizzano il suo sound. Per un attimo ci è sembrato di essere al Berghain di Berlino.

9. JAMES BLAKE

James Blake ha creato una vera e propria magia sul palco. Seppur l’ora tarda non abbia aiutato il suo live (specie perché tutto il pubblico era ancora carico e festoso post J Balvin), la folla ha comunque risposto benissimo alla sua musica. Così lui per farsi sdebitare ha concluso il set con una sorta di jam session (quasi) tecno e completamente dal vivo.

10. SOLANGE 

Solange ha portato in alto il manifesto del black power. Dai forti omaggi all’arte moderna, il concerto dell’artista texana è stato un inno alla libertà: di espressione e di poter essere ciò che vogliamo. Nonostante la forte affluenza di persone presenti al concerto, la Knowles è riuscita a creare una situazione molto intima, che le ha pure permesso di raccontare le difficoltà che ha avuto negli ultimi anni con un toccante discorso.

+1. NAS

Il re dell’Hip-Hop Nas ha infuocato il Primavera Sound. Imposizionabile considerata la sua grandezza, abbiamo deciso di dargli una menzione speciale, perché chi meglio di lui nel rap? A 25 anni dall’uscita di Illmatic, il suo disco d’esordio, l’artista ancora non si ferma e dopo aver pubblicato Nassir sotto la collaborazione con Kanye West continua a essere uno dei pilastri fondamentali del genere. Master of the ceremony, sembra che per lui il tempo non passi mai. Per favore, Nas, continua a stupirci e a raccontarci le tue storie.