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VENEZIA 81: LE PAGELLE DI THE EYES

di Federico Ledda

VENEZIA 81: LE PAGELLE

DI THE EYES

di Federico Ledda

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È stata una Biennale che ha saputo emozionare e sorprendere, tra storie di amicizia profonda, epiche americane e thriller sensuali. Tra red carpet scintillanti e standing ovation, ecco quello che ci ha colpito di più di questa edizione veneziana, tra cinema d’autore e momenti di pura magia. Alcune note sui film che abbiamo avuto il piacere di vedere durante La Biennale appena conclusa. È stata un’edizione ricca di emozioni, scelte coraggiose e storie capaci di sorprendere, commuovere o far discutere. Qui trovate qualche quello che ci ha convinto e ciò che ci ha lasciato dubbiosi, nell’attesa che siate voi stessi i giudici finali. Quale non vedi l’ora di vedere?

THE ROOM NEXT DOOR

di Pedro Almodóvar
Un tema delicato come quello dell’eutanasia è praticamente impossibile trattarlo senza cadere nei cliché. Ci riesce benissimo Almodóvar che regala una pellicola quasi onirica, che parla di morte come metafora sul valore della vita vissuta. A raccontare ancora meglio la storia ci pensano le protagoniste Juliane Moore e Tilda Swinton con una performance superba.
JOKER: FOLIE À DEUX

di Todd Phillips
C’erano tutte le premesse, ma per quanto Todd Phillips abbia deciso di fare un salto nel vuoto continuando la storia sotto forma di Musical, il sequel non convince. Sebbene la parte musicale sia amalgamata alla storia e anche interessante estrapolata dal contesto, la pellicola risulta troppo lenta e ripetitiva.
Bravissimi gli attori, ma non era necessario un ritorno.
QUEER

di Luca Guadagnino
L’ultimo lavoro di Luca Guadagnino risulta come un lento e caotico racconto che descrive bene l’angoscia e l’amore raccontati nel libro originale, ma che non riesce a coinvolgere, rimanendo statico ed eccessivamente lungo. Bravissimo invece Daniel Craig e interessante la scelta della colonna sonora che fornisce un contrasto ottimo con le scene.

WOLFS – LUPI SOLITARI

di Jon Watts
Divertente action comedy sostenuta dalla chimica tra Pitt e Clooney, che interpretano Nick e Jack, due fixer abituati a lavorare da soli. Ingaggiati da una potente donna d’affari, i due si ritrovano a dover collaborare per risolvere una situazione complicata: un ragazzo privo di sensi in una camera d’hotel. Il tempo stringe e dovranno mettere da parte le differenze per sistemare tutto.
PAVEMENTS

di Alex Ross Perry
Pavements è l’omaggio di Alex Ross Perry alla miglior/peggior band degli anni ’90, che si riunisce dopo 23 anni facendo impazzire milioni di fan. Il film mescola mockumentary, biopic e musical, catturando con umorismo il caos e la profondità dei Pavement, impossibile non voler ascoltare un loro pezzo dopo la visione. Notevole Joe Keery nei panni di Stephen Malkmus, frontman della band.

MALDOROR

di Fabrice Du Welz
La pellicola narra un noto fatto di cronaca che sconvolse il Belgio per quasi dieci anni. Una storia intricata che tiene incollato lo spettatore, grazie anche alla straordinaria interpretazione di Anthony Bajon. Scioccante pensare che sia praticamente tutto vero.
FINALEMENT – FINALLY

di Claude Lelouch
Una commedia malinconica sul valore dei sentimenti e sul riscoprirli. Dopo la diagnosi di demenza lobo frontale, l’avvocato Lino Massaro fugge dalla sua vita, ma durante il viaggio comprende ciò che conta davvero per lui. Nonostante le buone premesse, il film delude: è caotico, troppo lungo e si perde nella seconda parte, con troppi momenti musicali non necessari.

L’ATTACHEMENT

di Carine Tardieu
Un film toccante sull’amore per gli altri e la distinzione tra affetto e attaccamento.
Valeria Bruni Tedeschi brilla nei panni di una sofisticata libraia femminista che accetta di badare al figlio di una giovane coppia mentre loro sono in ospedale per il parto del secondo figlio. Dopo una tragedia, il padre si rivolge nuovamente alla vicina, che con riluttanza entra a far parte delle loro vite.