BOTTA E RISPOSTA CON KETAMA126

di Federico Ledda

foto di Dino Gulino

BOTTA E RISPOSTA

CON KETAMA126

di Federico Ledda

foto di Dino Gulino



” Ho campionato il giro di chitarra dei Black Sabbath, era una cosa che volevo fare da un po’. “

Nullam consectetur mauris in nisl porta mattis. Proin id malesuada metus, eu venenatis nunc. Sed a lectus sem. Vestibulum eu lacinia erat. Quisque ac porta ligula, et consectetur libero. Nullam auctor, arcu eu tincidunt tincidunt, metus nulla faucibus ligula, eget condimentum mauris nibh eget ante. Praesent tincidunt velit velit, vitae tincidunt enim congue id. Duis varius mollis ipsum, eget mattis elit consequat id. Vivamus congue faucibus condimentum. Maecenas arcu mauris, sollicitudin ut tortor nec, ultricies lacinia erat. Phasellus finibus lectus ut lectus euismod pellentesque. Morbi lorem nibh, pulvinar viverra diam sed, rhoncus accumsan urna. Aenean vestibulum lectus placerat nisi fermentum euismod.

Venerdì sera è uscita a sorpresa per la sua etichetta Asian Fake la prima parte del nuovo album di Ketama126 e finalmente, non devo più vivere con un segreto così importante dentro di me. Abbiamo incontrato il rapper romano a Milano, per una sessione di foto in giro per la city e per un veloce botta e risposta tra una foto e un’altra quando ancora non ci era stata comunicata la data di uscita di Rehab, suo secondo album. Ecco cosa ci ha raccontato in tempi non sospetti. Tranquilli, vi prometto che produrremo anche un’intervista molto più estesa, nel frattempo schiacciate play sul vostro device, l’album merita.

Da cosa nasce “Con Te”?

Ho scritto il pezzo verso gennaio e ho prodotto il beat. Nasce a caso come tutti i miei pezzi, mi trovavo in studio e ho campionato il giro di chitarra dei Black Sabbath, era una cosa che volevo fare da un po’.

Ascoltando il pezzo, si sentono influenze anche di altri generi, quanto ti hanno effettivamente influenzato?

Sicuramente ci sta l’influenza del Rock anni ‘70, tanta Trap e il cantautorato di amore di strada di Califano che tanto mi piace.

Come descriveresti il tuo sound a chi non ti conosce?

Alieno e Psichedelico.

Qual è la domanda che nessun giornalista ti ha mai fatto, ma che vorresti qualcuno ti facesse?

“Perché fai musica?”, è una domanda semplice ma non mi è mai stata posta.

Fattela e dicci la risposta

Perché se non facessi musica farei danni sicuramente.

Sei molto giovane, ma hai già fatto tanto. Cosa pensi dei tuoi colleghi che, sempre più giovani riescono ad emergere? Sono cambiate le regole del gioco? È più facile emergere? Senti competizione?

Penso qualcosa di diverso per ogni artista. Stando ai fatti, anche i giovanissimi che emergono ora se lo meritano, è evidente che fanno qualcosa che piace a molti, me compreso. Non è cambiato granchè, a parte la facciata, ma il succo rimane il solito, non è più facile emergere, devi affidarti alle persone giuste, avere risorse economiche e talento. Senza contare la costanza e l’impegno. Per come sono fatto io sento sempre competizione, ma non mi faccio logorare, anzi, imparo da chi ottiene e ha ottenuto risultati maggiori dei miei. Ciò mi stimola a spaziare e cercare di rendere sempre di più.



MORE ARTICLES