MECNA – WINTER SUMMER

Make up: Emanuela Caricato

Pictures: Dino Gulino @CatturaProduction

edited by: Simona Ladisa

by: Federico Ledda

MECNA – WINTER SUMMER

by: Federico Ledda

edited by: Simona Ladisa

Pictures: Dino Gulino @CatturaProduction

Make up: Emanuela Caricato



” Ho cercato di cavalcare dei suoni che mi piacciono senza mai perdere però il mio stile che è ciò che mi contraddistingue. “

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Dopo avere colonizzato tutti gli spazi ”cambio palco” al recente Mi Ami Festival con un messaggio che citava una sua canzone e una data, tutti hanno iniziato a chiedersi che cosa significasse 22 giugno 2018. Con grande sorpresa dei fans, il 29 maggio poi l’annuncio sui social dell’uscita del quarto album ufficiale dal titolo ”Blue Karaoke”, il primo dopo la firma con Universal. Mecna che fa uscire un album in estate? Chi conosce l’artista, sa bene la predilezione di Corrado, questo il suo vero nome, per il clima più freddo. Basta osservare anche i titoli dei suoi album precedenti ”Laska” o ”Disco Inverno”.
Io ”Blue Karaoke” l’ho già ascoltato e sono convinto che sarà l’album della sua consacrazione.
Si presenta come uno di quei dischi che ti catturano sin dal primo ascolto e di cui difficilmente ti stufi. Analizzando il titolo, per cercare di dare un significato più chiaro e personale al disco sono arrivato alla conclusione che, secondo le mie ricerche, il colore blu ”trasmette una certa sensibilità portando l’individuo a essere più vulnerabile ad ‘attacchi’ esterni.” Mentre, il Karaoke perché, al contrario del suo repertorio, che richiama molto di più la scrittura malinconica a cui l’artista ci ha abituati, le sonorità sono di gran lunga più trascinanti, difficilmente ti fanno stare fermo e ti obbligano soprattutto a cantare; cosa che si potrà fare il 12 luglio a Milano durante l’unica data estiva del rapper.
È un connubio perfetto, che rende il disco scorrevole e allo stesso tempo interessante. Per quanto mi riguarda, il migliore della sua carriera.
Lavoro di livello anche grazie alle collaborazioni: Ghemon in ”Ottobre Rosso”, Fabri Fibra in ”Hotel” e CoCo in ”Tu Ed Io” hanno portato all’album la ciliegina sulla torta che serviva per renderlo ancora più significativo. A chi dice che firmando con Universal si sia venduto, Mecna risponde in “Senza di me”, prima traccia dell’album: ”cambio etichetta ma non cambio testa”…

Manca poco meno di una settimana all’uscita del disco, come ci si sente a fare uscire una cosa diversa dal tuo mondo?

Diversa più o meno. Ho cercato di cavalcare dei suoni che mi piacciono senza mai perdere però il mio stile che è ciò che mi contraddistingue. Avevo in mente di fare un disco che prima di tutto piacesse a me. Se poi piace anche agli altri e pensano che sia diverso, bella lì.

Il primo con Universal…

Il primo ufficiale, anche se già due dischi fa l’etichetta si era occupata della distribuzione (Laska, ndr.). Ma non cambia niente eh, lo dico anche in un pezzo. Credo che il pubblico sia abituato a pensare che una major intervenga, ma in realtà non succede proprio nulla.

Quindi chi magari aspetta che diventi commerciale, con i capelli biondi e la voce alla Tiziano Ferro sbaglia?

Se succederà mai, è perché sarò impazzito io, non per colpa di un’etichetta…

Qualche settimana fa sul tuo profilo Instagram sono comparsi alcuni post con delle canzoni pop dei primi anni duemila. Tutti si sono chiesti il perché…

(ride, ndr.) Il disco si chiama, infatti, Blue Karaoke e nella mia testa è un karaoke di pezzi tristi, nostalgici. Ecco il motivo principale per cui ho postato tutte quelle tracce…

Qual è la top tre delle canzoni nostalgiche che più ti piace ascoltare?

Ce ne sono tantissimi! Ti direi ”Road Trippin” dei Red Hot Chili Peppers, qualsiasi di Frank Ocean e ”I’m With You” di Avril Lavigne. Anche Drake però…

Infatti, ti sei ispirato a Drake per la produzione del disco?Magari la cassa dritta…

Anche nel disco precedente ci sono degli episodi simili, mentre in questo sono più spinti… Sì Drake mi ha influenzato ma sicuramente non è stata l’unica contaminazione. La OVO Sound (etichetta di Drake, ndr.) ne è sicuramente un’altra. Io vado pazzo per i Majid Jordan…

Come ti aspetti che reagiscano i tuoi fan al disco?

Non ne ho proprio idea sta volta. Anche perché sembra stupido, ma per chi mi conosce bene, sà che uscire in estate per me è una pazzia. Diranno: ”è colpa di Universal!” invece no, è stata una mia idea. Credo che comunque chi mi vuole bene e mi capisce, apprezzerà. Ci sono dei pezzi con sonorità diverse rispetto a quello che ho sempre fatto, però è anche vero che questa volta c’è anche qualcosa che richiama ”Disco Inverno”. Poco, però molto simile… Cioè che la gente probabilmente vedrà simile, per me no, io continuo ad andare avanti…

Come è stato il processo di scrittura? Quanto ci hai messo?

È successo in una maniera un po’ diversa rispetto al solito. Ci metto molto a scrivere… Se non sono nel mood nemmeno ci provo. Centellinando questi momenti me la sono cavata scrivendo i pezzi necessari per il disco. Anzi, questa volta ho fatto anche dei brani in più, ”di scarto” diciamo. Mi sto lasciando un po’ più andare, credo sia giusto farsi meno paranoie e fare più musica! Sto già pensando a cose nuove…

In questo periodo cosa ascolti?

Cazzo, difficile! Adesso stavo ascoltando Anderson .Paak che non mi fa impazzire, ma trovo che “Til It’s over” sia una bomba. Ascolto anche Sabrina Claudio e ovviamente Jorja Smith. Di lei sono innamorato pazzo, il nuovo album è una bomba. Mi è piaciuto molto anche quello di Post Malone…

Più di ”Stoney”? E’ stato criticato molto…

Eh lo so, ma a me è piaciuto di più!

Tutti mi hanno detto: ”chiedigli della sua playlist”…

Ho quella mia privata, dove ci sono miliardi di cose e poi c’è quella pubblica, che ho da tanto tempo. Forse da quando è nato Spotify, perché l’ho iniziato ad usare subito… Ci sono tipo 800 pezzi. Prima ero molto più assiduo a caricarli ora un po’ più quando capita, però ci sono cose interessanti…

Parlami dei featuring del disco, come sono nati?

Sono pochi, però ci sono! Per me è una cosa nuova, non faccio spesso collaborazioni.

Perché questa scelta?

Ti dico, avrei collaborato anche con altri… Ho lavorato con gente che conosco e di cui c’è grande stima. Con CoCo siamo molto amici, Fibra ho imparato a conoscerlo nel corso degli ultimi anni, ci vediamo spesso… e Ghemon è Ghemon, lo sai.

Dato che parlavamo prima della tua playlist di Spotify “Buongiorno così”, ti saluto chiedendoti una canzone per il buongiorno ed una per la buona notte…

Mi metti sempre in crisi! Canzone del buongiorno è per forza ”Til It’s Over” di Anderson .paak. Quella della buona notte ”A Song For You” di Donny Hathaway.



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