WOC SI PREPARA
AL KFF
WOC SI PREPARA
AL KFF
di The Eyes
Nullam consectetur mauris in nisl porta mattis. Proin id malesuada metus, eu venenatis nunc. Sed a lectus sem. Vestibulum eu lacinia erat. Quisque ac porta ligula, et consectetur libero. Nullam auctor, arcu eu tincidunt tincidunt, metus nulla faucibus ligula, eget condimentum mauris nibh eget ante. Praesent tincidunt velit velit, vitae tincidunt enim congue id. Duis varius mollis ipsum, eget mattis elit consequat id. Vivamus congue faucibus condimentum. Maecenas arcu mauris, sollicitudin ut tortor nec, ultricies lacinia erat. Phasellus finibus lectus ut lectus euismod pellentesque. Morbi lorem nibh, pulvinar viverra diam sed, rhoncus accumsan urna. Aenean vestibulum lectus placerat nisi fermentum euismod.
Il rinomato artista WOC ha recentemente realizzato un’opera straordinaria per il KFF, intitolata “The Futur is in Torino”. Questo dipinto a spray su carta, di dimensioni 100×70 cm, è stato riprodotto su 111 poster disponibili in edizione limitata. L’opera racchiude concetti profondi e multistrato: una scena paradisiaca che rappresenta l’eredità post-industriale di Torino, la musica elettronica, il caos dell’umanità e la cultura urbana. Per WOC, il KFF e il Parco Dora sono simboli iconici nella storia della città.
Diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti, WOC continua a perseguire e mostrare il suo lavoro a Torino. È co-founder e direttore del brand Italia 90 e ha collaborato con rinomati brand di moda come Off-White di Virgil Abloh, nonché con Universal Music e Sony Music, lavorando con artisti del calibro di Mecna e Myss Keta. Il suo approccio artistico è trasversale, trascendendo i confini tra discipline e linguaggi visivi, e si distingue per l’uso quasi esclusivo della tecnica dello spray painting.
WOC concentra il suo lavoro sull’immagine e sulle sue molteplici forme, esplorando i simbolismi e l’estetica che l’immagine ha acquisito nell’era contemporanea. Studiando contenuti web, foto di cronaca, personaggi iconici e immagini storiche, seleziona, rielabora e ricontestualizza contenuti visivi provenienti da Internet, creando opere di grande impatto.Siamo entusiasti di avere l’opportunità di parlare con WOC e di approfondire il significato della sua opera per il Kappa FuturFestival, in partenza questo venerdì, ovviamente a Torino. In line up i migliori del settore: da Carl Cox a The Blessed Madonna, passando per inediti b2b come quello attesissimo di Black Coffee b2b Mochakk.
Raccontami brevemente chi sei, cosa fai e il tuo background
Sono Woc, visual artist di Torino. Da diversi anni concentro la mia ricerca su tutto quello che per me è iconografia popolare. Utilizzo la tecnica dello spray per rappresentare soggetti e momenti impressi nella memoria collettiva.
Qual è il tuo processo creativo?
Consiste nella rielaborazione pittorica di immagini iconiche.
L’immagine, una volta selezionata, passa direttamente dallo schermo dello smartphone alla superficie pittorica trasformandosi attraverso il mio personale filtro creativo e rigenerandosi in una nuova immagine ricontestualizzata.
Che tipo di tecnica utilizzi?
Utilizzo esclusivamente la tecnica dello spray, dipingendo direttamente sulla carta o sulla tela senza alcun disegno preparatorio, definendo forme e livelli attraverso stencil sagomati.
Che tipo di stampa avete scelto per la riproduzione dell’opera e perché?
Per la realizzazione di questa serie in scala 1:1 abbiamo scelto la stampa glicee, una tecnica di riproduzione di altissima qualità che ci ha permesso di ottenere una precisa fedeltà dei dettagli, della texture e dei colori su tutta la superficie dell’opera.
Che legame hai con Torino e con la manifestazione?
Torino è la città in cui sono nato e dove ho sempre vissuto. Tempo fa non la apprezzavo, mi sentivo costretto, ma negli anni ho imparato a comprendere e a trarre ispirazione dalle influenze e dalle eredità culturali che solo una città come Torino può tramandare.
Cosa rappresenta Kappa FuturFestival per te?
KFF rappresenta per me un appuntamento fisso, tradizionale, che ha assunto con il tempo un valore fondamentale nella storia contemporanea della città.
E il Parco Dora invece?
Parco Dora negli anni è diventato uno dei poli più importanti d’Italia ma non solo per il movimento dell’urban art, oltre a questo per me ricopre un ruolo materno nel mio percorso di ricerca. I muri e le superfici del parco sono stati per me e per molti altri un playground artistico fondamentale grazie al quale ho avuto la libertà e la possibilità di sperimentare gran parte dei diversi linguaggi pittorici che hanno caratterizzato il mio percorso fino ad oggi.