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Persone in metropolitana, al semaforo, al supermercato. Quanti sguardi attirano la nostra attenzione e si lasciano dimenticare? Camilla Magli con la sua eleganza racconta di uno di questi incontri nel suo ultimo brano Eterno Rosso, una perfetta colonna sonora da ascoltare durante le nostre giornate frenetiche in città.
Camilla è una ragazza poliedrica capace di passare da una veste all’altra, come ha dimostrato con la cover Il posto più freddo, portandoci sempre all’interno del proprio mondo.

Pugliese di spirito Francese, spirito che si riversa anche nella tua musica, da dove nasce questa tua passione?

Fin da bambina sono stata ispirata molto dai film Francesi e da tutta la loro estetica, non so da dove derivi questa cosa, semplicemente l’ho scoperto e mi ci sono appassionata.

In effetti le tue canzoni starebbero benissimo come colonna sonora di qualche vecchio film…

Esatto! Oltre al cinema anni ’60 adoro per esempio Xavier Dolan, amo sempre le musiche che sceglie, mi ispiro anche molto a quelle.

Hai fatto una cover di Il posto più freddo dei Cani, perché proprio questa canzone?

Ascolto molto musica e non mi precludo nulla, conoscevo benissimo il disco, loro mi piacciono molto sia a livello di produzione che testuale, di questa canzone mi ha colpito molto il testo e la solitudine che raccontava, mi sono ritrovata molto in questo immaginario.
Mi ritrovo spesso a suonare delle canzoni in camera e questa canzone è quella che suonavo più spesso, in quel momento la sentivo molto vicina a me.

Mi racconti della tua esperienza a X-Factor e come pensi possa aver influito sul tuo percorso?

Sicuramente ha influito molto, prima e durante X-Factor non scrivevo, quindi diciamo che il percorso televisivo così popolare e veloce mi ha portata a capire che quel momento non faceva per me, io volevo prendermi del tempo per scrivere, per riscoprirmi e conoscermi.
Avevo diciotto anni, mi hanno messo davanti a delle cose nuove che non erano mie e mi hanno spinta a cercare altro, quindi comunque positivo.

Hai iniziato quindi un percorso con te stessa?

Sì, io sono una persona molto introspettiva, mi faccio molte domande, mi do molte risposte, mi analizzo… nell’adolescenza ho vissuto momenti molto difficili che mi hanno portato molta consapevolezza, io cercavo libertà, cercavo semplicemente di poter essere quello che ero. Vengo da un paese piccolo che mi ha messo alla prova e spinta a cercare altrove quello che sentivo di essere davvero.

Eterno rosso parla di un momento effimero e della rapida caduta delle emozioni che viviamo, credi che dopo la situazione vissuta sarà possibile avere un eterno rosso?

Sicuramente qualcosa dentro di noi è cambiato, diamo per scontato molte meno cose, sarebbe bellissimo se si riuscisse a dare più importanza alle piccole sfumature.

Eterno rosso ha una grinta differente rispetto a Baciami assiduamente, cos’è cambiato in questo anno?

Non è cambiato nulla io ho entrambi i lati del carattere, mi si sovrappone questa malinconia e questa introspezione al lato più esuberante, sono due cose che convivono da sempre.
Di eterno rosso mi è piaciuto subito questo lato accattivante e malizioso, il corteggiamento tra i due personaggi e il racconto per immagini, si avvicina molto al mio mondo e alle canzoni che scrivo, mi sono ritrovata molto

Con chi ti piacerebbe duettare?

In questo momento il primo nome che mi verrebbe in mente è Colapesce, mi piace molto la sua scrittura e le melodie, mi piace tutto quello che fa. Ho ascoltato molto anche Franco126. Mi sono dedicata molto durante questa quarantena al linguaggio dei cantautori e ho scoperto cose molto interessanti. Credo sia importante confrontarsi anche con realtà diverse, si può trarre ispirazione da tutto.

Progetti futuri?

Continuo a scrivere, ho canzoni a cui sto lavorando che usciranno, continuo a scrivere cose nuove. Non c’è ancora in progetto un album però sto scrivendo altri pezzi sempre in linea con Eterno rosso ma anche intimi ed acustici.