THE MAGNIFICENT

FIL BO RIVA

di Federico Ledda

THE MAGNIFICENT

FIL BO RIVA

di Federico Ledda



” L’album suonerà un po’ più complesso e pieno dell’EP… Ci siamo concentrati molto su dettagli e piccoli giochi di suono. “

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È veramente un piacere vedere artisti italiani freschi, nuovi e interessanti che piano piano si costruiscono la loro carriera a livello internazionale. È quello che sta succedendo a Fil Bo Riva, ragazzo di Roma dal talento disarmante che, della musica ne ha fatto non solo un mestiere, ma ci ha caratterizzato tutta la sua vita. Prima Dublino e adesso Berlino (come per Bowie, ndr.), sono i posti dove ha vissuto per produrre e influenzare la sua musica. In attesa del primo album, avendo divorato il suo precedente EP e le canzoni disponibili su Spotify, lo abbiamo incontrato per il lancio del nuovo singolo “Time Is Your Gun”, dove ancora di più Fil ha trovato la sua identità artistica. Ho anche provato a rubargli qualche dettaglio sull’album, ecco cosa sono riuscito a fargli dire…

Di che cosa parla “Time Is Your Gun”?

È una canzone che mi è venuta così, senza pensarci troppo. Un giorno, poco dopo aver conosciuto Felix, ci siamo trovati in una sala prove e abbiamo iniziato a suonare gli accordi di TIYG. Poco dopo avevamo quasi finito la canzone e iniziato a cercare le parole giuste. Avevo già in mente la frase “Tome Is Your gun” e senza pensarci troppo iniziai a scrivere altre frasi che avevano a che fare con delle cose successe in passato. Collezionai diversi pensieri e parole per poi arrivate al testo finito.

In che modo descriveresti il tuo sound?

Mah direi che si basa su melodie e armonie vocali accompagnate da chitarra acustica e una base di elettrica sferica… È difficile spiegare come sia il suono ma forse toccherebbe inventarsi un genere proprio per avere sempre una risposta pronta. Potrebbe essere “Band Pop” ad esempio!

Ti ho conosciuto con Killer Queen e il tuo EP. In che modo l’album sarà diverso rispetto l’EP? Cosa ci dobbiamo aspettare?

L’album suonerà un po’ più complesso e pieno dell’EP… Ci siamo concentrati molto su dettagli e piccoli giochi di suono. Spero si senta quando usciranno tutti i pezzi.

Qual è la città in cui hai trovato la tua dimensione? Ti manca l’Italia?

Sicuramente Berlino. Mi sono trasferito proprio per fare musica e mi sono trovato bene. Questa città mi ha dato tutto quello che mi sono aspettato. L’Italia manca ma so che prima poi tornerò!

Che musica ti ispira per produrre la tua?

Non saprei darti dei nomi, ce ne sono veramente tanti! Ogni tanto non si sa dove guardare o cosa sentire, la maggior parte delle volte ascolto musica degli anni ‘60 ma ci sono buoni artisti in giro per il mondo anche al giorno d’oggi.

Puoi dirci qualcosa in più riguardo il tuo disco di debutto?

Come ti dicevo prima, non vedo l’ora di farlo uscire per farvelo sentire. Posso dire che nell’album ci sarà un omaggio all’Italia…



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