NICE TO MEET YOU
DERIANKSY
di Federico Ledda
NICE TO MEET YOU
DERIANSKY
di Federico Ledda
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L’anno che sta volgendo al termine non è sicuramente stato uno dei più brillanti, ma ha sicuramente portato alla luce freschi talenti che hanno avuto modo di catturare la nostra attenzione. Uno di questi è sicuramente DERIANSKY, giovane artista e producer parmigiano che si è fatto notare grazie al progetto Hanami: l’album collettivo realizzato da Asian Fake durante il primo lockdown. Nel progetto spicca Team Crociati brano di Deriansky apprezzato pubblicamente anche da Salmo.
Cosa sappiamo sul nuovo protegee di Asian Fake? Poco e niente, attorno al rapper aleggia del mistero. Di certo sappiamo che ha rilasciato da poco Qholla il suo primo album, che era in realtà era già uscito un anno fa e sicuramente che ha un sound unico nel panorama italiano.
Chi sei?
Uno nuovo.
Stai suscitando molto clamore, come ti definiresti e, come descriveresti il tuo sound?
Non me lo aspettavo sinceramente. Non mi rendo ancora ben conto di cosa stia succedendo, sicuramente il clima è positivo. Descriverei il mio sound come una ricerca di un mondo ben preciso, fatto di rumore e suoni, che troverò man mano producendo musica.
Di che cosa parla Qholla?
La Qholla è quell’elemento che mi ha portato ad avventurarmi in un mondo fatto più di buio che di luce. La Qholla è un misto di sensazioni composto da ansia, consapevolezza, inconsapevolezza e disagio. Il disco parla perlopiù di esperienze vissute che hanno plasmato Deriansky.
In che modo sta cambiando la musica e, cosa credi di portare in più con la tua visione?
Sto evolvendomi in diversi aspetti. Studio strategie di mix per rendere il suono di una pasta diversa. Intraprendo strade anticonvenzionali come non mettere un ritornello nel disco. Spero che un’idea che vada controcorrente dia, in futuro, un modo di ascoltare la musica con una visione più aperta ma allo stesso tempo concentrata sui dettagli e sul concept del messaggio artistico sotto ogni punto di vista.
Come sei entrato in contatto con Asian Fake?
Un giorno mi scrisse Amanda Lean (produttore musicale di Asian Fake, ndr) e mi disse che aveva ascoltato l’album e che gli era piaciuto. Dopo due chiacchiere disse anche che secondo lui il disco andava fatto sentire a più gente, andava valorizzato di più… (Qholla uscì una prima volta il 12 Nov. 2019 e fu ascoltato poi nel periodo di marzo da Viktor Kwality e gli altri A&R di Asian Fake, ndr.) Qualche giorno dopo, mentre stavo comprando le sigarette, mi chiamò Kwality, adrenalina a mille, proposta e accettazione della proposta senza pensarci troppo. Chi mi venne a cercare erano artisti in primis, ciò mi diede molta sicurezza nell’accettare l’offerta e di entrare a far parte del progetto.