YOUTH NOVELS:

MATTEO PAOLILLO

di Federico Ledda

edit Simona Ladisa

with a massive special thanks to Vescovo, Antonio Pondini

location Arete Showroom

hair and make up by Emanuela Caricato

fashion by Chiara Pastori, Federico Ledda, Mohamed Elhadi

pictures by Alessandro Levati

YOUTH NOVELS

MATTEO PAOLILLO

di Federico Ledda

edit Simona Ladisa

with a massive special thanks to Vescovo, Antonio Pondini

location Arete Showroom

hair and make up by Emanuela Caricato

fashion by Chiara Pastori, Federico Ledda, Mohamed Elhadi

pictures by Alessandro Levati

Nullam consectetur mauris in nisl porta mattis. Proin id malesuada metus, eu venenatis nunc. Sed a lectus sem. Vestibulum eu lacinia erat. Quisque ac porta ligula, et consectetur libero. Nullam auctor, arcu eu tincidunt tincidunt, metus nulla faucibus ligula, eget condimentum mauris nibh eget ante. Praesent tincidunt velit velit, vitae tincidunt enim congue id. Duis varius mollis ipsum, eget mattis elit consequat id. Vivamus congue faucibus condimentum. Maecenas arcu mauris, sollicitudin ut tortor nec, ultricies lacinia erat. Phasellus finibus lectus ut lectus euismod pellentesque. Morbi lorem nibh, pulvinar viverra diam sed, rhoncus accumsan urna. Aenean vestibulum lectus placerat nisi fermentum euismod.

Quanto è piacevole l’inverno? Lo stare a casa, sotto le coperte, camino acceso e una buona serie tv? Tra Netflix e le altre piattaforme siamo letteralmente invasi di contenuti in streaming per cui in base al mood del momento si può scegliere, scoprire e guardare quello che più si vuole. Una scelta “insolita”, quindi, per un ragazzo under 30 come me, è quella di mettere in pausa lo streaming e incominciare a vedere cosa mi propone la vecchia e cara televisione del “tubo catodico” in prima serata.
Rai 2, 21:15 – sono rimasto folgorato da una fiction. Engaging, girata bene e ricca di pathos. La produzione in questione è Mare Fuori e narra le vicende di un carcere minorile situato a Nisida.
L’elemento che rende la serie magica, oltre alla fantastica sceneggiatura, sono gli attori. Estremamente giovani e talentosi, hanno tutti una peculiarità. Ho iniziato a informarmi e a capire chi fossero, da dove arrivassero… Insomma, quale fosse la loro storia. Uno che andava raccontato era sicuramente Matteo Paolillo. Definirlo attore è riduttivo in quanto Paolillo si destreggia anche nel mondo musicale, infatti con il nome d’arte di Icaro, ha anche lavorato alla sigla dello sceneggiato.
Di lui mi ha colpito la sua urgenza artistica: che sia musica o cinema, Matteo ha talento e si vede.
Abbiamo cercato di conoscerlo meglio in attesa del nuovo episodio in onda su Rai 2. Anzi, mentre lo aspettate, ascoltatevi Sangue Nero, il suo ultimo singolo.

È appena uscita la tanto attesa seconda stagione di Mare Fuori. Ci parli del tuo personaggio?

Edoardo quest’anno ha delle sfumature completamente diverse rispetto alla stagione precedente. Vediamo un personaggio che fa fatica ad imporsi sul gruppo e che con forza cerca di assumere il comando. Non l’abbiamo mai visto in crisi o particolarmente arrabbiato, ma quest’anno verrà fuori il peggio di sé.

La tua carriera si divide tra recitazione e musica. Come è stato lavorare alla sigla di una serie in cui hai recitato?

Non mi era mai capitato di lavorare per così tanto tempo allo stesso personaggio, per me è stata un’occasione per approfondirne sempre di più la psicologia. Con questo ruolo sono andato così a fondo che durante la pausa estiva mi è frullato nella testa il ritornello, come se Edoardo volesse cantarlo a sé stesso per farsi forza e ricordarsi che, infondo, fuori dal carcere c’è il mare.

Musica e cinema. Difficile domanda, lo so, ma cosa occupa il primo posto per te?

Come dicevo, per me lo scopo dell’arte è trasmettere un messaggio, che sia emotivo o più intellettuale. Il cinema e la musica sono solamente due forme diverse, due ponti che fanno da tramite tra l’arte e il pubblico. Il cinema mi permette di approfondire cose e realtà che altrimenti non conoscerei. Ad esempio, tutto il mondo che c’è dietro le carceri, la povertà, la mafia.

So che stai lavorando al tuo EP. Come definiresti la tua musica?

La musica, d’altro canto, mi permette di esprimere direttamente quello che mi passa per la testa e di trasformarlo in rime.
La ritengo molto legata alle fasi della vita e per questo cambio spesso genere. Non ti nego che influisce anche il progetto cinematografico che sviluppo in quel momento. Per questo motivo il mio primo EP sarà completamente in Napoletano ed è indissolubilmente legato al personaggio di Edoardo in Mare Fuori. Sto però preparando tante altre cose in italiano…

Nel mondo ci sono tanti attori che fanno anche i musicisti, uno tra tutti è sicuramente Johnny Depp. In Italia questa cosa è ancora un tabù. Con quale attore ti piacerebbe fare un featuring?

Se guardo all’estero scelgo Zendaya senza esitazioni. In Italia non ci sono ancora molti attori/musicisti, mi rendo conto che sia difficile… Inevitabilmente una delle due arti prende il sopravvento sull’altra. Ultimamente, ho fatto una collaborazione con un mio amico attore che è anche un cantante bravissimo. Si chiama Gaetano Marsico e la sua band Falling Giant.

In che modo nasce il tuo ultimo brano “amare chi fa male”?

Nasce sull’onda di riflessione partita da Sangue Nero. Entrambi i brani parlano dell’esigenza di cambiare il nostro modo di gestire la rabbia. Purtroppo, siamo ancora molto lontani dal comprendere come si può vivere in pace e senza violenza. Non parlo solo della guerra ma di piccole cose fino ad arrivare alla violenza di genere.
Amare chi fa male racconta questo.

Quale ruolo ti piacerebbe interpretare?

Mi piacerebbe molto fare un film ambientato negli anni ‘60 o ‘70. Sono molto affascinato da quell’epoca. Mi piacerebbe interpretare un hippie. Tra i tanti sogni c’è anche quello di interpretare un pilota, un pugile o qualsiasi personaggio lontano da me. Entrare in una nuova storia è sempre emozionante.

Da musicista invece, A quale personaggio ti spiri a livello di carriera?

Guardo spesso figure come Jared Leto o Najwa Nimri. Un riferimento italiano per me fondamentale è Fabrizio De André

Tre brani che stai ascoltando ultimamente?

Did i Remember? – Billie Holiday
Kingston Town – Alborosie
Marla – Salmo

Tre film che hai visto recentemente?

Ricomincio da Tre
Come prima
A classic horror story



MORE ARTICLES