ANJA SCHNEIDER

THE ICON

di Federico Ledda

ANJA SCHNEIDER

THE ICON

di Federico Ledda

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È uno dei volti simbolo della musica techno made in Germany, Anja Schneider, una vera e propria icona che set dopo set ha conquistato le più importanti piste da ballo. Da Berlino a Ibiza, l’artista, trasferitasi nel 1994 proprio nella capitale tedesca, ha condotto dal 2000 al 2017 il programma radio “Dance Under the Blue Moon”, show di punta per tutti i clubber europei che nel corso degli anni ha ospitato pilastri come Luciano e Tiefschwarz. La carriera di Anja dura da oltre vent’anni e ha visto diversi momenti topici: uno è sicuramente la residency, dal 2003 al 2005, all’iconico club berlinese Watergate e un altro “All I See” nel 2017. L’abbiamo chiamata al telefono per farci raccontare cosa la ispira, le sue preferenze musicali e quali sono i suoi locali preferiti per un dj set da ricordare.

Sei una vera e propria leggenda del clubbing. Come definiresti il tuo stile musicale?

Mi piace chiamarlo “schneiderhouse”, sempre in mezzo tra house e techno groove. Diciamo però che non sono proprio una fan dei generi, mi piace la musica in generale e amo ballare.

Sei sempre in giro per i club più importanti a livello mondiale… penso al Watergate. Cosa si prova a essere ospite in posti simili?

Se mi parli del Watergate quasi mi commuovo: per me è casa e ha un posto speciale nel mio cuore, anche perché sono stati i primi a supportarmi. Abbiamo passato molti momenti di gioia e di difficoltà, ma siamo sempre rimasti uniti. È interessante vedere che il locale non ha perso la sua attitude da ribelle e continua ad assumersi rischi.

Lasciando da parte Berlino, quali sono le città in cui preferisci suonare?

È difficilissimo scegliere perché non c’è stata una cattiva esperienza nel corso degli ultimi anni. La musica riunisce le persone ed è troppo bello da vedere!

Cosa stai ascoltando in questo periodo? Possiamo spiare la tua libreria?

Sempre cose diverse: al momento sono più dentro l’elettronica heavy dark, ma solo perché a Berlino si gela.

Un accessorio di cui non puoi fare a meno quando viaggi?

Decisamente il mio passaporto!

Qual è la canzone che non deve mancare nei tuoi set?

Diciamo che quella cambia ogni quattro mesi più o meno, perché dopo un po’ mi stufo. In questo momento è sicuramente “I Gotta Let You Go” di Dominica.

Cosa ti ispira mentre produci musica?

Ascoltare altri colleghi.

Se dovessi consiliare tre brani, quali sarebbero?

Octave One – Blackwater
Depeche Mode – See You
Underground Resistance feat. Yolanda – Living for the Night



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