NICE TO MEET YOU

GIOVAPIÙGIOVA

di Federico Ledda

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GIOVAPIÙGIOVA

di Federico Ledda

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Sound accattivante e immagine fresca: in poche parole GIOVAPIÙGIOVA. Artista dalle multi sfaccettature che vive con una doppia personalità. Due figure in contrasto che permettono al giovane cantautore di esprimere anime opposte affidandole alle proprie canzoni: giorno e notte, male e bene, uno sdoppiamento che si ritrova non solo all’interno dei suoi testi ma anche nelle produzioni che spesso attingono da mondi musicali apparentemente inconciliabili tra loro.
L’artista pubblica diverso materiale sotto il nome di Drax, ma è grazie all’album “GIOVA + GIOVA” che cattura l’attenzione di Harsh e della sua etichetta. Arriva così la firma per la Harsh Times Records e il primo singolo ufficiale “Pezzi Di Noi”. Nel brano l’artista lascia dialogare i due GIOVA: un monologo interiore che vede come protagonista lo scontro tra la paura del cambiamento e la continua ricerca di un’evoluzione, immerso in un tappeto sonoro inedito nel panorama musicale italiano. Ci abbiamo fatto quattro chiacchiere, con quale GIOVA avremmo parlato?

Chi è GIOVAPIÙGIOVA?

GIOVAPIÙGIOVA è la rappresentazione dei due poli di una sola personalità, è il conflitto tra queste due parti di me.

Come descriveresti il tuo sound?

Mio padre lavora in teatro e quando lo andavo a trovare rimanevo ore ipnotizzato dall’orchestra che accompagnava le opere. Ho iniziato a suonare alle medie con un gruppo punk, quando avevo ancora i capelli lunghi, poi mi sono avvicinato al rap. Trasferendomi a Roma ho conosciuto Grindalf, con il quale ho iniziato a sperimentare passando da suoni molto duri e periodi molto scuri per arrivare a quello che attualmente è il nostro sound.

Come hai conosciuto Harsh?

Harsh ha contattato Grindalf dopo il suo remix di “Fata Morgana” di Priestess e lui gli ha fatto sentire le mie cose. Poi ci siamo incontrati a Milano e da subito c’è stata intesa, così abbiamo deciso di iniziare questo percorso insieme.

Di che cosa parla “pezzi di noi”?

È una scena teatrale, un dialogo interno. I momenti di passaggio sono una parte della vita. Possono esserci momenti felici ma anche dolorosi, dove perdiamo una parte di noi per fare spazio a una nuova, buona o cattiva che sia. “Pezzi di noi” è una canzone di cui avevo bisogno, una terapia che mi somministro per reggere mentalmente i momenti difficili.

Descrivimi il modo che hai di fare musica

Fare la musica può essere paragonabile a fare l’amore, come una pulsione spontanea che non puoi controllare. Un po’ come una dipendenza, ho iniziato a farla tutti i giorni. Posso smettere di fare musica per qualche giorno ma non riesco comunque a non pensarci.

Come andrà avanti questo dualismo di personalità?

Ora come ora ho accettato entrambe le parti, anche se penso continuerà sempre ad uscire fuori il Giova sbagliato nel momento sbagliato. Ma ho capito che non esiste una parte senza l’altra, tanto da trasformare i pezzi di me in “Pezzi di noi”.