IL NUOVO PROGETTO DI

MICHELE CANOVA

di Federico Ledda

IL NUOVO PROGETTO DI

MICHELE CANOVA

di Federico Ledda

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Lo conosciamo attraverso brani che hanno fatto la storia della musica del nostro paese, basti pensare a canzoni tipo “Vip In Trip” di Fabri Fibra o all’intera discografia di Tiziano Ferro fino al 2017. E’ solo di recente che però anche il grande pubblico ha avuto l’opportunità di conoscere Michele Canova grazie alla sua partecipazione nelle ultime edizioni di Amici di Maria de Filippi. Con la funzione di ospite, quasi settimanalmente, Canova si connette dal suo studio – astronave di Los Angeles, dove vive e lavora da dieci anni, e insieme ai ragazzi della scuola lavora a dei brani che poi, come è successo l’anno scorso, diventeranno dischi di platino occupando per mesi i primi posti nelle classifiche. Con una carriera che supera i trent’anni, il produttore non smette di reinventarsi e ha di recente annunciato “CanovA”, il suo nuovo progetto artistico. Inaugurato dal singolo “Sorpresa” in collaborazione con Nayt ha successivamente stupito tutti annunciando Benedetto L’Inferno con Gianna Nannini e il rapper Rosa Chemical.

Dove ti trovi in questo momento?

Sono nell’art district di Downtown Los Angeles, dove ho il mio studio.

Parlando di questa nuova avventura e più nel dettaglio della collaborazione Rosa Chemical – Gianna Nannini. In che modo è nata?

Lavoro con Gianna dal 2006. Ormai conosco bene la sua effervescenza. Con Rosa ho iniziato a fine 2021 e siamo concentrati sul suo prossimo album. Mi piace molto lavorare con lui, è una persona stimolante.
Appena ho avuto occasione ho fatto ascoltare alla Nannini “Polka” (brano più famoso del rapper piemontese, ndr.) ed è impazzita. Chemical e la mamma sono invece fan di Gianna da tutta la vita quindi non c’è nemmeno stato bisogno di convincerlo.

Qual è la prossima mossa?

Ho avuto una carriera molto lunga e sarebbe facile immaginarsi dei brani con artisti con il quale sono solito lavorare. Invece il punto è proprio quello di mischiare le carte, creare stupore coinvolgendo artisti diversi e farli collaborare tra loro. Creare magia dove potrebbe nascere invece un disastro.

Tra tutti gli artisti con cui hai lavorato, in che modo è stato scelto Nayt?

Non pensavo di lavorarci per il mio disco, ma per il suo. Lui venne in studio e mi fece sentire tutti i brani che poi avrebbero composto “Doom”, il suo ultimo lavoro. L’ultima traccia era appunto “Sorpresa”, in versione ridotta, senza una vera e propria strofa. Ne rimasi talmente affascinato che gli chiesi se potessimo rivisitarla e ampliarla rendendola una vera e propria traccia. Devo dire che si è proprio lasciato andare. E’ stato davvero coraggioso. In un pomeriggio è nata questa versione speciale. Così mi sono fatto coraggio e gli ho proposto se avessi potuto usarla per il mio progetto, preservando nel suo la versione originale. William è rimasto molto contento dell’idea e devo dire che c’è stato molto supporto anche dalla sua fanbase e questo mi ha fatto molto piacere.

Un altro grande supporto dai più giovani lo ricevi facendo da mentore ai ragazzi della scuola di Amici dove ti connetti come special guest, in diretta dagli stati uniti, e lavori con i ragazzi. In che modo credi che il Talent Show influisca sul mercato?

Credo che Maria sia la miglior talent scout che abbiamo oggi nell’ambiente musicale italiano. Ha un’incredibile dote nel capire quasi immediatamente, chi ha davanti a se e questa cosa è incredibile. Spesso mi ha gasato più lavorare con lei, piuttosto che essere presente in certi progetti discografici in cui non c’è la stessa energia.

Chi credi sia il più talentuoso di questa edizione?

A differenza dell’anno scorso, credo che quest’anno non si siano ancora svelate le carte. Non è ancora totalmente chiaro chi avrà un reale futuro fuori. Mi piace molto Luigi, con il quale ho già lavorato. Alex è molto potente ma ha credo che abbia bisogno di un pezzo ancora più forte per emergere del tutto. Sicuramente anche Sissi ha delle ottime possibilità. Vedremo cosa succederà strada facendo.

Chi è il sogno nel cassetto per te? Con chi ti piacerebbe lavorare?

Sono fan dei The Cure sin da piccolo, sicuramente quindi Robert Smith. Però forse i sogni è meglio lasciarli tali.