NICE TO MEET YOU
RON GALLO
di The Eyes
NICE TO MEET YOU
RON GALLO
di The Eyes
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Siamo più che sicuri che Ron Gallo farà molta strada. Talento incredibile che suona la chitarra come un dio del rock di fine anni ’70, è impossibile non scommettere sulla carriera del musicista. Il poliedrico artista, che ha da poco pubblicato il suo ultimo album “Foreground Music” ha anche rilasciato il suo esordio letterario “Social Mentor”, 106 pagine di introspezione iniziata con l’ultimo lavoro in studio, un progetto ambizioso ed estremamente maturo. Segnatevi il suo nome, sicuramente tra i nostri preferiti in questo momento.
Raccontami il tuo ultimo album
È un sunto di tutte le ansie, crisi esistenziali, domande trascendentali e divertimento che ho vissuto negli ultimi anni. Con questo lavoro sono riuscito a usare la musica come mezzo per confrontarmi con i miei problemi e capirli meglio.
Ascoltando l’album si evince musica country, chitarre elettriche e tutte quelle cose da bad boy che contraddistinguono una rockstar in the making. Qual è stata l’ispirazione?
Durante la lavorazione di questo album ho cercato il più possibile di distaccarmi dalla musica e di ascoltarla il meno possibile. Ho provato a riflettere nella musica tutte le mie frustrazioni, cosa mi faceva arrabbiare e tutto ciò che sentiva il mio corpo in quel periodo.
Ascoltando l’album si evince musica country, chitarre elettriche e tutte quelle cose da bad boy che contraddistinguono una rockstar in the making. Qual è stata l’ispirazione?
Durante la lavorazione di questo album ho cercato il più possibile di distaccarmi dalla musica e di ascoltarla il meno possibile. Ho provato a riflettere nella musica tutte le mie frustrazioni, cosa mi faceva arrabbiare e tutto ciò che sentiva il mio corpo in quel periodo.
In un brano chiamato “Big Truck Energy” dici che i proud men distruggeranno questo mondo. Di chi stai parlando?
C’è questa sorta di “vecchia scuola” che cerca di preservare la mascolinità tossica e il mondo di una ventina di anni fa solamente per i propri interessi. Oltre a tutto questo odio, questa wave viene manifestata attraverso razzismo, sessismo, misoginia e anti ambientalismo. Purtroppo sono ovunque e spesso e volentieri riescono a diventare uomini di potere, scatenando guerre e molto altro. Tutto questo per quale motivo?
Come sei arrivato al concetto di FOREGROUND MUSIC?
Mi piace pensare che sia un po’ il mio personalissimo genere, un’antitesi di musica di background, che si rispecchia benissimo in questo disco: è urgente e non puoi non ascoltarlo.
Come descriveresti il tuo sound?
Rumoroso, colorato, caotico e camaleontico.
Qual è stato il più grande traguardo che hai raggiunto con la tua musica fino ad oggi?
Il fatto che questa passione sia diventata un lavoro, che mi abbia portato in tutto il mondo, che riesca a viverci e che mi abbia portato fino all’Italia dove ho conosciuto la mia partner Chiara è davvero assurdo. Certo, qualche Grammy per questo album sarebbe divertente, ma non mi lamento.
Cosa stai ascoltando in questo periodo?
Un sacco di Bossa Nova e John Roseboro, con cui siamo in tour negli Stati Uniti.