NICE TO MEET YOU

SARA LANDRY

di Federico Ledda

NICE TO MEET YOU

SARA LANDRY

di Federico Ledda

Nullam consectetur mauris in nisl porta mattis. Proin id malesuada metus, eu venenatis nunc. Sed a lectus sem. Vestibulum eu lacinia erat. Quisque ac porta ligula, et consectetur libero. Nullam auctor, arcu eu tincidunt tincidunt, metus nulla faucibus ligula, eget condimentum mauris nibh eget ante. Praesent tincidunt velit velit, vitae tincidunt enim congue id. Duis varius mollis ipsum, eget mattis elit consequat id. Vivamus congue faucibus condimentum. Maecenas arcu mauris, sollicitudin ut tortor nec, ultricies lacinia erat. Phasellus finibus lectus ut lectus euismod pellentesque. Morbi lorem nibh, pulvinar viverra diam sed, rhoncus accumsan urna. Aenean vestibulum lectus placerat nisi fermentum euismod.

E’ una delle nuove promesse della musica Techno mondiale. Residente a Austin, Texsas, ha iniziato a fare parlare di sé nella scena underground Americana creandosi un nome grazie alle sue produzioni. Successivamente è stata notata dalla prestigiosa etichetta Kraftek, dove ha da poco rilasciato il suo nuovo EP “Sacrifice”. Sara è tra gli artisti più attesi dello Yuma Tent, il prestigioso palco techno che ogni anno ospita al Coachella i migliori deejay della scena, come Peggy Gou e Martinez Brothers. Oltre a tutto questo, Sara è nota nella scena Americana per i suoi epici rave al Klubhaus di Austin. Party inclusivi “come as you are” dove la deejay suona per oltre quattro ore di fila.

Come descriveresti il tuo stile musicale?

Heavy techno, un po’ dark. Mi piace produrre tracce che siano cupe, epiche e che abbiano suoni inaspettati nel mezzo. Adoro sorprendere l’ascoltatore con qualcosa che non si aspetta. Lavoro con ogni tipo di Techno ma alla fine della giornata il mio obiettivo è quello di essere istantaneamente riconoscibile da chiunque ascolti una mia traccia.

Quando hai iniziato a produrre musica?

Nella primavera del 2015, in concomitanza con il mio ultimo anno al college!

Avresti mai pensato che una producer autodidatta sarebbe finita a suonare al Coachella?

Sì, è sempre stato un sogno e un obiettivo per me. A essere onesta però, non mi aspettavo sicuramente fosse quest’anno. Mi sento grata e fortunata ad avere avuto questa possibilità e, anche se dovrò aspettare un po’ più del previsto, non vedo l’ora di condividere la mia musica con così tante persone.

Qual è il segreto per essere pronta a una data del genere?

Non faccio molte prove prima di una data perché è tutto live. Quando suono mi piace basarmi sulla gente e sul mood che si crea. Quello che faccio però, è sicuramente allenarmi moltissimo e suonare il più possibile. Il trucco dei miei set è la musica nuova e ancora unrelesed. E’ proprio così che la gente impazzisce e si ricorderà della serata anche dopo tanto tempo.

Cosa farai dopo il Coachella?

Il mio obiettivo è quello di suonare sempre di più a livello internazionale e rilasciare molta più musica, sperando che il giusto booker mi trovi e mi aiuti nel mio intento.