SPLENDORE: A SHINING STAR

By Federico Ledda

Pictures and video by Dino.Zoor @Cattura Production

Styling by Valentina Rixo

Make up by Alessandro Pepe

Assistants: Giulia Dipa, Elisabetta Bassani

SPLENDORE:

A SHINING STAR

By Federico Ledda

Pictures and video by Dino.Zoor @Cattura Production

Styling by Valentina Rixo

Make up by Alessandro Pepe

Assistants: Giulia Dipa, Elisabetta Bassani



” In questo momento mi piacciono molto gli estremi e metterli tutti insieme nella stessa chiave, che adesso chiamerei weird pop. “

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Immaginate i Culture Club fare un figlio e dargli la luce su un dancefloor techno, a Berlino, verso la metà anni ’90. Viaggione spericolato, lo so, ma è proprio questo che mi trasmette Splendore, immenso talento dell’elettronica made in Italy…o forse meglio, made in Ivrea. 
Dopo una vita passata, con grande successo tra l’altro, nel mondo dell’indie Italiana con la band L’Orso, Splendore ritrova sui suoi passi un vecchio amico di scuola, tale Cosmo, che l’ha ispirato a cambiare le carte in tavola. Sciolta quindi la band L’Orso, anzi, diciamo mandata in letargo, Splendore, che all’ora si chiamava ancora Mattia, ha intrapreso un viaggio spirituale attraverso i suoi sensi che l’ha portato a essere ciò che è oggi. Un’artista senza vincoli, filtri o schemi, è un talento naturale, che rompe le barriere dei generi e li stravolge a modo suo. Fondatore insieme a Cosmo, Enea Pascal e Fabio Fabio di IVREATRONIC, etichetta/collettivo che rappresenta dei piccoli geni italiani dell’elettronica, Splendore ha da poco rilasciato il suo primo singolo ROSA SPLENDORE, che è un po’ l’inno della sua filosofia. Noi l’abbiamo incontrato poco dopo la data al Mediolanum Forum, dove insieme agli altri ragazzi, si è occupato di riscaldare i motori prima dell’atteso live del suo collega Cosmo. Ecco cosa ci siamo detti tra una foto e l’altra…

Chi è Splendore?

E’ un progetto che è nato in questi ultimi due anni. C’è stato molto pensiero prima e soprattutto, un’evoluzione che mi ha portato a essere ciò che sono ora. Sia musicalmente che a livello visivo. Volevo che entrambi i lati fossero forti e riconoscibili per tanto, ho dovuto scavare dentro di me. L’idea di realizzarlo è stata dettata dal fatto di non voler più avere maschere, ma di essere me stesso al 100%.

Fino a due anni fa che cosa hai fatto invece?

Avevo un progetto indie che si chiamava ‘’L’orso’’. Abbiamo fatto tre dischi, girato l’Italia e l’Europa… Durante la lavorazione dell’ultimo disco, prodotto interamente da me e Cosmo, ho capito di voler fare tutt’altro. Mi piace scrivere, mi è sempre piaciuto. Mi piace parlare di cultura, di arte, di sessualità. Dopo aver infatti scritto tanto sulla sessualità degli altri, questo mi ha permesso di riscoprire la mia.

Come descriveresti il tuo sound?

E’ un insieme di molte influenze. L’idea è quella di cantare un pop sbagliato. Sapendo come si scrive una canzone pop, la cosa bella è che adesso invece posso divertirmi a distruggerle, che è quello che trovo divertente nel produrre. Dentro quindi ci trovi elettronica, il rap, c’è Lorenzo Senni e la PC Music. In questo momento mi piacciono molto gli estremi e metterli tutti insieme nella stessa chiave, che adesso chiamerei weird pop.

Ti trovi meglio a cantare o a produrre?

Produrre tutta la vita, bellissimo.

Raccontami di Rosa Splendore, come è nata e di cosa parla?

Nasce come remix di Alala di Populous. Gli avevo mandato un progetto che conteneva, un ritornello scritto e Andrea (Populous, ndr.) è stato poco democristiano diciamo, e mi ha detto: ‘’ma che cazzo fai, facci un pezzo tuo! Facciamo come in America che prendono il beat, lo stravolgono e ci fanno robe nuove, non pensiamo sempre in maniera chiusa!’’. Quindi ci ho scritto una strofa…In realtà il pezzo era finito un anno fa e in un anno è stato cambiato ampiamente e più volte. A livello significativo invece la canzone parla di libertà e di poter fare il cazzo che vuoi con il tuo corpo

Come è stato cantare al Forum? Come hai conosciuto Cosmo e come vi siete trovati?

Io e Cosmo siamo entrambi di Ivrea e insieme ad altri due amici (Enea Pascal e Fabio Fabio, ndr.) abbiamo fondato questa etichetta chiamata Ivreatronic. Marco (Cosmo, ndr.) lo conosco da quando siamo piccoli, tipo fine liceo diciamo. Non ci siamo però conosciuti davvero fino al 2015, anno in cui abbiamo fatto il disco della mia band precedente e da quel momento, ho capito un nuovo modo di vedere le cose. Non lo conoscevo, nel mio ambiente di allora, c’era un mood diverso di concepire e realizzare musica. Quando ho conosciuto Cosmo, la cosa è stata capire che si potesse andare contro ogni regola. E’ un po’ come se fossi entrato nel Matrix, presente? Puoi restare nel tuo mondo tranquillo o entrare nel Matrix e capire tutto il resto, ecco. Suonare al Forum invece è stato indescrivibile. E’ stata una data talmente matta e che capita talmente di rado, che per noi di Ivreatronic è stata una vera fortuna.

Che musica ti ispira?

Troppa! Mi piace tantissimo l’Orange Milk Records, Sophie… Mi piace molto la musica elettronica, adesso mi gasa tanto roba russa tipo l’Hyperboloid. Tanta roba figa anche da Taipei come la Under U Records… Mi piace andare a vedere cosa accade in posti di cui prima ignoravo l’esistenza…O per lo meno la sua musica. Grazie a questa apertura ho scoperto dei mondi clamorosi, mi piace poi riprenderli tutti e capire che cosa accade. Vado matto però anche per l’ambient, infatti come già citato, il mio artista preferito è Lorenzo Senni. Tante cose diverse.

Concludo chiedendoti cosa sarà Splendore tra un anno

Bella domanda! Quando ho scattato la cover di ROSA SPLENDORE ho chiesto alla fotografa di fotografarmi come mi vedeva lei da lì a sei mesi, quindi sono abituato a pensare in avanti… E’ in cantiere un’uscita editoriale al posto di una discografica…Che unisce in realtà le due cose. Continuerò quindi il progetto e sicuramente, per tutto quest’anno, verterà sulla scoperta del corpo e della sessualità in ogni sua forma estetica.