SZIGET CHRONICLES –
THE LAST DAY
di Federico Ledda
pictures by Rockstar Photographers
SZIGET CHRONICLES –
THE LAST DAY
di Federico Ledda
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Siamo purtroppo/finalmente (stanchezza infinita) alle battute finali di questo festival assurdo e pazzesco. Un festival che ha dato tanto a ogni singola persona presente: le ha unite in matrimonio, le ha divise con giochi di magia e le ha unite nuovamente con l’elemento più importante: la buona musica. Dalla line up impeccabile, ha davvero saputo unire ogni tipo di persona: dal rock, all’hip hop, persino passando per la musica italiana. Per tutti i gusti e per tutti i colori, così come le persone che hanno affollato l’isola.
Con una media di 80mila presenze ogni giorno, arrivati veramente da tutto il mondo, gli Szitizens sono stati il vero spettacolo di questa la manifestazione. Uomini vestiti da sposa, donne vestite da uomo, uomini vestiti da lottatori di Sumo: allo Sziget puoi essere quello che vuoi. Nessuno ti giudicherà, nessuno ti prenderà in giro, è questo il bello. In questo ultimo giorno, nonostante le mille attività e gli spettacoli in giro per le strade dell’isola, siamo anche riusciti ad ascoltare gli act di questa ultima giornata, che hanno visto artisti tipo BØRNS e Arctic Monkeys dividersi il palco. Ovviamente non solo, gli spettacoli citati qualche riga sopra, hanno coinvolto artisti di strada, performer, maghi etc. in vere e proprie rappresentazioni artistiche che hanno riempito in qualche modo, il vuoto cosmico che ognuno di noi ha.
Lasciamo Budapest con un po’ di malinconia che manifestazioni simili nel nostro paese non ci sono e l’Italiano per vivere delle emozioni così importanti legate alla musica, deve per forza migrare. Lasciamo Budapest e lo Sziget Festival con un po’ di gioia per tutto quello che ci ha fatto vivere, che ci ha insegnato e che ci ha donato. Lasciamo lo Sziget Festival con la carica di voler rivedere tutti questi concerti epici da capo e sgolarci talmente tanto da non avere abbastanza voce da dire al tassista l’indirizzo di casa. Until next time, Au Revoir Sziget!