Q&A: WORST & ENEMY
di Federico Ledda
Q&A: WORST & ENEMY
di Federico Ledda
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Prodotti da Neblo, dj e produttore pugliese che, tra gli altri, ha lavorato al fianco di David Guetta, abbiamo incontrato ENEMY e WORST, due giovani rapper che dopo il successo di ‘’Carillon’’, loro primo singolo, puntano tutto sull’audacia e con rime serrate, buttate giù in freestyle, vanno alla conquista di una Roma inedita e notturna, visibile nel video del pezzo. Certi che Roma sia solo l’inizio della loro conquista, li abbiamo incontrati.
Come siete arrivati a fare i rapper?
ENEMY: Tutto parte dai tempi del liceo. Ho sempre avuto la voglia di esprimermi con la musica e l’arte, ma non ne avevo il coraggio. Quindi per un po’ di tempo mi sono limitato ad osservare ciò che mi circondava e chi si dilettava nel farlo. Una volta finiti gli studi ho deciso di non continuare con l’università, ed è proprio in quel periodo che ho conosciuto Neblo e ho iniziato a registrare le prime tracce. Al mio fianco c’è sempre stato Worst, che già da tempo aveva deciso di intraprendere questo percorso. Ho iniziato a fare con lui i primi freestyle. Durante una ‘freestyle battle’ nel nostro paese, Neblo si è accorto di me e mi ha invitato nel suo studio. Da qui è nato tutto.
WORST: Al mio ritorno da un concerto, spinto dalla mia passione per la musica e dal classico “Se può lui, perché io no?”, arrivato a casa ho iniziato a scrivere su un foglio quello che avevo in testa. Non ricordo precisamente quando ho chiuso la prima strofa, ma so di aver preso coscienza di essere un rapper dopo le prime battle di freestyle nel cortile della scuola.
Come descrivereste il vostro ultimo pezzo ”Ostaggi freestyle”?
ENEMY: Una bomba! Sono semplicemente 3 minuti di sfogo personale, puro e genuino. Il pezzo nasce come un vero e proprio freestyle. Rappresenta quella forte carica e quella grinta che caratterizza la mia (e nostra) voglia di fare bene in questo momento.
WORST:
Abbiamo scritto questo pezzo per descrivere ciò che noi proviamo sentendoci parte integrante di una scena artistica. Ne è venuto fuori qualcosa di molto spinto, diretto e di carattere. Questa è la nostra presa di posizione, stiamo marcando il territorio e il brano esprime tutta la nostra carica.
Quali sono le regole per un buon freestyle?
ENEMY: Le regole fondamentali da seguire, a parer mio, son tre: tempo, fantasia e rispetto! Principalmente le seguo per affinare la pronuncia, stimolare la mente e trovare incastri e flow unici.
WORST: “LA REGOLA” fondamentale per un buon freestyle è il tempo. Ovviamente bisogna avere fantasia con le rime e non bisogna mai uscire fuori tema, ma il tempo è ciò che conta di più.
Mi è capitato di incontrare ragazzi che non riuscivano a chiudere una rima mantenendo il tempo ed è come provare a disegnare senza avere la matita.
In un momento in cui la scena italiana è satura di rapper, cosa pensate di portare in più sulla scena?
ENEMY: La nostra musica, il nostro volto, il nostro stile! Siamo tre persone diverse ma quando siamo in studio insieme non abbiamo limiti ! Lavoriamo tutti i giorni per creare tracce uniche e differenti, componiamo musica a 360º. Posso dirvi con certezza che ascolterete qualcosa di nuovo.
WORST: Semplicemente porto me stesso, la mia musica, Worst. Posso dire che abbiamo tanto potenziale, siamo in evoluzione, e la parola che ci descrive nel migliore dei modi è “versatilità”, quindi non aspettatevi mai nulla da noi, potremmo stravolgere le aspettative. Sono ancora alla ricerca di una mia perfezione personale, del mio fattore x. Mi evolvo e miglioro in fretta, continuo a studiarmi e lascio dire all’ascoltatore cosa ho in più rispetto agli altri.
Cosa vi piace ascoltare quando lavorate alla vostra musica?
ENEMY: Personalmente quando lavoro sulla mia musica, raramente ascolto altri artisti, anche per evitare di essere condizionato. Di solito ascolto le ultime cose che abbiamo registrato e poi si passa alla strumentale. La riascolto fino a quando non mi comunica cosa scrivere, fino a che ho l’ispirazione, la melodia giusta! In generale, ascolto più musica che posso.
WORST: Ultimamente prima di iniziare a lavorare in studio siamo in fissa con Jimi Hendrix. Ma non abbiamo delle preferenze, è tutto molto casuale, YouTube aiuta. E modestia a parte, preferiamo ascoltare i nostri pezzi prima di iniziare a lavorare.