NICE TO MEET YOU
EAKOS
di The Eyes
NICE TO MEET YOU
EAKOS
di The Eyes
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Segnatevi il nome di Eakos, talentuoso artista milanese nato nel 1995, sotto il segno dei Pesci, come canta Venditti. Fin dall’adolescenza, l’artista ha coltivato la sua passione per la musica, iniziando a suonare la chitarra elettrica e esplorando diverse influenze e generi musicali. Le sue produzioni sono un intrigante mix di rap, R&B, funk e uk garage, attraversate da testi che esplorano i rapporti umani con sensibilità ed empatia e spesso filtrati da una sottile malinconia.
Dopo aver pubblicato l’EP “Giorni e Mesi” nel 2021, Eakos ha pubblicato diversi pezzi interessanti come “Rosso di Marte” e “Chiuso nel Cubo”. Ora, nel 2024, ci parla del suo ultimo progetto, l’EP “Lacrime di Sangue”, un’opera che porta l’ascoltatore in un viaggio emotivo intenso e travolgente.
Quando nasce il tuo progetto musicale e come si è evoluto nel tempo?
Il mio progetto musicale nasce nell’ormai lontano 2016, a Bologna, da una matrice prettamente rap, o almeno che voleva esserlo. Fin da subito però mi sono reso conto che, per come interpretavo i testi, avrei voluto cucire attorno alla mia voce un tappeto sono più adeguato. Trasferendomi a Milano sono venuto a contatto con la maggior parte delle persone con cui collaboro ora e che sono state fondamentali per la mia crescita musicale. Non saprei ancora dare una vera etichetta alla mia musica, ci sto ancora pensando, forse non ne ha una nello specifico.
A che artisti italiani e internazionali ti sei ispirato per la scrittura dell’EP “Lacrime di Sangue”?
In Italia ci sono tanti artisti che apprezzo e ascolto e che possono avermi influenzato, come ad esempio Venerus. All’estero potrei fare una lista lunghissima, ma preferisco soffermarmi su James Blake, Biig Piig e Smino.
Come descriveresti il tuo stile a livello artistico ed estetico anche rispetto alle scelte grafiche?
Mi ricollego alla prima risposta che ho dato, ancora non saprei dare in via definitiva una descrizione serrata del mio stile, però insieme ai miei produttori ci piace definirlo R&B elettronico. Per quanto riguarda l’estetica invece il mondo è ricollegabile a quella vintage con il supporto anche della fotografia analogica. Le grafiche arrivano da un mondo totalmente fantasy di un videogioco chiamato Demon’s Souls.
Possiamo definire la title track un manifesto dell’intero lavoro o sceglieresti un altro brano come più rappresentativo?
Penso che “Lacrime di Sangue” possa essere il manifesto dell’intero progetto, sì, non tanto per la scelta dei suoni, quanto per l’effettiva consapevolezza nella concezione del testo.
Quali sono i tuoi progetti futuri e come speri evolva la tua carriera artistica?
I progetti futuri sono sempre tantissimi, spero di poter condividere al più presto con voi nuovi e sperimentali viaggi.
C’è un brano che vorresti aver scritto tu?
Ci sono tanti brani più che altro che avrei voluto tanto scrivere insieme all’artista in questione, per fare un nome italiano potrei dirvi Ernia “Come uccidere un usignolo”, per fare un nome internazionale invece Kendrick Lamar – “Bitch don’t kill my vibe”.