PRIESTESS È

DAVVERO BRAVA?

di Federico Ledda

PRIESTESS È

DAVVERO BRAVA?

di Federico Ledda



” Oggi le barriere del nostro paese (a livello musicale) sono cadute. Ultimamente c’è più attenzione nei confronti del mercato musicale italiano. “

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Dopo aver lanciato singoli teaser come Eva e Chef, è finalmente uscito Brava, il primo album di Priestess.
Dal titolo completamente veritiero, l’album si presenta nel più interessante dei modi: barre strette e flow alternato a una linea melodica che strizza l’occhio al Jazz, Priestess è proprio brava a fare quello che fa e lo si evince già dal primo ascolto.
Il disco arriva in un momento di grande importanza per la rapper italiana, che oltre ad aver appena rilasciato l’album, è anche protagonista di un nuovo cortometraggio firmato BULGARI e che verrà presentato in anteprima mondiale durante il Tribeca Film Festival di New York.
Tutto questo accade dopo aver calcato il palco insieme a Madman e Gemitaiz, suoi supporter dal giorno uno, e soprattutto, dopo essere stata l’opening act di PUSHA T per la sua data italiana. E come se non bastasse, Priestess sta per partire con il suo primo tour da solista, che la vedrà toccare tutta l’Italia durante il mese di maggio. Insomma, se ancora non l’avevate capito la ragazza ci sa fare, anzi, è proprio brava.
Da sempre restia alle interviste, siamo riusciti a scucirgliene una ed ecco cosa ci ha detto…

Di che cosa parla il tuo primo disco?

Ho scelto di intitolare il mio album Brava perché è un aggettivo che oggi non usiamo moltissimo. Ultimamente la musica si basa soprattutto su altri aspetti, come l’immagine e il personaggio e si è un po’ perso di vista il valore dell’essere bravi davvero nel fare qualcosa, nell’avere una dote. Io mi sento brava nel fare quello che faccio ed è proprio questa la mia forza. Questo album parla di me attraverso il carattere delle donne che cito. Sono molto felice del suo risultato.

Parlami della lavorazione di Brava.. Quanto ci hai messo?

Ho iniziato a lavorare su questo progetto un anno e mezzo fa. I ragazzi dello studio, Ombra, Dubio e Kang mi hanno aiutata tantissimo, è grazie a loro se oggi sono qui. L’ultima traccia che ho scritto è stata proprio la titletrack ed è praticamente un insieme di tutte le immagini delle donne che cito.

Qual è il pezzo di Brava che più ti ha ‘’liberato’’ scrivere?

Sicuramente Andromeda è stata la traccia che più mi ha liberata. Parla proprio di questo, della libertà. Liberarsi dalle catene per me è come liberarsi dalle critiche, dai problemi che ti tengono imprigionata.

Il Rap italiano è sempre più popolare in tutta Europa e, più in generale, in tutto il mondo. Come ti spieghi questo fenomeno?

Oggi le barriere del nostro paese (a livello musicale) sono cadute. Ultimamente c’è più attenzione nei confronti del mercato musicale italiano. In generale, oggi è più facile poter lavorare con un’artista internazionale come un po’ è successo a me e la collaborazione con i Chinese Man. Spero davvero di poter andare sempre oltre, il mio sogno sta proprio in questo.

Come credi reagiranno i tuoi fan italiani e internazionali al disco?

Sono molto fiduciosa. Spero che le nuove canzoni abbiano lo stesso effetto che hanno avuto brani come Maria Antonietta o Amica Pusher. Spero davvero nella sua buona riuscita.

Credi che la tua musica venga percepita in maniera diversa all’estero? Quali sono i pro?

Sicuramente il fatto che la mia musica sia molto melodica giova molto. Il mercato musicale francese, per esempio, nella trap è molto melodico e le mie canzoni si avvicinano molto a quel mood.

Ultimamente, il mercato italiano, viene sempre più conquistato da rapper femminili, con quali delle tue colleghe ti piacerebbe di più collaborare?

Oggi le donne in questo genere sono diventate davvero tante e sono davvero felicissima di questa cosa. Non saprei chi scegliere perché sono molte. Posso dire però che l’esperienza fatta lavorando con artiste donne come Myss Keta, Elodie e Joan Thiele è stata divertente. Sono delle ragazze splendide e mi sono trovata molto bene con loro sin da subito, proprio perché per noi la musica viene sempre al primo posto, in tutto.



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