ALBUM REVIEW: FIORELLA MANNOIA,

LE SUE FOTO E IL SUO DISCO PERSONALE

di Michela Luciani

ALBUM REVIEW: FIORELLA

MANNOIA, LE SUE FOTO

E IL SUO DISCO PERSONALE

di Michela Luciani

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Martedì 26 marzo si è svolta, all’interno della On House di Milano, la presentazione del nuovo disco della chioma rossa più famosa della musica Italiana, Fiorella Mannoia. Il disco si intitola “Personale” un’anticipazione di quanto questo disco riporti ad una visione intimistica di Fiorella, ma allo stesso modo giochi con le parole richiamando l’idea di una mostra, ogni brano all’interno dell’album è presentato infatti con scatti accuratamente selezionati e scattati dalla Mannoia stessa, che ha da poco scoperto questa passione, trovando un ulteriore mezzo di comunicazione con il quale far comunicare le sue canzoni, trasformando le parole in immagini senza mai dare una visione scontata.

L’album affronta molti dei temi alla quale Fiorella ci ha abituati a riflettere attraverso la sua sensibilità di donna, lanciando messaggi di speranza e di rivalsa, invitando tutte le donne a tutelarsi e a non cedere a nessun tipo di sottomissione, qualsiasi essa sia. Carrillon, affronta però l’argomento da un punto di vista un po’ insolito, raccontando una storia dal sapore disilluso e un po’ amaro, è un attacco alla donna che è pronta a riaccogliere il suo carnefice, e poi ci sono Penelope ed Anna, donne con le loro fragilità e la loro inaspettata forza.
A chi le chiede se si sia mai pentita di essersi esposta politicamente Fiorella risponde fermamente di no, aggiungendo che non ci si può pentire della speranza, come era forse facilmente intuibile dalla traccia Resistenza.

Il cerchio si chiude con l’ultima pezzo Creature cantata in napoletano da Antonio Carluccio, questa canzone viene definita sospesa, facendo riferimento alla famosa usanza napoletana del caffè sospeso, Fiorella spiega come abbia voluto con questo gesto fare qualcosa in più che lasciare l’apertura del proprio concerto ad un giovane talentuoso, ma abbia voluto mettere a disposizione il proprio album, un gesto di estrema fiducia che i giovani si meritano, speranzosa che questa possa diventare un’usanza. Fiorella crede nei giovani, percepisce l’insoddisfazione di un futuro incerto e ricco di domande, ma sente nell’aria qualcosa che si sta muovendo, un risveglio civico che solo i giovani sono in grado di portare avanti.

Infine abbiamo avuto qualche anticipazione sulle prossime date del tuor e per ora possiamo solo dire che la scaletta sarà studiata ad hoc per poter accontentare tutti, non mancheranno quindi i grandi classici di repertorio, inoltre possiamo dire che questo live sarà pensato per far divertire i musicisti.
In futuro chissà, avremo magari modo di vedere una personale, questa volta senza giochi di parola, di Fiorella e delle sue fotografie.



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