di Valentina M.
La fotografia ha sempre giocato un ruolo importante nella storia della moda; da metà secolo in avanti, fotografi di ogni genere hanno fatto a gara nel mostrare abiti, accessori e profumi nelle maniere più alternative, in modo di cercare di catturare l’attenzione della massa attraverso curiosità, e in alcuni casi anche scandalo.
Ecco la classifica delle campagne pubblicitarie più trasgressive e interessanti.
5. ALL SEX
Oliviero Toscani crea da 25 anni le campagne pubblicitarie più discusse e criticate: dalla lotta contro l’HIV, alle adozioni tra omosessuali. Per Benetton ha dato vita ad una serie di manifesti di sensibilizzazione, dalle difficili tematiche sociali, che pur non avendo niente a che fare con la moda hanno dato nuova luce al brand. Questa, intitolata ALL SEX, ritrae molteplici peni e vagine di diverse etnie e dimensioni; Toscani sfrutta il sesso per richiamare l’attenzione sul tema dell’uguaglianza.
4. The G Spot
Tom Ford non è mai andato per il sottile, anzi, ha sempre capito che osando con le campagne più controverse – e in alcuni casi volgari – avrebbe creato un altro livello di pubblicità, difficile da comparare. Ed ecco perché Tom (a quel tempo Creative Director di Gucci) decise di rasare una G sul pube della modella nel celebre scatto di Mario Testino risalente all’ormai lontano 2003.
La G stava per Gucci, ma ovviamente anche per il Punto G che sembra ipnotizzare il modello reso inerme e passivo. La risposta del pubblico fu quella che ci aspettava: lo scatto fu dichiarato dannoso per la società.
Non m’importa di come parlino di me, basta che ne parlino. (George Micheal Cohan)
3. TOM FORD
Conosciuto come l’uomo che fece la fortuna di Gucci attraverso il suo carisma e le sue innovazioni spesso sopra le righe, Ford è ora noto come un pioniere del lusso assoluto.
Per la sua fragranza TOM FORD venne usato lo stesso metodo usato anni prima da Gucci: attirare l’attenzione maschile. La sua scelta fu quella, senza troppi giri di parole, di mettere il profumo in mezzo ai seni e alle gambe di modelle accuratamente oleate e depilate.
Lo scatto, ad opera di Terry Richardson, creò subito scalpore, nonché molta curiosità da parte degli uomini, che cercavano di intravedere qualcosa al di là del vetro.
Ancor prima di provare la fragranza il consumatore era intrigato e invogliato all’acquisto; il profumo diventò quindi un vero e proprio oggetto del desiderio.
Il suo fu, infatti, un gesto di marketing, più che un vero e proprio scatto pubblicitario.
“This is how I want people to regard my character: High, expensive, classy, sophisticated and sexy.”
2. Farming
Nel 2001 Terry Richardson realizzò la campagna pubblicitaria di Sisley per la collezione Farming.
Visto il tema, Richardson decise di ambientare gli scatti in una stalla, con tanto di fieno e vacche; i risultati furono questi ; modelle che, con sguardo ammiccante, bevevano latte direttamente dalla mammella della mucca con conseguente sbrodolio del liquido sul loro corpo. Nessuno vedrà mai, in quella innocente macchia bianca, solo del latte. Richardson gioca proprio su questo fattore, sulla mente dell’essere umano, che associa anche il più casto dei liquidi alla sfera sessuale.
Sta in questo, la bellezza della foto, oltre che nel doppio senso del contesto.
1. Vagina Bag e Biasia Evolution
Più di nicchia e meno esplicite sono, invece, le foto di Francesco Biasia. Queste campagne sono basate su un’idea di travestimento fetish che, a differenza di quelle precedenti, non mostrano il corpo, ma lo coprono. Nella prima foto (del 2002) Biasia mostra una borsa nera dalla profonda zip aperta che raffigura palesemente una vagina. La foto gioca sull’idea della cerniera, che può chiudere e aprire una sorta di costume di pelle nera. Costume che, nella seconda foto, veste la modella, protagonista indiscussa della foto, a discapito della borsa che è piccola e in secondo piano.
La frase “Il vostro desiderio di cerniere, borchie e catene, finalmente lo potete confessare” serve solo a rimarcare il messaggio di libertà e anticonformismo sessuale. L’idea di cerniera viene ripresa sulla bocca della ragazza di colore, con lo stesso principio di prima; come la tuta si può aprire, chiudere e diventare oggetto del desiderio, così anche la borsa può diventarlo.
Oltre ad aver creato scandalo, questi manifesti pubblicitari hanno dato ad pubblico bigotto un tipo di sessualità talvolta fatto passare come tabù. Altro che 50 Sfumature di Grigio.