THE BEATMAKERS – MERK & KREMONT

di Federico Ledda

merk-kremont-4Avete presente quando sentite quella canzone che non conoscete ma con il beat che vi fa impazzire? Magari alla radio, o in televisione. La sentite una, due, tre volte e allora sfiniti aprite Shazam dal vostro telefono e cercate il titolo perché voi dovete DISPERATAMENTE sapere di chi è e come si intitola? Ecco. Probabilmente non lo sapete, ma magari dietro a quel beat che vi piace tanto ci sono loro: Merk & Kremont.
E’ loro il merito del successo estivo ”Andiamo a Comandare” che grazie a quel beat dal suono crudo ha reso Fabio Rovazzi il Re dell’estate. E’ anche merito loro se all’olimpo della night life Italiana regna indiscusso Il Pagante.
I ragazzi, non sono però solo produttori ma anche un duo di affermati deejay che per i fan della musica EDM (Electronic Dance Music) sono dei veri e propri idoli, degni di riempire qualsiasi dancfloor si trovino davanti. Riusciranno a riempire anche quello dei Magazzini Generali il 4 novembre per il party di Beck’s?

Come ci si sente a essere i beatmaker più richiesti d’Italia? 
Ci si sente contenti! Sembra scontato ma essere richiesti per quello che ami fare è sicuramente una cosa che ti rende felice ma non è poi così automatica. Ci piace ed è una soddisfazione anche se noi siamo consapevoli che la nostra priorità è essere Merk & Kremont, nel senso produrre per noi stessi e per il nostro progetto, ma comunque in questo momento vogliamo provare-continuare a produrre anche per altri soprattutto perché ambiamo a qualche artista internazionale.

Siete stati tutta l’estate sulla cresta dell’onda per la produzione di “Andiamo a Comandare“. Come è nato il progetto?
Il progetto “Andiamo a Comandare” è nato abbastanza per scherzo anche se è sempre stato curato nei minimi dettagli, nel senso che anche quando ci mettiamo per gioco buttare giù delle basi totalmente fuori dal nostro mondo, applichiamo comunque lo stesso metodo ed impegno impiegato per cose più “serie”. Comunque Fabio all’inizio ci ha fatto il video di “Get Get Down”, video che è poi andato benissimo ed ha raggiunto più di 13/14 milioni di visualizzazioni così noi in cambio gli abbiamo fatto la base che poi è diventata la hit che tutti conoscete, ma in sostanza è stato tutto uno scambio di favori in virtù dell’amicizia che c’è tra di noi.

Vi abbiamo visto mesi fa sul palco di Beck’s per un set gratuito a Milano. Che cosa vi unisce al marchio? 
Quella sera è nata una festa tra amici, come se andare a vedere un dj-set insieme o andare a bere una Beck’s al bar con gli amici avesse lo stesso sapore, che poi è quello che dovrebbe essere, ovvero unire delle persone che vanno a divertirsi una sera insieme.

Com’è nata la collaborazione per “Give Me Some” insieme a Fedde Le Grand? 
La collaborazione con Fedde Le Grand è nata in realtà all’inizio della nostra carriera nel senso che sin da subito c’è stato un grande feeling e approvazione da parte di Fedde nei nostri confronti, forse perché gli piaceva la nostra selezione musicale, il modo di produrre e la costruzione dei set durante gli show, infatti è stato uno dei primi a supportare e suonare una delle nostre prime canzoni, “Tundra”, all’Ultra di Miami. Qualche anno dopo ci siamo detti “perché non inviargli un idea e chiedergli di terminarla insieme?” ci abbiamo provato e alla fine è andata bene.

Un aggettivo in comune che avete con Beck’s? 
Abbiamo iniziato quest’avventura con Beck’s quando lo slogan era “Cheers to Indipendence” e quindi forse è l’essere “indipendenti”, che in un mondo sempre più globale e standardizzato non è facile. Bisogna essere presenti e attivi globalmente ma restando comunque “indipendenti”, e questo è quello che cerchiamo di fare anche con la nostra musica.

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ARTIST TO KNOW: YOMBE

di Federico Ledda

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Dal sound accattivante, energico e internazionale, è facile innamorarsi del degli YOMBE. E’ anche facile capire perché Beck’s li ha voluti insieme ai Merk & Kremont come headliner della prima tappa del Beck’s on tour che sarà il 4 novembre ai Magazzini Generali di Milano.
Il duo, che si è formato nel 2015, grazie al loro EP di lancio può già vantare un iconico sound che li contraddistingue da molti, forse da tutti. Non c’è da stupirsi infatti che Carosello Records li abbia subito firmati come loro artisti. Il talento è dalla loro parte, ma vedendo il video del loro primo singolo SDIMS, lo è anche lo stile. Connubio perfetto per essere intervistati da The Eyes Fashion!

Chi sono gli Yombe? Come si formano? 
Cyen ed Alfredo si sono incontrati nei Fitness Forever, la band con cui hanno iniziato a collaborare musicalmente nel 2013. Dopo un anno di tour e collaborazioni con Erlend Oye (Kings Of Convenience) si trasferiscono a Milano dove vivono per un anno e danno luce a Yombe. Proprio a Milano una mostra sull’arte africana ci ha suggerito il nome. Una statua d’ebano, raffigurazione della maternità nell’iconografia religiosa, reca la didascalia “Yombe figure”. L’esotismo non è solo un richiamo estetico alla cultura africana ma è il leitmotiv dell’intero progetto.

Come descrivereste il vostro sound?
Una giraffa con le Nike.

Avete pubblicato un EP…What’s next? 
Scriviamo tanto materiale nuovo e contestualmente ne cestiniamo l’80%. Con molte probabilità del restante 20% faremo un altro EP.
Ci piace procedere a piccoli passi e al momento l’“extended play” è un formato più congeniale al nostro essere sintetici. Poi stiamo girando tanto. Finora abbiamo fatto circa 40 concerti in tutta la penisola e stiamo pianificando mini-tour all’estero.

Come siete entrati in contatto con Beck’s? 
E’ successo grazie a Carosello Records, la nostra etichetta. Hanno sottoposto a Beck’s il nostro progetto musicale ed è stato accolto con grande entusiasmo. Siamo felici di aver preso parte a questa serie di eventi che mettono in connessione musicisti, fotografi e videomakers creando sinergia.

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