di Federico Ledda
foto di Alessandro Levati @ Showbit, Irene Guastella (Aigner Only)
E’ giunta al termine anche la terza giornata di Milano Fashion Week (per tutti gli appassionati, l’hashtag ufficiale è #MFW), e ha presentato collezioni strepitose, a regnare però sono sicuramente stati: Versace, Emporio Armani, Giamba e Aigner!
Tra eleganza disarmante come quella di Emporio Armani e Aigner, passando per l’ironia classy di Giamba, arrivando fino al glamour iconico di casa Versace, ecco il meglio del terzio giorno di #MFW!
Il secondo giorno di #MilanoFashionWeek è finito a suon di eleganza in tonalità rock n roll. Lo sanno bene Max Mara e CoSTUME NATIONAL, che durante la settimana della moda meneghina, hanno entrambi presentato una donna glamour, spavalda e rock.
E’ chiaro quindi, da questi due giorni di fashion week a Milano, che il carattere che contraddistinguerà la donna della primavera/estate prossima, sarà sicuramente uno: essere fuori dagli schemi.
di Federico Ledda
foto di Alessandro Levati @ Showbit
Siamo giunti alla settimana della moda di Milano, quella di casa, quella che ogni stagione cerchiamo di raccontarvi attraverso i nostri occhi, sperando, magari, di dare una visuale differente e innovativa rispetto agli altri reportage che sicuramente avrete visto prima di questo.
Il primo giorno della settimana della moda Meneghina, ha portato novità interessanti sulla scena della primavera estate 2016. Tre su tutti Simonetta Ravizza, Fausto Puglisi e Philipp Plein, che in particolare, con uno show futuristico e divertente, con tanto di robot vestiaristi, ha perfettamente interpretato una nuova versione (estiva) della sua anima rock #pleinpunk!
Fausto Puglisi ha invece regnato per il suo stile che tanto omaggia il buon Gianni Versace dei migliori anni 90, portando in passerella la sua visione dell’estate in California, più precisamente a Santa Barbara (come ripeteva la canzone degli U2). Viva il colore!
Simonetta Ravizza, regina di eleganza, ha invece presentato una donna posata e di classe, che anche con la bella stagione non rinuncia alle maniche lunghe, né alle pellicce (se pur rivisitate), perché si sa: l’eleganza non ha stagione.
“Ci sono così tante cose favolose che stanno accadendo a Milano che per me è stato un vero piacere raccoglierle per la Camera Nazionale della Moda, in uno stile semplice, divertente e piacevole, nel puro spirito LaDoubleJ.” Questo è il commento della giornalista di moda e design J.J. Martin, che collabora con testate quali Wallpaper* e Wall Street Journal Magazine e che a Milano ha fondato il magazine online LaDoubleJ.com.
LaDoubleJ.com ha ideato, progettato e creato tutti i contenuti della Milan Fashion Week Survival Guide. “Tutti quelli che partecipano alla settimana della moda conoscono Prada e Gucci e hanno mangiato sia da Bice che Da Giacomo almeno 65 volte. L’idea che sta alla base della Milan Fashion Week Survival Guide è quella di offrire una nuova fonte di informazioni, che sia davvero utile ai giornalisti, blogger, fotografi e buyers che si trovano in città. Perciò, oltre a ricordare tutti i piccoli brand nati e cresciuti qui (e le boutique dove comprarli), abbiamo cercato di svelare i ristoranti che nessuno conosce, mettere in risalto i nuovi negozi e luoghi culturali apparsi negli ultimi sei mesi.
Sapranno anche dove andare se gli si rompe un’unghia, se hanno bisogno di un istruttore di yoga, di un nuovo asciugacapelli o di un parrucchiere a disposizione. Insomma, lo stretto indispensabile per sopravvivere alla settimana della moda a Milano.
Nel frattempo, se qualcun’altro mi dice ancora una volta che Milano è noiosa mi strappo i capelli. Credetemi: Milano è viva! Quando leggerete la guida, credo che sarete d’accordo con me.”
Linee semplici e colori essenziali: per l’ultimo giorno della settimana della moda, scende in passerella Alberto Zambelli, giovane stilista patrocinato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.
Un autunno inverno semplice, e posato, ispirato alla Marchesa Casati in viaggio sull’Orient Express. Un volto bianco calce con uno sguardo intriso di mistero e dall’aspetto androgino… La donna che Zambelli immagina è una donna colta e desiderosa di apprendere dal connubio di culture.
Cappotti in nuovo loden, giacche allungate e destrutturate, maglie a matita, camicie oversize in micro collo, e pantaloni maschili, sostengono una collezione che è l’esatto connubio tra semplicità destrutturata e una femminilità nomade e sofisticata, per una donna forte, ma leggera.
Spazio ai giovani e alle loro prime collezioni nell’ultimo giorno della settimana della moda meneghina. In patrocinio con la Camera Nazionale della Moda, il brand San Andrès presenta una collezione in chiave pop art, rispecchiando l’ironia della cultura moderna in una personalissima visione dell’eleganza, unita anche alla sua voglia di protagonismo, e quasi irriverenza, esprimendo un pensiero dietro na maschera di se stessi, sempre al meglio in ogni momento, dove tutto è permesso ma dove tutto passa in un istante.
Mood Stile 54 di New York, la passerella diventa un dancefloor sulla quale scatenarsi con pellicce patchwork in naunces suadenti di fucsia, bluette, giallo, rosa ed ori energici per un risultato di una ferma proposta di femminilità.
Collezione dai tratti femministi per Ter Et Bantine, che ha trovato ispirazione da Sara Thakral (1914 – 2009), donna indiana dallo spirito contemporaneo, tra le prime ad aver guidato un aereo agli inizi del XXesimo secolo.
Una donna determinata, amante dei viaggi avventurosi che ha creduto nei suoi sogni. Artista, madre, moglie ed un’imprenditrice, parole chiave che descrivono lo spirito moderno delle professioniste del nostro presente, alle quali Kostas Murkudis, direttrice creativa del brand, dedica la sua prima collezione.
Ispirata alle uniformi e agli abiti militari, Kostas, dà vita a una collezione di pratici abiti, ma allo stesso tempo estrememanete chic, capace di catturare la personalità multi-tasking rappresentato dalla donna di TER ET BANTINE.
Per il prossimo autunno inverno, John Richmond decide di sfoggiare un’inedita eleganza rock-classica riuscendo a rappresentare perfettamente il giusto compromesso tra l’impronta rock del brand e una ritrovata classe, rivisitata in chiave sofisticata.
Tagli e abrasioni di cashmere, seta e pelle, con texture leopardate, disegni zebrati, dragoni e fiori, stampe geometriche in nero, turchese, burgundy e rosso sangue, impreziositi da dettagli in paillettes, frange e bordi in pelliccia, per una collezione che è quasi un’avventura sensoriale.
Be sexy, and be real.
Collezione estremamente di classe e sensuale, ispirata alla seduzione delle dive del cinema degli anni 60 come Marilyn, Sophia e Silvana. Grande omaggio anche alla diva italiana per eccellenza: Virna Lisi, massimo simbolo di eleganza e seduzione secondo il brand.
Le tre X che rappresentano l’amore diventano tracciati della maglieria in fili flottanti tagliati al vivo per un effetto pelliccia. Il concetto dell’imbottitura ispira il recupero dell’orbace: storico tessuto inno del made in Italy e caratteristico per la collezione.
E’ questo il motto che caratterizza l’autunno inverno 2015 – 2016 firmato Cristiano Burani.
La ricerca di una nuova femminilità declinata in toni sportivi, come filosofia di un vestire cool, understated ma eclettico nei particolari, grazie a un’attitudine casual e metropolitana.
Una donna contemporanea, classica dal vestiario semplice ma ricercato grazie a tessuti dalla texture 3D, ampie gonne a ruota, e plissè a blocchi di colore, total look in maglia a coste con righe irregolari, e pelle plissettata, intersiata e laminata.
A completare il look calzature dal taglio classico e moderno come ankle boots con suola carrarmato in gomma e creeper shoes con frange in pelle.
Una cosa è certa: il normale non è mai stato così interessante.