THE PILLS: NON CHIAMATECI YOUTUBERS

di Sara Bianchi

 The Pills

“Un cinepanettone con la barba, Enzo Salvi con le Clarks, Massimo Boldi coi Cheap Monday”: stiamo parlando dei “The Pills” e questa é la descrizione che danno di loro nel profilo Facebook. Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini: tre ragazzi “romani Doc” che nel 2011 hanno dato vita a quella che oggi è una delle serie di YouTube più conosciute ed amate. Mini “pillole” girate a casa con l’aiuto di parenti ed amici che hanno colpito il pubblico del web al punto da farli sbarcare nel 2014 in Tv mentre in questi giorni è in produzione il loro primo film.

Riusciamo a contattare Luca senza problemi ma non riusciamo ad incontrare i ragazzi perché risulta impossibile riunirli tutti in questo periodo in cui sono nel pieno della produzione. Non ci rimane quindi che optare per un’intervista via web in puro stile “attori di YouTube” e “giornalisti online”. Si consiglia a chiunque non li conoscesse un “chiusone”, come si dice a Roma, o una “Full Immersion”, per essere più internazionali, dei loro video prima di continuare con l’intervista.

Perché il nome “The Pills”? Pillole di saggezza o pillole di ecstasy?

Beh…una pillola per ogni evenienza! Crediamo che nella vita ci sia bisogno di saggezza ma anche di ecstasy, dipende tutto dalle circostanze.

Dal 2011 su YouTube, creatori di una delle serie più amate sul web…ora che avete raggiunto il successo e la popolarità le persone vi trattano in modo diverso?

Raggiungere la popolarità ci ha aiutato molto in termini di quella che possiamo definire “integrazione istantanea”. La gente non ci “riconosce” ma praticamente ci conosce già. Spesso veniamo trattati come amici di vecchia data e questo a livello sociologico è un lusso!

Invece per quanto riguarda le donne? Anche in quel campo sono cambiate le cose? Chi “rimorchia” di più?

LUIGI! Lui lo possiamo definire come “il Tom Cruise dei The Pills”

the pills

Sempre parlando di donne, siete “sfigati” nella vita come nei corti? Che fine ha fatto Sara? È tornata dall’erasmus? Simona invece uscirà mai dalla sua dipendenza?

Allora…ognuno di noi ha un suo modo di approcciarsi al sesso femminile, forse più consono per definirci è “FACIOLETTI” ( traduzione italiana: uomini con un leggero ritardo nell’approccio con l’altro sesso) Per quanto riguarda Sara e Simona ciò che accadrà loro è a libera interpretazione, ognuno può fornire la sua versione dei fatti. Per quanto riguarda il destino dei personaggi invece una cosa è certa: diventeranno vecchi e tristi come tutti, come tutti!

Voi spesso parlate di Roma e delle tipologie dei romani…che tipo di romano vi definireste?

Luca: Sai che non lo so? Oramai la “questione tribale” non è più rigida come una volta e non si limita solamente all’outfit, credo si tratti prevalentemente di una questione d’attitudine. Appartenere ad una cerchia vuol dire condividerne degli ideali e, almeno per ora, il cinismo ci impedisce fisiologicamente di averne.

È vero che vi offendete quando vi chiamano “Youtubers”? Perché?

Youtuber significa amministrare anche una certa componente social mentre noi raramente chiediamo a chi guarda di iscriversi al canale…siamo un po’ trascurati da quel punto di vista. Per noi YouTube è il veicolo non il fine.

Uno dei vostri video di maggior successo è quello sulle Hogan, a quando quello sulle Windsorsmith?

Le Hogan stesse erano un mezzo! Lo sketch parlava di pericolosi scheletri nell’armadio che una volta venuti a galla possono condizionare la realtà che circonda l’individuo. Se troveremo altre idee valide saremo lieti di utilizzare anche il mezzo “Windsorsmith”.

FOTOARTICOLO

C’è un motivo per la scelta del b\n nei video o è semplicemente stilistica?

La fotografia negli interni è davvero tosta, soprattutto se non si dispone di tutti quegli strumenti come quinte e pareti mobili. Il B/N rende tutto più gradevole e sembra subito cinema d’autore anche se la scena é piena di parolacce e scoregge: “una Nouvelle Vague alla vaccinara”

Sempre rimanendo sui vostri video, una curiosità…cosa vi ha fatto Quinzi?

Esiste come essere umano, questo basta.

Ora che siete usciti dal web ed è in lavorazione un film…cambierà modo di fare i video e le tematiche che affronterete?

Ci limiteremo a raccontare la realtà che ci circonda e, soprattutto, quello che ci fa ridere e ci diverte. Se cambierà il modo di farlo sarà solo per tentare di renderlo più efficace in termini di mezzi e linguaggio.

Come sta cambiando la vostra vita in questo periodo? Avreste mai pensato di arrivare fino a qui? Avete mai pensato di lasciare definitivamente il web e spostarvi su tv e cinema?

Allora…la televisione ed il cinema sono dei modi di comunicare decisamente più tradizionali ed essendo tali, a seconda dell’evenienza, vi sono dei parametri ai quali doversi inevitabilmente attenere. A meno che tu non sia un mostro sacro affermato che ha la dovuta attenzione mediatica o un magnate multimilionario capace di permettersi qualsiasi cosa…il web rimane forse il canale con meno vincoli.

Dato che il nostro sito giornalistico ha sede a Milano ed io sono la corrispondente da Roma…che ne pensate dei nostri amici milanesi?

Ogni trasferta milanese ci è andata sempre bene…adoriamo Milano! Adoriamo la Fashion Week e adoriamo pure il Salone del mobile!!

 

A NIGHT WITH LADY STARLIGHT

 

di Federico Ledda

Ph: Alessandro Levati

special thanks to: Just Cavalli Club – Milano

 

Fede Starlight Intervista

Icona di stile e di musica: è così che appare ai miei occhi Lady Starlight. Personaggio forte e affascinante in continua evoluzione. Ecco descritta in poche parole una deejay e producer di Brooklyn (New York), che sta iniziando a far parlare di sé nella scena Techno mondiale. Artista dotata di una conoscenza musicale disarmante, Starlight inizia ad esibirsi come deejay rock nel 2007, per abbracciare solo in storia recente la musica Techno. Colleen Martin, questo il suo vero nome, è on the road con il cast dell’artRAVE Ball, tour mondiale di Lady Gaga, sua migliore amica con la quale ha da sempre condiviso sogni e passioni e che l’ha portata a calcare i palchi più prestigiosi del mondo come sua ”opening act” ufficiale.

Il Team di THE EYES FASHION, ha incontrato Lady Starlight durante l’after Party dello Show tenutosi al Just Cavalli, il club più cool di Milano, dove prima del suo deejay set, abbiamo avuto l’onore di parlare della sua crescita musicale, della sua migliore amica, e ovviamente di musica a 360°.

Hai sempre suonato in piccoli club introno a Brooklyn, mentre adesso stai suonando nelle arene più grandi del mondo. Quali sono le differenze?

Beh, la differenza più grande è sicuramente la capienza. E’ molto più difficile suonare in un piccolo club che in una grande arena. Per il semplice fatto che in un grande palazzetto essendo sopra un palco, e avendo le luci puntate addosso, non riesci a vedere niente quindi è un po’ come suonare da solo in camera tua. Mentre invece in un posto più piccolo, hai tutta la gente intorno… ti senti molto più osservato e sotto pressione.-

Com’è cambiata la tua vita da quando GAGA è diventata una superstar?

Niente è cambiato! Gaga ha sempre cercato di circondarsi di suoi amici… sia io che Breedlove (un altro amico storico di Lady Gaga, anche lui cantante e opening act durante l’artRAVE ndr.) siamo in questo tour, quindi abbiamo possibilità di passare molto tempo tutti insieme. La differenza è che prima eravamo a New York, mentre adesso siamo quasi ogni giorno in una città diversa!

Sei sempre stata una deejay Rock, mentre adesso ti vediamo suonare Techno. Com’è avvenuto questo cambiamento?

E’ semplicemente una trasformazione naturale. Ho sempre cercato di evolvermi in base a ciò che mi rende felice. E’ una cosa che cerco di ricordare sempre anche ai miei fan: ”Reagite in base alla vostra felicità, fate qualcosa solo se siete contenti di farla…seguite l’istinto”. Ho sempre detto che la mia carriera è caratterizzata da pessime decisioni una dietro l’altra (ride ndr.) per il semplice motivo che sono tutti ossessionati dal successo commerciale, mentre io cerco solamente di fare quello che mi piace, e penso che questo sia il miglior modo di rendere altre persone felici.

Un tuo amico ti regala un iPod con una memoria limitata… puoi metterci solamente tre canzoni. Quali sono?

Mmm…metterei:

-A Plague Of Lighthouse Keepers dei Van Der Graaf Generator

-La Real di Surgeon

-Transylvenia degli Iron Maiden

Ho barato, perché la prima canzone dura 23 minuti! (ride ndr). Fai parte dell’artRAVE Ball Tour di Lady Gaga.

Da quando è iniziato il tour, qual è stata la cosa più divertente accaduta on the road?

Quando durante l’after party a Tokyo, mentre stavo suonando, Gaga mi ha versato in testa un intero bicchiere di champagne… c’era alcol ovunque! Ci siamo divertiti un sacco quella sera..

Lady Starlight

Come hai iniziato a fare la Deejay?

Tutto è iniziato perché andavo a ballare sperando sempre di sentire glam-rock anni 70, ma nessuno mai lo suonava. Così ho deciso di arrangiarmi e di iniziare a fare festa con la musica che volevo io.

Com’è cambiata la tua attrezzatura da quando suonavi Rock, ad oggi?

E’ molto più difficile da usare! Adesso la mia priorità è però quella di produrre… ovviamente essere anche Deejay, ma mi importa moltissimo il processo… la produzione di un brano prima ancora di suonarlo.

Come reagisce un pubblico pop come può essere quello di Lady Gaga alla musica Techno?

(ride ndr) Beh… (ride ndr) Dipende… dipende dai posti! A Milano la gente ha capito, come a Londra, ma in generale in tutta Europa la risposta del pubblico è di gran lunga superiore a quella che ho ricevuto in America, dove è stato davvero difficile… purtroppo là questo genere non è così popolare come lo è qua in Europa… la gente non è abituata a questi suoni, quindi avrei potuto suonare qualsiasi cosa, che purtroppo il pubblico, non avrebbe cambiato espressione… è stato davvero estenuante!

In quali città in Europa hai ricevuto la miglior risposta dal pubblico?

Sicuramente a Milano, e anche in altre parti dell’Italia dove ho avuto modo di suonare… ma anche Spagna e in Portogallo. Sono sempre accolta con grande euforia qui (in Europa). Sai, vedo sempre folle entusiaste ma che non reagiscono nemmeno se gli piace quello che stanno ascoltando, quindi, da performer, avere un pubblico che ti da energia come succede qui, è davvero ispirante.

Quando verrai in Italia con un tuo dj set da solista?

Molto presto, non vedo l’ora!

 

Music and style icon: that’s how Lady Starlight appears to my eyes. She’s a strong and charming character who always renovates herself!

But that’s just a few-word-description for such a huge deejay and producer of Brooklyn (New York), who is rising in the techno music global scene.

She has a stunning knowledge of music that’s why she started to perform as a rock deejay in 2007 and she recently joined the Techno music industry.

Colleen Martin, that’s her real name, is on the road with the cast of the artRAVE Ball Tour with her best friend Lady Gaga and they have always shared dreams and passions that brought Lady Starlight to join Gaga and to be her official “Opening Act” in the majority of the most prestigious stages in the world.

The Eyes Fashion team met Lady Starlight at the Just Cavalli Club, the coolest Club in Milan, during the after party for the show at the MediolanumForum and we had the pleasure of a little chat before her DJ set and we had the chance to talk about her projects, her best friend Gaga and a 360 degree speech about music.

You have always played in small clubs around Brooklyn and now you are playing in the biggest arenas in the world. What is the difference?

Well, actually the biggest difference is the amount of people. It is way harder to play in front of a small audience because in a big arena you have the lights pointing on you and you can’t see the crowd, it is as if I were playing in my room all alone. Contrariwise the smaller the place is the more pressure I feel!

What changed in your life since Gaga became a superstar?

Actually nothing! Gaga is always surrounded by her best friends… Both Breedlove (old time Gaga’s friend Ed.) and I joined the artRAVE tour so we have the chance to spend a lot of time all together. The only difference is that we used to be in New York and now we move everyday from a city to another one!

You have always been a rock deejay while today you play techno music; how did you shift to this genre?

It’s been a natural shift, I’m in constant evolution and I’m proud of it. I also suggest my fans to act like me: “Act according to your feelings, do what makes you feel happy”. I think that in my career I made a lot of bad decisions (She laughs Ed.) due to my intention to avoid being mainstream or too commercial I feel proud and this is the best way to pursue happiness.

A friend of your gives you an iPod with a limited storage of just 3 songs. Which songs would you upload on it?

Mumble, mumble… I’d say:

1- A Plague Of Lighthouse Keepers by Van Der Graaf Generator

2- La Real by Surgeon

3- Transylvenia by The Iron Maiden

Well, I admit I cheated because the first song is 23 minutes long. (She laughs ed.)

You are part of Lady Gaga’s artRave Ball Tour. Since the beginning of the Tour what is the funniest thing that has happened?

During the after-party in Tokyo, as I was playing, Gaga spilled a glass of Champagne all over my hair! We had lot of fun that night.

How did you started your career as a DJ?

Actually I used to go clubbing and I was expecting to dance to ’70 glam-rock music, but I never had the chance to find a DJ playing it. So I decided to make all by myself.

Is there something different in your music equipment since you play Techno Music?

It is way harder now, because I am not just a DJ, I became a music producer. I’m still a DJ but now I handle music production!

How does Gaga’s audience react to your Techno music?

(She laughs Ed.) Well… (She keeps laughing Ed.) It depends… It depends on the city/place. In Milan, as in London and all over Europe, the crowd got into the feeling of my music and they reacted way better then the audience in America where it has been very tough. American people hasn’t got accustomed to those new sounds yet… I could have played anything that they wouldn’t have gotten into my mood. It has been very stressful!

In which city of Europe you received the best feedback?

I can say in Milan and generally in Italy I had a positive reaction… Also Spain and Portugal have been good to me. I’ve always received a huge welcome all over Europe. I’ve seen also some enthusiast audiences that never reacted even if they were enjoying what they were listening to and as a performer I must admit it is important to receive energy from the crowd as it has happened to me here! It motivates me.

When would you perform in Italy as solo artist?

Very soon! I can’t wait for it!