THE EYES SUGGEST: DAILY PAPER x LOCO DICE

di Alfredo Tomasi
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Loco Dice, all’anagrafe Yassine Ben Achour, è considerato da anni uno dei dj più forti in tutto il mondo. Il toro scatenato non si è però affermato solo in campo musicale, vanta infatti anche grande seguito nel mondo della moda e dello styling: è appunto uno tra i pochi performer techno del globo che ha in passato collaborato con brand del calibro di Carhartt e Adidas.

Il 22 luglio Daily Paper ha lanciato sul mercato la serie limitata DAILY PAPER x LOCO DICE… Si tratta di tshirt e track pants di colore nero con banda laterale rossa arricchita da scritta e logo in nero applicati sul petto. Lo stile dei due outfit è piuttosto minimal con chiari riferimenti alle mode in voga negli anni novanta. La linea è sportiva e catchy, assolutamente allineata alle esigenze attuali del fashion game. 20108230_10155386523646217_2196948958352297798_n

Daily Paper non ha bisogno di presentazioni, da anni top player nel mercato dello streetwear, fondato nel 2010 da tre ragazzi olandesi, i capi e le scelte stilistiche mostrano forti influenze dalla cultura africana. Il lancio della collaborazione ha avuto luogo ad Amsterdam nel flagship store di Daily Paper all’interno del quale erano disponibili in vendita 150 pezzi della linea, il tutto accompagnato dal dj set di Loco Dice e di Benny Rodrigues e Frizzo, due tra i tanti dj del roster di Desolat, etichetta discografica di proprietà del deejay tunisino.

Per apprezzare al meglio le sue gesta dietro alla console durante questa calda estate suggeriamo il party HYTE: sicuramente uno tra i must ibizenchi con cadenza settimanale all’Amnesia. L’evento racchiude in sè svariate identità danzanti: la proposta musicale è racchiusa attorno a un mix di suoni, le cui colonne portanti sono la techno e la house. Nel club room le sonorità sono più dark e cupe, si esibiscono maestri della console come Chris Liebing, Monika Kruse, Ellen Allien, Steve Rachmad, Pan-Pot e molti altri. La situazione varia in terrazza, dove il padrone è appunto Loco Dice, figura trainante del party. La proposta musicale è più vicina a sonorità house e tech house e  fino alle prime luci del mattino si possono apprezzLW5A5779are personaggi del calibro di Black Coffee, Henrik Schwarz, Dubfire, Cuartero, Kenny Dope e tanti altri, tutti pronti ad animare la famosa terrace. Per quattri mercoledì HYTE ospita anche il party londinese FUSE, festa dal gusto cool ma allo stesso tempo sperimentale le cui figure di spicco sono Enzo Siragusa, Rossko, Archie Hamilton e Seb Zito. Ogni mercoledì, dalle 23, tra moda, musica e magia.

IL PAGANTE – YOU CAN’T SEAT WITH US

di Federico Ledda

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You can’t SEAT with Us. In molti ci hanno fatto notare il nostro ”erroraccio” nello scrivere SEAT anzi che SIT. Errore? Affatto! Il gioco di parole della nostra cover sta proprio qua: seat come insediarsi, cosa che IL PAGANTE è riuscito a fare come nessun altro prima d’ora: gruppo inizialmente nato per gioco, tra amici, è invece diventato uno dei gruppi più in voga del momento da vantare anche un contratto con Warner Music, e una fanbase in crescita esponenziale. Nonostante l’enorme successo che li ha coinvolti, questa è la prima volta che “Il Pagante” accetta di mettersi a nudo per una testata. Potevamo noi quindi farci scappare la possibilità di farli appendere le Air Max al chiodo per un paio di Cesare Paciotti? Noi ci abbiamo provato, ed ecco a voi il risultato, come direbbero loro: MINCHIA FRATE, CANNONATE!

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È tutto iniziato per gioco, vi aspettavate un successo così di massa e in continua crescita?
Inizialmente no! Il tutto è nato sì per gioco, ma la cosa ha funzionato da subito. Siamo felici e ansiosi di vedere che cosa il futuro ha in serbo per noi.

Quanto vi rappresenta quello che cantate?
Rappresenta più il nostro passato che il nostro presente, eravamo i personaggi che descriviamo fino a qualche anno fa, oggi puntiamo a far divertire chi ci segue e chi ci ascolta.

Avete firmato la colonna sonora di “Italiano Medio” di Maccio Capatonda con la vostra “Pettinero”. Che similitudini ci sono tra le vostre canzoni e l’Italiano medio?
Ci sono svariate similitudini, in primis la satira su personaggi “medi” italiani, ma anche uno slang molto particolare e originale utilizzato sia da noi che dai protagonisti del film.

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Fate musica irriverente e sopra le righe: come pensate di evolvere questa cosa nel corso del tempo?
Creando nuovi format, nuove idee da mettere in musica e tante altre cose che vedrete molto presto, stay tuned!

Quali sono i posti più belli dove avete avuto il privilegio di esibirvi?
Abbiamo avuto la fortuna di esibirci in location spettacolari e pluriblasonate, ad esempio l’Aqualandia di Jesolo, la Casa Della Musica di Napoli, Il Supersonic Music Arena di Treviso… Club rinomati come il Piper di Roma, lo Yab Di Firenze, il Made Club di Como, il Celebrità di Novara e molti altri, senza dimenticarci del suggestivo boat party in Croazia!

Siete in tournée: qual è l’esperienza che più ricordate con piacere?
Il ricordo più bello in tournée sono sicuramente le date estive, in giro tutti insieme con il nostro super furgone! I live all’aperto sono tutta un’altra cosa! Piscine, parchi acquatici, qualcosa di unico. L’esperienza più bella rimarrà sempre il primo sold out a Milano, l’affetto di casa ha sempre un qualcosa in più.

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Avete una fan base che sta crescendo sempre di più: qual è la cosa più strana che un fan ha fatto per voi?
La cosa più “strana” che al momento ci viene in mente è sicuramente aver visto alcuni fan piangere per noi. Abbiamo visto anche tatuaggi, video estremi di vario genere e cose che non si possono proprio raccontare! (Ridono ndr)

Chi è il vostro pubblico?
Il nostro pubblico si divide in 2 rami: c’è chi riconosce l’ “ironia” contenuta nel nostro messaggio e, pur sentendosi chiamato in causa si diverte lo stesso, e chi invece crede che siamo gli stessi dei video quindi si rivede in ciò che fa ogni sabato sera. A livello di target invece chiaramente la nostra orbita è molto giovane, dal liceale al neo-universitario, ma non escludiamo il fatto che ci sia anche qualche caso “fuori quota”.

Quale accessorio non deve mancare quando siete sul palco? Come definireste il vostro stile?
L’accessorio che non deve mai mancare sono sicuramente gli occhiali da sole! Per il resto Il Pagante segue sicuramente la moda, cercando magari l’outfit estremo per spiccare sugli altri paganti, ma non si parla mai di controtendenza.

Qual è secondo voi la chiave del successo?
La chiave del successo nessuno saprà mai qual è… Nel nostro caso penso abbia vinto la “spontaneità” della situazione, il fatto che non sia mai stato un progetto ideato “a tavolino” ma che sia sempre venuto tutto con naturalezza e facendo ciò che ci riesce meglio, divertirci.

Cosa dite a chi vi ama?
E’ grazie a  loro se siamo arrivati qua, non smetteremo mai di ringraziarli.

E a chi vi odia?
Grazie anche, anzi, soprattutto a chi ci odia! Quando vi accorgerete che senza di voi, noi non saremmo mai esistiti sarà troppo tardi.

Quali sono i vostri prossimi progetti?
E’ inutile nasconderlo ormai abbiamo in cantiere il progetto di realizzare un vero e proprio album, siamo al lavoro per far si che Il Pagante si espanda in tutte le città d’Italia cercando di interagire con più persone possibili per rendere ancora di più tutto un vero e proprio tormentone!

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Photographer ALESSANDRO LEVATI

Photographer’s collaborator ALESSANDRO VILLA

From an idea of FEDERICO LEDDA, ALESSANDRO LEVATI, JOHNNY DALLA LIBERA

Hair ADRIANO CATTIDE

Make up EMANUELA CARICATO

Styled by FEDERICO LEDDA

Fashion Collaborator GIULIA FALZONI

Production ALFREDO TOMASI, JOHNNY DALLA LIBERA

Graphic designer CRISTINA BIANCHI

Location IL GATTOPARDO (Via Piero della Francesca, 47 – Milano)