Aigner decide di celebrare i suoi cinquanta anni con un autunno inverno singolare, colorato e ricco di positive vibrations!
Collezione decisamente fresca, dai tessuti invernali, ma dai colori primaverili. Bavaria, Cervo, e Cybill Bag sono solo tre delle borse studiate per questa collezione ricca di Glamour estremo. Grande attenzione ai dettagli, con look completati da pietre ispirate ai diamanti collocate in posizioni strategiche per grande eleganza sportiva-accattivante, elementi di pelliccia nelle scarpe, nelle acconciature, e ovviamente nelle borse, ma anche praticità espressa in pezzi come biker trousers, giusto compromesso sporty chic.
Il brand vede quindi un inverno femminile, ed elegante, per una donna dal fascino sofisticato.
E’ questo il motto che caratterizza l’autunno inverno 2015 – 2016 firmato Cristiano Burani.
La ricerca di una nuova femminilità declinata in toni sportivi, come filosofia di un vestire cool, understated ma eclettico nei particolari, grazie a un’attitudine casual e metropolitana.
Una donna contemporanea, classica dal vestiario semplice ma ricercato grazie a tessuti dalla texture 3D, ampie gonne a ruota, e plissè a blocchi di colore, total look in maglia a coste con righe irregolari, e pelle plissettata, intersiata e laminata.
A completare il look calzature dal taglio classico e moderno come ankle boots con suola carrarmato in gomma e creeper shoes con frange in pelle.
Una cosa è certa: il normale non è mai stato così interessante.
Esplosione di colori per l’inverno firmato Byblos che decide di dedicare il prossimo autunno inverno all’arte moderna prendendo spunto dalle influenze di due artisti agli antipodi tra di loro come il poliedrico Tobias Rehberger, e il rivoluzionario Shozo Shimamoto, per provare a proporre una visione classica, ma futuristica della femminilità.
Esplosioni acide di colori come metafora a una collezione che è un manifesto in cui il futuro si scrive in tonalità esasperate e quasi acide, mantenendo però un tocco classico con gli immancabili bianchi e neri.
Le pieghe dei capi di gonne e abiti sono il tocco classico di questa collezione sopra le righe.
Estrema attenzione anche ai dettagli con stampe geometriche fluo all over, e grazie ai ricami e agli scambi metrici con altri tessuti , mantenendo però, una bidimensionalità continua, e uno stile perfettamente sofisticato e in linea con la ”big bang colour couture” marchiata Byblos Milano.
Si sa, ormai le sfilate di Philipp Plein sono fatte per stupire non solo con le collezioni sempre estreme e sopra la righe, non solo con le super special guest ricercatissime ma anche con enormi scenografie al di sopra dell’immaginario comune. Dopo un casinò, una base militare, l’interno di un acquario e il ring di un combattimento di MMA, signori e signore Philipp Plein ha creato le sue personali MONTAGNE RUSSE.
Immaginate una passerella gigantesca con nel mezzo delle originalissime montagne russe con tanto di led e logo “PP” sulle carrozze.
La collezione cerca di seguire lo stesso filone di quella presentata a gennaio per la moda uomo, ovvero: #PLEINWARRIORS, cioè i guerrieri di Philipp Plein, dallo stile sfrontato, forte, sofisticato, ma soprattutto fuori dagli schemi.
Una fall winter strutturata da colori essenziali ed unici quali il bianco, il nero e un tocco di arancione.
Hanno sfilato solo scarpe basse che completavano i look dei vestiti con spacchi laterali vertiginosi, pellicce rivisitate come se fossero magliette da basket, e jogging pants in coccodrillo.
Curiose sono state le sneaker con la suola che si illuiminava stile anni 90.
Ospite d’eccezione Azealia Banks che ha intrattenuto gli invitati con il suo pezzo Heavy Metal And Reflective.
Genny ha portato in passerella una sofisticata e seducente atmosfera ispirata all’antico Egitto.
La direzione artistica di Sara Cavazza presenta una collezione fatta di stampe che raffigurano gocce di olio, ricami e motivi jacquard disegnando elementi della natura come segno distintivo di un autunno inverno elegante e sofisticato.
Silhoutte fluide in velluto di seta, dove abiti in velluto di seta, fanno da sfondo a una collezione ricca di capi spalla avvolgenti, di tailleur in jacquard e gonne in fil coupé bicolore.
Per Genny sarà sicuramente un inverno elegante e sensuale.
di Federico Ledda
foto Alessandro Levati
KATY PERRY's PRISMATIC WORLD TOUR - Milan
Potremmo tornare a rivivere ciò che è accaduto la scorsa notte? Sembra un sogno, eppure ieri sera a Milano c’è stata l’unica tappa italiana del PRISMATIC WORLD TOUR marchiato Katy Perry. Parole troppo lungimiranti? Lo credevo anch’io prima di aver visto il concerto dal vivo. Il live si presenta come un vero e proprio show studiato per appassionare, divertire e stupire il pubblico; a partire dall’opening act, che non poteva essere che il meglio del meglio, ovvero CHARLI XCX, pop star inglese che conosceremo meglio sul numero di marzo di The Eyes Fashion. Subito dopo l’inglese, la pedana della passerella del palco si è alzata, diventando una piramide di led, e tra urla, luci e fumi, è spuntata una raggiante KATY PERRY che con la sua ROAR ha rapito un estasiato pubblico che comprendeva, tra gli altri, Jeremy Scott, Anna dello Russo e Fausto Puglisi.
La prima parte dello show è andata via in un soffio, ma nonostante questo lo spettacolo è andato di bene in meglio proseguendo con la cantante americana, che, cavalcando un cavallo d’oro per la sua DARK HORSE, ha sfoggiato un un look completamente diverso da quello precedente.
Il concerto prosegue, e dopo almeno altri tre cambi termina.
È stato un live epico sotto tanti aspetti, innanzitutto lo è stato per l’interazione dell’artista con il pubblico, ma anche grazie ai ballerini, ai musicisti, alla scaletta, ai costumi, alle luci, ai fans e soprattutto: al mastodontico palco a forma di piramide che coinvolgeva l’intero Mediolanum Forum.
Katy Perry si è dimostrata una vera e propria performer sapendo riuscire a divertire anche i più scettici. Il PRISMATIC WORLD TOUR è davvero per ogni età e per ogni genere di persona, mai scontato, sempre spumeggiante e sbalorditivo. Da vedere.
In diretta dalla cerimonia più importante della musica internazionale, ecco i meglio e peggio vestiti dei GRAMMY AWARDS 2015.
Live from music’s most important ceremony of the year, the Grammys, here’s the best and worst drressed.
You can’t SEAT with Us. In molti ci hanno fatto notare il nostro ”erroraccio” nello scrivere SEAT anzi che SIT. Errore? Affatto! Il gioco di parole della nostra cover sta proprio qua: seat come insediarsi, cosa che IL PAGANTE è riuscito a fare come nessun altro prima d’ora: gruppo inizialmente nato per gioco, tra amici, è invece diventato uno dei gruppi più in voga del momento da vantare anche un contratto con Warner Music, e una fanbase in crescita esponenziale. Nonostante l’enorme successo che li ha coinvolti, questa è la prima volta che “Il Pagante” accetta di mettersi a nudo per una testata. Potevamo noi quindi farci scappare la possibilità di farli appendere le Air Max al chiodo per un paio di Cesare Paciotti? Noi ci abbiamo provato, ed ecco a voi il risultato, come direbbero loro: MINCHIA FRATE, CANNONATE!
È tutto iniziato per gioco, vi aspettavate un successo così di massa e in continua crescita? Inizialmente no! Il tutto è nato sì per gioco, ma la cosa ha funzionato da subito. Siamo felici e ansiosi di vedere che cosa il futuro ha in serbo per noi.
Quanto vi rappresenta quello che cantate? Rappresenta più il nostro passato che il nostro presente, eravamo i personaggi che descriviamo fino a qualche anno fa, oggi puntiamo a far divertire chi ci segue e chi ci ascolta.
Avete firmato la colonna sonora di “Italiano Medio” di Maccio Capatonda con la vostra “Pettinero”. Che similitudini ci sono tra le vostre canzoni e l’Italiano medio? Ci sono svariate similitudini, in primis la satira su personaggi “medi” italiani, ma anche uno slang molto particolare e originale utilizzato sia da noi che dai protagonisti del film.
Fate musica irriverente e sopra le righe: come pensate di evolvere questa cosa nel corso del tempo? Creando nuovi format, nuove idee da mettere in musica e tante altre cose che vedrete molto presto, stay tuned!
Quali sono i posti più belli dove avete avuto il privilegio di esibirvi? Abbiamo avuto la fortuna di esibirci in location spettacolari e pluriblasonate, ad esempio l’Aqualandia di Jesolo, la Casa Della Musica di Napoli, Il Supersonic Music Arena di Treviso… Club rinomati come il Piper di Roma, lo Yab Di Firenze, il Made Club di Como, il Celebrità di Novara e molti altri, senza dimenticarci del suggestivo boat party in Croazia!
Siete in tournée: qual è l’esperienza che più ricordate con piacere? Il ricordo più bello in tournée sono sicuramente le date estive, in giro tutti insieme con il nostro super furgone! I live all’aperto sono tutta un’altra cosa! Piscine, parchi acquatici, qualcosa di unico. L’esperienza più bella rimarrà sempre il primo sold out a Milano, l’affetto di casa ha sempre un qualcosa in più.
Avete una fan base che sta crescendo sempre di più: qual è la cosa più strana che un fan ha fatto per voi? La cosa più “strana” che al momento ci viene in mente è sicuramente aver visto alcuni fan piangere per noi. Abbiamo visto anche tatuaggi, video estremi di vario genere e cose che non si possono proprio raccontare! (Ridono ndr)
Chi è il vostro pubblico? Il nostro pubblico si divide in 2 rami: c’è chi riconosce l’ “ironia” contenuta nel nostro messaggio e, pur sentendosi chiamato in causa si diverte lo stesso, e chi invece crede che siamo gli stessi dei video quindi si rivede in ciò che fa ogni sabato sera. A livello di target invece chiaramente la nostra orbita è molto giovane, dal liceale al neo-universitario, ma non escludiamo il fatto che ci sia anche qualche caso “fuori quota”.
Quale accessorio non deve mancare quando siete sul palco? Come definireste il vostro stile? L’accessorio che non deve mai mancare sono sicuramente gli occhiali da sole! Per il resto Il Pagante segue sicuramente la moda, cercando magari l’outfit estremo per spiccare sugli altri paganti, ma non si parla mai di controtendenza.
Qual è secondo voi la chiave del successo? La chiave del successo nessuno saprà mai qual è… Nel nostro caso penso abbia vinto la “spontaneità” della situazione, il fatto che non sia mai stato un progetto ideato “a tavolino” ma che sia sempre venuto tutto con naturalezza e facendo ciò che ci riesce meglio, divertirci.
Cosa dite a chi vi ama? E’ grazie a loro se siamo arrivati qua, non smetteremo mai di ringraziarli.
E a chi vi odia? Grazie anche, anzi, soprattutto a chi ci odia! Quando vi accorgerete che senza di voi, noi non saremmo mai esistiti sarà troppo tardi.
Quali sono i vostri prossimi progetti? E’ inutile nasconderlo ormai abbiamo in cantiere il progetto di realizzare un vero e proprio album, siamo al lavoro per far si che Il Pagante si espanda in tutte le città d’Italia cercando di interagire con più persone possibili per rendere ancora di più tutto un vero e proprio tormentone!
Photographer ALESSANDRO LEVATI
Photographer’s collaborator ALESSANDRO VILLA
From an idea of FEDERICO LEDDA, ALESSANDRO LEVATI, JOHNNY DALLA LIBERA
Hair ADRIANO CATTIDE
Make up EMANUELA CARICATO
Styled by FEDERICO LEDDA
Fashion Collaborator GIULIA FALZONI
Production ALFREDO TOMASI, JOHNNY DALLA LIBERA
Graphic designer CRISTINA BIANCHI
Location IL GATTOPARDO (Via Piero della Francesca, 47 – Milano)
Da Ice Fashion siamo diventati The Eyes Fashion: nuovo nome, nuovo sito, nuovo taglio e nuovi contenuti. Non potevamo però non rispettare una tradizione: i meglio e i peggio vestiti. Ce li avete chiesti in tanti ed eccovi accontentati: i meglio e i peggio vestiti (#BestAndWorstDressed) dalla recente settimana della moda maschile per l’Autunno-Inverno 2015.
From Ice Fashion we became The Eyes Fashion: new name, new website, new cut and new content. We must, however, follow a tradition: the best and worst dressed. Lot of people asked about them, so: the best #BestAndWorstDressed from the recent men’s fashion week for Autumn-Winter 2015.
Fisicità, dinamismo ed energia. Questi sono i tre elementi fondamentali della collezione Autunno Inverno 2015/16 firmata DIRK BIKKEMERGS ispirata al free climbing. Bikkembergs in questo modo conferma ancora una volta la sua #SportyAddiction, dedicata a un uomo (e a una donna) determinati a conciliare lo sport con la moda per apparire sempre al meglio e in modo sofisticato.
La collezione si presenta con una grande attenzione ai dettagli e con un’insolita protagonista: l’imbracatura da arrampicata, che, reinterpretata in chiave glamour, diventa l’accessorio predominante del prossimo autunno inverno. I materiali come la pelle vengono mischiati a tessuti più tecnici per sottolineare l’ispirazione sportiva e dinamica dei capi che spaziano da tonalità come il verde al dark blu, dal mélange al bluette fino ad arrivare alle stampe rosa e azzurre di grande impatto.
Sporty chic è sicuramente il termine giusto per definire questa collezione che sa spiazzare da capi più tecnici a capi più fashion con il nero eletto come colore della sera: formale ed elegante.
L’uomo Bikkembergs è più determinato che mai a farsi strada tra lo sport e l’eleganza confermando ancora una volta di essere i pionieri dello Sport Couture.
Ennio Capasa fa sfilare gli angeli. È proprio questa la leggerezza che si respira alla sfilata Fall Winter 2015/16 firmata CoSTUME NATIONAL. Leggerezza sì, ma studiata nei dettagli.
“Dancing With An Urban Angel“, questo il titolo della collezione che inaugura la ricerca del brand a un gusto maschile più ricercato e meno banale. Ricerca che inizia basandosi sui toni turchesi, grigi e cammello. Cambia la forma della giacca, i pantaloni diventano super skinny e le scarpe ankle boots per ricordare la contaminazione rock che caratterizza da sempre il brand.
Interessanti sono i cappotti over con le piume applicate che rimandano alle ali degli angeli. Per vivere un angelo non ha solo bisogno di volare ma anche di splendere, ecco quindi il ritorno del velluto su abiti e giacche.
La ricerca dell’uomo nuovo sta iniziando a portare i suoi primi frutti e ancora una volta Capasa non delude mantenendo la stessa freschezza sofisticata e, ovviamente rock.
Folla inimmaginabile per Paris Hilton che per la prima volta in Italia sceglie la settimana della moda maschile e in particolare il club Just Cavalli per un suo dj set.
Dire che il locale era sold out servirebbe solo in parte a descrivere la quantità della gente che è accorsa all’evento: immaginatevi gente arrampicata ovunque e aggrappata a a qualsiasi cosa per catturare uno scatto della bella bionda alle prese con il mixer.
Posizione davvero insolita, quella da deejay per Paris Hilton che dopo aver provato quasi ogni carriera ha deciso di buttarsi nell’ambito dei deejay. La domanda è: ha iniziato per passione, per noia, o per cavalcare la cresta dell’onda? In ogni caso Paris in versione deejaypiace alla gente, che balla no stop fino alle 5 del mattino a ritmo di pezzi commerciali mixati un po’ a caso, suscitando però sempre grande entusiasmo.
Debutto insolito per lo stilista Malese di 27 anni, che con la benedizione di Giorgio Armani (che ha deciso di sostenere ancora una volta gli stilisti emergenti) ha scioccato tutti i presenti proponendo vere e proprie gonne femminili per la moda maschile.Gonne pulite, dai tessuti e colori essenziali, identificative che rappresentano l’indecisione dei ragazzi contemporanei prendendo spunto anche da David Bowie, grande ispirazione dello stilista.
Non solo gonne, ma anche cappotti oversize, felpe con stampe optical e scarpe a stivaletto.
Edmund, portato alla luce da Nicola Formichetti dopo avere studiato alla scuola di Anversa, ha deciso di debuttare lasciando sicuramente il segno, in un mondo in cui tutto è stato già visto, ha saputo creare semplicità di grande impatto, che può piacere o non piacere, ma che sicuramente farà parlare ancora a lungo di lui e delle sue collezioni.
Ha fatto tenerezza l’uscita finale dello stilista che indossava una felpa con su scritto: “GRAZIE MR. ARMANI”.
Camaleontica, sorprendente, iconica. Per il ruolo di Mia Wallace, non potevamo che scegliere Justine Mattera. Solo lei sarebbe stata capace di ricoprire un ruolo così complesso con tanta eleganza.
Per quelli che non lo sapessero, Mia Wallace è la protagonista femminile incarnata da Uma Thurman in Pulp Fiction. Nel film, interpreta una tossicodipendente “moglie del capo”, ma che nonostante la sua vita poco raccomandabile, è un’immensa femme fatale capace di far innamorare qualsiasi uomo grazie alla sua classe ed eleganza. È proprio questo che ho notato in Justine quando ci siamo conosciuti: l’eleganza, e soprattutto il suo essere poliedrica. L’abbiamo vista in Televisione, l’abbiamo ascoltata in radio, l’abbiamo sfogliata nelle maggiori riviste nazionali e non, l’abbiamo vista al cinema e anche a teatro, dove, infatti tornerà dal 28 gennaio al 22 febbraio, con la commedia “Pene d’amor perdute” di William Shakespeare e diretto da Riccardo Giudici con i trench Burberry.
A Justine piace mettersi in gioco, affrontare nuove sfide, per lei nulla è scontato: motivo per cui alla nostra richiesta, non ha esitato a dirci sì, interpretando al meglio un ruolo così complesso. Ladies and gentleman Mrs. Mia Wallace.
Per quale motivo hai scelto di accettare la nostra proposta, e di diventare la nostra covergirl di gennaio?
Dopo avervi conosciuto ed essere stata colpita dal vostro talento, ho deciso di seguire il mio istinto e di buttarmi in questo progetto. E’ giusto dare spazio ai giovani!
Nella tua carriera hai fatto, e stai facendo davvero tanto. E’ stato difficile interpretare un personaggio così distante da te?
Non lo è stato! Pulp Fiction è un film che ho adorato e che conosco molto bene. Chi poi non vorrebbe essere Uma Thurman? Non che io lo sia, eh! Ma quando ho messo la parrucca mi sono immedesimata in lei, mi sono fatta trascinare dal momento, dalla situazione, dai vestiti ed ecco fatto.
Come sarebbe secondo te la giornata tipo di Mia Wallace?
Mia me la immagino come una classica ricca, snob, ma più che altro annoiata, abituata a ottenere ciò che vuole, e a cui piace divertirsi… Anche grazie all’abuso di sostanze illegali.
Invece com’è la giornata tipo di Justine Mattera?
Forse la mia è più noiosa della sua! (ride ndr).
Ho due bambini, non ho mai molto tempo per me stessa. A volte capita che dopo averli accompagnati a scuola, vada in qualche showroom a scegliere alcuni abiti, o faccia delle interviste in televisione, o che magari se è sera, vada a fare da vocalist in qualche locale. Adesso invece sto facendo le prove per ”Pen D’Amor Perdute” di Shakespare, che debutta tra poche settimane al teatro Caboto di Milano, quindi, anche le prove dello spettacolo fanno parte della mia giornata.
A proposito di teatro, adesso ti appresti a tornarci con ”Pene D’Amor Perdute” di William Shakespeare…
Sì, è un progetto sperimentale che mi ha colpito sin da subito. Diciamoci la verità, Shakespare a teatro non vende, a meno che non ci sia Al Pacino ad interpretare Riccardo III, o un personaggio simile. Però ho pensato che quando mai mi sarebbe ricapitato di prendere parte in Italia ad un’opera di William Shakespeare? Penso mai nella vita, quindi ho accettato. Negli Stati Uniti ho avuto occasione di recitare in lingua originale in opere come Macbeth e La Tempesta, mentre invece questo è lavoro meno conosciuto… Una sorta di commedia light, rivisitata in chiave ironica, fashion, ma di spessore. Io interpreto la Principessa di Francia, che ha studiato negli Stati Uniti… proprio come me! (ride ndr)
Sei anche impeccabile in fatto di moda, infatti hai messo una grande impronta nel nostro shooting. Quanto la moda influisce nella tua vita?
La moda mi diverte, mi da modo di esprimermi quotidianamente. La prima impressione, alla fine, è basata su quello che indossi, quindi è importante essere impeccabili, ma rimanendo sé stessi. Mi piace definirmi una ”freak” perché mi piace divertirmi indossando cose che la gente non si aspetterebbe. Non mi piace essere prevedibile.
Negli scatti ti vediamo sempre con un bracciale nero, cos’è di preciso?
E’ il mio Beurer Activity Tracer, un sensore di attività a bracciale che registra ininterrottamente l’attività fisica e monitora la qualità del sonno che posso poi controllare con un app direttamente sul mio Smartphone!
Così distanti ma così unite, con la parrucca addosso ho difficoltà a ricordarmi che in realtà sei Justine e non Mia Wallace. Qual è un aggettivo che ti unisce a lei, e uno che ti differenzia?
In comune abbiamo la consapevolezza di chi siamo… l’essere sexy. Mi differenzia il fatto che io non mi drogo, non mi sono mai drogata, e a differenza sua, non sono sposata con un Gangster!
Quentin Tarantino è un regista che presta molta cura alla parte sonora del film… Alle colonne sonore. Quale secondo te, dovrebbe essere quella giusta per il nostro servizio?
Noi abbiamo usato quella originale del film, che secondo me è stata una parte fondamentale per ricreare il mood originale che si respirava sul set. Se ne dovessi scegliere una, Girl You’ll Be A Woman Soon degli Urge Overkill.
Photographer ALESSANDRO LEVATI
From an idea of ALESSANDRO LEVATI, JOHNNY DALLA LIBERA, FEDERICO LEDDA
Make up YLENIA MOLINARI
Styled by FEDERICO LEDDA, JUSTINE MATTERA
Production JOHNNY DALLA LIBERA, VANINA VIVIANI, ALESSANDRO VILLA
Backstage video ALESSANDRO VILLA
Graphic designer FILIPPO MANELLI
Location DRIVER INDOOR PARK (Via Pasquale Paoli 114, – Como)
E’ finalmente accaduto!
Giovedì scorso si è svolto il nostro party di lancio al #JustCavalliClub di Milano. Tanto divertimento, tanto stile e soprattutto tanta musica by Federico Ledda come #CRAZYMOTHERCUKERS, duo ideato insieme a Vittoria Hyde. Un ringraziamento doveroso va ai nostri ospiti d’onore Justine Mattera, Andres Diamond e la nostra covergirl Valentina Pegorer. Ma anche a tutti i nostri amici, colleghi e lettori accorsi all’evento. Eravate tutti bellissimi.
In attesa del prossimo evento, che siamo sicuri, avverrà presto, ecco alcune foto dell’evento. Ne potete trovare delle altre all’interno della nostra pagina ufficiale di Facebook. #JustCavalli4TEF
It’s finally happened!
Last Thursday at the #JustCavalliClub, in Milan We officially launched #THEEYESFASHION! Lots of fun, of style and music played by Federico Ledda as #CRAZYMOTHERFUCKERS, duo created with Vittoria Hyde. A huge thanks to Our guests Justine Mattera, Andres Diamond to Our covergirl Valentina Pegorer, and also to Our friends, colleagues and readers who came to celebrate with Us! You were all gorgeous.
See now more pictures about the night in our Facebook Official Page. #JustCavalli4TEF