di Federico Ledda
Conoscere Lollino e non essere trasportati dalla sua gioia e dal suo entusiasmo è veramente impossibile. Si presenta così il deejay italiano vincitore della BURN Residency. La competizione, giunta al sesto anno, si occupa di trovare deejay talentuosi e di puntare tutto sul loro futuro. Lo fanno però in grande stile, mettendo i 26 prescelti (uno per paese) in una villa mozzafiato a Ibiza attorniati da vere e proprie leggende del calibro di Carl Cox e Dubfire. Da 26 talenti, a vincere il premio di 100mila euro da investire sulla sua carriera è stato il torinese Lollino, che fino all’ultimo se l’è sudata…
Come ci si sente a essere il vincitore della BURN Residency?
Sono felicissimo, è un emozione indescrivibile! Non mi sembra ancora vero, si sono avverati tutti i miei sogni in una sola estate, quelli su cui lavoravo da tantissimi anni. Dopo quasi quattro mesi qui ad Ibiza, sono venuto a conoscenza della vittoria tramite un cartellone gigante con la mia faccia nel centro dell’isola, uno di quelli che ho sempre desiderato fin da piccolo, da quando vedevo quelli di Carl Cox, Sven Vath o Villalobos… Mi piacerebbe poterlo portare a casa ma e’ troppo grande!
Puoi spiegarci di preciso in che cosa consiste il contest?
È stata un’esperienza pazzesca e lo è tutt’ora. Per i primi mesi è stato un po’ come tornare a scuola ma in una villa a Ibiza… di quelle che non si possono neanche immaginare, con maestri come Carl Cox, Philipp Straub, Dubfire, Uner, John Digweed, Luciano, Miguel Campbell e tanti altri. Con gli altri 26 DJ è nato subito un rapporto stupendo dove, pur essendo in competizione, l’invidia o la paura non hanno mai preso il sopravvento, si è collaborato e fatto squadra fin dall’inizio e questo ha permesso a tutti di poter dare il meglio. Ogni giorno avevamo lezioni interessanti da parte dei più grandi DJ, produttori e maggiori esponenti del mondo musicale e dal mattino alla sera non smettevamo di imparare, di suonare e di produrre. Il posto perfetto, un’esperienza unica e indimenticabile! Dopo aver vinto insieme ad altri due dj questa prima fase nel Burn Boot Camp, è iniziata la seconda parte dove ho suonato tutte le settimane tra Sankeys, Privilege, Ushahia, Mambo, Bora Bora ma anche in tante feste private in villa, in barca e persino in un bagno con il gran finale all’Amnesia, nella terrazza per la serata Hyte!
Cosa succederà quindi nei prossimi mesi?
Nei prossimi mesi ci saranno un bel po’ di date in giro, a partire dall’Ade di Amsterdam con la crew di Hyte, poi Londra, Lituania e Torino, la mia città! Mi piace sempre mettere musica almeno una volta al mese a casa mia! Tra una data e l’altra cercherò di passare piu’ tempo possibile in studio! Ci saranno anche un po’ di eventi Burn a cui saro’ presente…quindi beh, per fortuna si prospetta una stagione bella movimentata in attesa della prossima Ibiza!
Come descriveresti la tua musica?
Non penso di saper descrivere la mia musica con un solo genere o una parola. E’ molto influenzata dal mio stato d’animo del momento e dal luogo in cui mi trovo a suonarla! Prediligo comunque un suono allegro che trasmetta vibrazioni positive ma sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo! Nei mie set mi piace molto spaziare dalla house alla techno cercando sempre di suonare qualche disco nuovo, qualcuno più ricercato e mischiarli a pezzi storici e immortali !
Come ci si sente ad essere arrivati fino alla patria della musica dance come deejay?
Da quando ho iniziato ad appassionarmi alla musica elettronica non c’è stata estate in cui non sono passato almeno due giorni da quest’isola per poter ballare e ascoltare i miei dj preferiti… Potere adesso condividere insieme a quelli che erano i miei idoli queste prestigiose consolle in locali storici come l’ Amnesia è qualcosa di indescrivibile. Mi sento un po’ come un calciatore che dopo anni di allenamenti e partite ha finalmente avuto l’occasione di scendere in campo con la nazionale. Ora spero di poter “giocare” il piu’ possibile!
I tuoi prossimi progetti?
Cercare di produrre più musica possibile e provare ad imparare sempre qualcosa di nuovo, continuando a studiare e lavorare in studio! E ovviamente suonare il più’ possibile, sia in Italia che in giro per il mondo. Non mi stancherei mai di mettere i dischi, per me è sempre la parte più bella e gratificante di questo lavoro! Altri progetti a cui tengo molto, su cui sto lavorando da un paio di anni, sono quelli con il mio socio/amico Stefano Genta. Il lancio della nostra etichetta Morning Glory e il progetto live Soundside.