#MYFIRSTLOLLA

di Federico Ledda

Marketing Beauty by Charles Reagan Hackleman_00622
E’ accaduto davvero e ancora non ci credo.
Mentre scrivo queste parole sono sull’aereo che mi porta da Chicago a New York. Sì, proprio così a Chicago, Illinois dove ho partecipato, in rappresentanza di #theeyesfashion al 25esimo anniversario del leggendario festival LOLLAPALOOZA. Per completare in follia la situazione, siamo stati invitati con un pass ”artisti”, ovvero il pass dei performer, l’unico che ti dava accesso a ogni aerea della manifestazione!

Ne sono successe di tutti i colori e in questo articolo – diario di bordo – cercherò di raccontarvi, anche grazie a delle foto scattate dal mio fedele compagno iPhone quello che si può raccontare.

Per celebrare il 25esimo anniversario del festival, il fondatore Perry Farrell (cantante dei Jane’s Addiction) e i suoi soci, hanno deciso di ampliare la line up regalando alla città di Chicago un giorno in più di festival… Non si è quindi cominciato di venerdì come al solito, ma per la prima volta di giovedì! Puntuale come un orologio svizzero, mi faccio trovare all’ingresso artisti per le 13 di giovedì dove faticano a trovare il mio pass ” ecco – penso – era tutto una cavolata” ma non mi perdo d’animo. Dopo un’oretta d’attesa si palesa l’assistente di Perry che si scusa per il disagio: effettivamente il pass c’era, ma la barriera della lingua ha fatto sì che fosse messo sotto il nome di ”Federico Ledades” al posto di ”Federico Ledda”. L’assistente (che si muove solo ed esclusivamente con il golf cart più glamour che esista) mi fa fare un breve tour dell’immenso Grant Park, location storica del festival, per poi mollarmi in quello che per quattro giorni sarà per me il paese dei balocchi: la ARTIST LOUNGE!

Mi spiego meglio: la Artist Lounge nasce dietro il palco principale, il Samsung Stage ed è come se fosse un villaggio dove gli artisti si divertono e si rilassano prima e dopo i live. Oltre a esserci i camerini, nella lounge sono presenti: il barbiere, l’estetista, la massaggiatrice, svariati band di moda e tredici miliardi di quantità diverse di cibo per un catering da fare invidia anche ai matrimoni dei mafiosi. Questo ben di Dio ovviamente è tutto gratis perché se sei lì sei un’artista…Ovvio, io ero l’eccezione che confermava la regola.

lolla1
Uno degli stand dei brand nella lounge. Mitchell & Ness è il produttore delle più iconici jersey di Basket come quelle dei Chicago Bulls.
lolla 3
Io che mi riposo e i camerini degli artisti nella Artist Lounge

Il primo giorno si consuma velocemente tra i concerti di Lana Del Rey, J Cole, The 1975, G-Eazy e una nuova scoperta: Kehlani, rapper statunitense che sono sicuro farà presto far parlare di sé anche in Europa.

lolla 4
Il palco di Lana Del Rey durante il suo show

Il day two si apre con un fantastico live dei nostri amici e supporter Saint Motel che nonostante l’ora (erano le 14, e i cancelli erano aperti da un’ora) riescono a regalare un vero e proprio show mozzafiato. Contenti e soddisfatti dopo il live siamo andati insieme a mangiarci un Hot Dog nel ”Chicago Style” che, si dice, sia l’Hot Dog migliore d’America.

lolla 5
I Saint Motel sul palco.

Mangiato l’Hot Dog e uno strano cono fatto con dei Pop Corn caramellati e ghiacciati, lascio Aj e gli altri dei Saint Motel e proseguo per la mia strada dove mi imbatto in una divertentissima (e alticcia) MØ, (la cantante danese autrice di Lean On insieme ai Major Lazer) che dopo un sorso di vodka è corsa a esibirsi sul palco per un vero e proprio live con i fiocchi. Datemi ascolto e andate a sentirla se mai ne avrete occasione. Merita. Tanto.

Io e MØ!
Io e MØ!
lolla 7
MØ e la sua band che combattono contro la pioggia sulle note di ”Walk This Way”

La giornata è anata avanti e finalmente dopo anni di attesa sono riuscito a sentire dal vivo gli M83 che mi hanno sorpreso con una performance sbalorditiva da dieci e lode della loro Midnight City” che dal vivo è veramente figa ed è stata apprezzata anche da MØ, Zoe Kravitz e Saint Motel, tutti presenti al live.

lolla 8
Foto fatta a tradimento (anche se non si direbbe) durante il live degli M83

Dopo lo show sono tornato nella lounge per rilassarmi e onestamente, per andare in bagno, dove ho incontrato GRIMES che faceva la fila dietro di me. La situazione era talmente folle che quando il bagno si è liberato non me ne sono nemmeno accorto e ho continuato a fissarla e lei, ovviamente, ha capito e si è messa a ridere. Cazzo. Dieci minuti dopo era sul palco a fare una delle esibizioni, a mio parere, più energiche, rivoluzionarie e interessanti di tutta la manifestazione.

La giornata è andata avanti e si è conclusa con due ore di show dei Radiohead che a mio dispiacere non hanno suonato ”Creep”.

lolla 9
Radiohead live al Samsung Stage

Il sabato si è aperto con il live della emergente Dua Lipa che ho poi incontrato nell’area stampa mentre facevo un’intervista (in uscita a breve). Ci ho chiacchierato un po’, abbiamo la stessa età ed ero curioso di come una mia coetanea stesse passo dopo passo conquistando il mondo… Da lì a una settimana è stata ospite di Jimmy Fallon nel suo show, il più seguito di tutti gli Stati Uniti.

lolla 10
Dua Lipa viene fotografata da Rolling Stone Magazine dopo il suo live

Ritorno nel backstage dove incontro Yolandi e Ninja dei Die Antwoord che nonostante suonino solo il giorno dopo sono venuti a godersi un po’ di tempo al festival insieme alle loro figlie che sembrano le bambine di Shining versione moderna. Un’amica che è con me prova a scambiare due chiacchiere con Yolandi che le risponde in modo più che maleducato manco fosse la regina di sto ca… Grazie a Dio nel frattempo io incontro Halsey ed è amore a prima vista. lolla 12

La giornata va avanti scandita con i live dei Block Party, Jane’s Adiction e Red Hot Chili Peppers che chiudono la serata. Poi tutti alla Lincoln Hall per l’after Party dei Saint Motel!

lolla 17
Il panorama durante il finale del live dei Block Party e l’inizio dei Red Hot Chili Peppers quasi in contemporanea
lolla 13
Facce da After Party: post show Saint Motel con il mio amico AJ e la dolcissima Tiffany Borland

Il quarto giorno è stato il più intenso di tutti anche grazie alle conoscenze fatte durante la giornata, che è iniziata con il live degli Years & Years. Tutto è proseguito ”normalmente” tra incontri furtivi nel backstage e drink a base di vodka. La vera figata però è avvenuta dopo il live di Flume. Nel backstage ho chiacchierato insieme a Vic Mensa che mi ha confessato che non è mai venuto in Italia perché la gente la sua musica la scarica e non la compra, il che ci sta, mi dice, perché la musica la scarica illegalmente pure lui.

lolla 15
FLUME live
lolla 16
Con Vic Mensa

Il festival finisce ma io e la mia amica facciamo in tempo a stringere amicizia con Flume che ci invita all’after party delle Haim. Ci diamo appuntamento sotto il suo hotel e decidiamo di andare insieme alla festa. Durante il tragitto ho l’occasione di fargli qualche domanda sui suoi colleghi. Tutto okay, fino a quando non inizia a sparare merda su una nota cantante americana con la quale, si diceva, abbia avuto un flirt… Che tra l’altro lui mi conferma.
Arriviamo al party che è un po’ noioso, allora tempo dieci minuti, carichiamo in macchina le Haim, Vic Mensa e altri loro amici e ci spostiamo tutti in un locale, dove Flume prende il Privè e sedici mila bottiglie di Belvedere. Come potete immaginare ho ricordi sconnessi del finale della serata, ma ho trovato un paio di foto…

lolla 18
Flume
lolla 19
Con una delle Haim che cantiamo Pray To God, loro collaborazione con Calvin Harris che il dj ha deciso di mettere nel momento più adatto.

E’ stata una delle esperienze più belle e uniche della mia vita, ho conosciuto gente squisita e tutti (Die Antwoord a parte) sono stati carini, cordiali e interessanti. Spero che in base ai miei racconti vi siate sentiti coinvolti almeno un po’ in questo viaggio che a modo suo la vita me l’ha cambiata.


Notice: compact(): Undefined variable: limits in /home/theicefa/public_html/wp-includes/class-wp-comment-query.php on line 860

Notice: compact(): Undefined variable: groupby in /home/theicefa/public_html/wp-includes/class-wp-comment-query.php on line 860

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *