CARLO PIGNATELLI HAUTE COUTURE 2016

di Federico Ledda
foto di Alessandro Levati

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Sconfinata eleganza con richiami vittoriani e barocchi: a Milano sfila l’haute couture firmata Carlo Pignatelli.

Uomini dall’innata attitudine verso la ricercatezza e l’esclusività, caratteristiche peculiari nell’eleganza del dandy moderno, ma con il fascino retrò di chi sa stupire con un’innata classe. La redingote e il frac, rivisitati con i dettagli delle uniformi, saranno i must della prossima stagione secondo lo stilista torinese che presenta un ricco excursus tra giacche da ”borghese a gentiluomo”. A caratterizzare ogni look, è però il gilet che grazie a pregiate lavorazioni sui tessuti, lo rendono sofisticato e unico, come si addice a un vero eccentrico.

Le degne muse dei dandy sono affascinanti dame dalle silhouette leggere, vestite da tessuti e ricami non convenzionali. Giochi di luce e di ombre pannellano materiali che si intersecano e si sovrappongono creando effetti di trasparenze strategiche per un’eleganza soffice, quasi sussurrata, creata da tutte le declinazioni del bianco e dell’avorio fondendosi nel rosa antico arrivando fino allo zaffiro. Donne romantiche, e pacate, che non rinunciano però alla loro femminilità, sfoggiandola in modo distinto.

Le donne e gli uomini di Carlo Pignatelli in tre parole? Grazia, distinzione, finezza

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NICHOLAS K FW 2015/16

di Federico Ledda 
foto di Alessandro Levati

nCollezione futuristica per Nicolas K che decide di puntare tutto sulle varie sfumature del nero e sulle varie sfaccettature della pelle, ispirandosi ai film noir, allo streampunk e al gothic.

Estremo e coraggioso il prossimo inverno marchiato Nicholas K sarà costituito principalmente da tessuti elaborati quali pelle invecchiata, morbido mohair, e pelle di agnello invecchiata. Grande attenzione anche ai dettagli con pailettes monocromatiche, fibbie di metallo industriale, guanti di pelle di agnello, e calze di seta.

Nero, rosso scuro, ruggine, vamp, e canna di fucile, sono invece le scelte delle palette dei colori che caratterizzano la collezione: tessuti puliti, ma dai tagli forti che creano un compromesso futuristico e mai scontato.

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BYBLOS MILANO FW 2015/16

di Federico Ledda
foto Alessandro Levati

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Esplosione di colori per l’inverno firmato Byblos che decide di dedicare il prossimo autunno inverno all’arte moderna prendendo spunto dalle influenze di due artisti agli antipodi tra di loro come il poliedrico Tobias Rehberger, e il rivoluzionario Shozo Shimamoto, per provare a proporre una visione classica, ma futuristica della femminilità.

Esplosioni acide di colori come metafora a una collezione che è un manifesto in cui il futuro si scrive in tonalità esasperate e quasi acide, mantenendo però un tocco classico con gli immancabili bianchi e neri.

Le pieghe dei capi di gonne e abiti sono il tocco classico di questa collezione sopra le righe.
Estrema attenzione anche ai dettagli con stampe geometriche fluo all over, e grazie ai ricami e agli scambi metrici con altri tessuti , mantenendo però, una bidimensionalità continua, e uno stile perfettamente sofisticato e in linea con la ”big bang colour couture” marchiata Byblos Milano.

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LUISA BECCARIA FW 2015/16

di Federico Ledda
foto di Marilù Venditti
Elegante, sognante e risoluta. È questa la ricerca di armonia compiuta da Luisa Beccaria per l’autunno inverno prossimo.
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Tessuti tipici maschili  come il pied de poule e la vigogna, caratterizzano la collezione insieme a morbide bluse dalla stampa grafica e ad abiti in organza fil coupé. Le linee si spezzano per dare spazio a geometrie di foglie che ricamano il velluto e si stagliano su morbide gonne dal taglio svasato.
Il grafismo si traduce in drappeggi dall’ispirazione quasi astratta che da ispirazione a tutta la collezione.
I colori percorrono palette cromatiche ispirate alla città e alla natura creando un mix cromatico tra diverse sfumature del blu con intervalli di verde e panna. La sera a fare da protagonista è invece il rosa cipria e l’oro per una donna sempre elegante.

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PHILIPP PLEIN FW 2015/16

di Federico Ledda
foto Alessandro Villa
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Si sa, ormai le sfilate di Philipp Plein sono fatte per stupire non solo con le collezioni sempre estreme e sopra la righe, non solo con le super special guest ricercatissime ma anche con enormi scenografie al di sopra dell’immaginario comune. Dopo un casinò, una base militare, l’interno di un acquario e il ring di un combattimento di MMA, signori e signore Philipp Plein ha creato le sue personali MONTAGNE RUSSE.
Immaginate una passerella gigantesca con nel mezzo delle originalissime montagne russe con tanto di led e logo “PP” sulle carrozze.
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La collezione cerca di seguire lo stesso filone di quella presentata a gennaio per la moda uomo, ovvero: #PLEINWARRIORS, cioè i guerrieri di Philipp Plein, dallo stile sfrontato, forte, sofisticato, ma soprattutto fuori dagli schemi.
Una fall winter strutturata da colori essenziali ed unici quali il bianco, il nero e un tocco di arancione.
Hanno sfilato solo scarpe basse che completavano i look dei vestiti con spacchi laterali vertiginosi, pellicce rivisitate come se fossero magliette da basket, e jogging pants in coccodrillo.
Curiose sono state le sneaker con la suola che si illuiminava stile anni 90.
Ospite d’eccezione Azealia Banks che ha intrattenuto gli invitati con il suo pezzo Heavy Metal And Reflective.
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